Come nascono i bambini

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È una tranquilla notte di ottobre e sulla Sunny tutti sono intenti a preparare gli addobbi per l'evento del mese che è, ormai, alle porte. Sto parlando di Halloween, una festa che rende tutti molto entusiasti, o quasi,  per il suo particolare tema. Altri invece preferirebbero far finta di niente e andare a letto in anticipo rispetto alle normali sere... ovviamente mi riferisco ad Usop e Chopper, entrambi fifoni anche se non lo ammetterebbero mai davanti agli altri. Uno tra gli altri è il più elettrizzato all'idea di mascherarsi da mostro e spaventare la gente, in fondo il nostro capitano si eccita sempre per un nonnulla.
Io come al solito non mi scompongo più di tanto, anche se sono felice di organizzare alla perfezione i preparativi per la festa, anche per evitare che quegli idioti distruggano la nave nel vano tentativo di abbellirla, magari dandole fuoco per "sbaglio" con luminarie esagerate.
La nostra archeologa invece non fa altro che leggere ma, nel suo piccolo, anche lei sta contribuendo all'imminente festa, preparandosi adeguatamente su storie che, sicuramente, terrorizzeranno i poveri Usop e Chopper.
Sanji  che, naturalmente, si occuperà della cena sta creando un menù degno dei migliori chef sulla faccia della terra.
Zoro... beh lui dorme sempre ma ho pronto per lui uno scherzo con i fiocchi nella sua adorata palestra. A volte so essere peggio delle streghe.
Franky e Brook stanno preparando un balletto e una canzone a tema che non muoio dalla voglia di vedere, conoscendo i loro precedenti.
Poi c'è lui che, come ho detto, è elettrizzato, ma che mi sono premurata di tenere a bada prima che combini qualche sua marachella e sia poi costretta a sistemare. Quindi l'ho incaricato di creare degli addobbi con la carta. Sappiamo tutti quale sarà il risultato ma mi piace la sua espressione concentrata e divertita.
-Nami, ho finito con gli addobbi di carta, adesso posso sistemare i manichini sulla nave?-
-No Rufy, fammi vedere cosa hai combinato prima- dissi sbuffando.
Mi mostrò il suo lavoro e devo dire che non era niente male, i suoi scarabocchi erano tipici di quelli di un bambino di 8 anni ma simpatici e "accurati" per uno come lui.
-Vanno bene, adesso aiutami a sistemarli all'interno della nave- dissi sorridendo per la sua faccia soddisfatta, bastava davvero poco  a renderlo felice e questo non poteva che farmi piacere ancora di più il mio tonto  ma amabile capitano.
-Nami?- mi chiamò mentre stavamo sistemando i suoi strani disegni sulle pareti.
-si?- risposi senza prestare molta attenzione
-Ecco... mi stavo chiedendo.. tu ti mascheri?- mi chiese tutto serio
-Non lo so ancora, se riesco a trovare qualcosa di carino sulla prossima isola potrei anche farci un pensierino- dissi riflettendo su quale costume avrei potuto scegliere.
-Mm.. capisco- il suo comportamento mi fece incuriosire.
-Perché lo vuoi sapere?-
-Beh,  perché non ti ho mai visto mascherata ed ero curioso di sapere se questo sarebbe stato l'anno fortunato- mi fece uno dei suoi soliti sorrisi scemo ed io non resistetti dal ricevere maggiori informazioni.
-Quindi vorresti vedermi mascherata?- chiedi furba.
-Beh, si, direi di si, persino Robin quest'anno ha deciso di vestirsi da strega e tu ancora no, quindi pensavo che avresti potuto farlo quest'anno- disse pensando a qualcosa.
-Mm... e da cosa dovrei vestirmi secondo te? Da strega?- dissi infuriandomi per le battutacce che avrebbe potuto fare Zoro vedendomi vestita nella cosa che più di tutte, secondo lui, mi rispecchia.
-No, No.. non fa per te- mi disse tutto sincero.
-A no? E cosa fa per me?-
-Non so, qualcosa tipo Regina degli inferi-  mi rispose sorridendo da ebete e per tutta risposta ricevette un cazzotto in testa che gli fece vedere le stelle
-Ahi! Che ho detto questa volta?! Credevo solo che il fascino di sovrana ti appartenesse e poi i tuoi capelli richiamano un po' quello stile!- continuò facendomi arrossire per quell'affermazione che non mi aspettavo.
-Già, effettivamente, però io non sono così perfida-
-No, certo, però hai del potenziale per essere Regina!- sorrise ancora a 32 denti. Io vedevo in quell'affermazione un significato che non c'era, visto che a farla era stato Rufy e lui, si sa, lavora a un solo senso.  Però se ci fosse stata non avrei saputo cosa rispondere e nell'imbarazzo del momento decisi di rispondere con un'offesa. La mia solita codardia.
-Tu invece non hai proprio l'aspetto di un Re, e nemmeno il comportamento- dissi acida
-Già, forse hai ragione- Si rabbuiò per un attimo ma si riprese subito continuando  - ma lo diventerò di sicuro e, magari, con il tempo assumerò l'aspetto di un Re, che ne pensi?- mi rispose sicuro di se.
-Chi lo sa, forse si- risposi franca. In fondo non era vero che non riuscivo a vederlo nelle vesti di un Re, anzi era l'esatto contrario, per me lui lo era già, anche se ancora non avevamo trovato il One piece, lui aveva dimostrato in molte occasioni di avere la stoffa per poterlo conquistare ed il suo cuore era puro. Era già un Re.
-Tu da cosa ti vesti comunque?- Decisi di riprendere il discorso di prima scoprendomi davvero curiosa di sapere in che cosa si sarebbe immedesimato.
-Io voglio vestirmi da vampiro e succhiare il sangue alle belle vergini!- disse imitando le mosse di un vampiro intento a coprirsi con il mantello
- E questa da chi l'hai sentita- sbuffai.
-Oh, me lo ha detto Usop che esistono i vampiri e che si nutrono del sangue delle vergini-
-L' avevo immaginato- soffiai
-A proposito Nami, cosa sono le vergini?- ogni briciola del mio corpo cadde a terra dopo quella domanda, anche se era ovvio che lui non ne sapesse niente ma come potevo uscirne?
-Beh ecco..- iniziai cercando le parole giuste per spiegare ma era come se stessi facendo una lezione di anatomia ad un bambino e la cosa mi imbarazzava non poco.  -Diciamo che le vergini sono quelle donne che non sono mai andate con un uomo, cioè che non ci hanno mai fatto niente- dissi tutto d'un fiato sperando che capisse a cosa mi riferivo
-Ah, nemmeno una partita a carte?- mi rispose e li non seppi più aprire bocca ma per mia fortuna Robin, sorridente per la specie di battuta del capitano, arrivò in mio soccorso.
-Non è corretto- disse catturando l'attenzione del capitano.
-Ah e allora cosa?- chiese incuriosito
-Tu sai come nascono i bambini?- chiese Robin cercando di partire da li
-Si, tutti i bambini hanno una mamma e un papà, quindi credo nascano da loro- disse cercando di sforzare il suo piccolo cervello per far uscire qualcosa di buono
-Vedi capitano, i bambini nascono dalla pancia della mamma dopo che è stata fecondata dal papà- disse cercando di non usare termini difficili e facilmente comprensibili dal capitano
-fecon.. che?- Anche Robin stava perdendo la pazienza mentre io mi ero già arresa.
-Tu sei un maschio giusto?- sbuffò.
-Si- rispose sicuro Rufy
-Bene, e perché sei maschio?-
-Perché ho il mio gingillo e le "palle d'oro"- disse soddisfatto facendo sprofondare nella vergogna me e Robin.
-o..ok, Nami invece è femmina, giusto?-
-Si- rispose sempre sicuro e impassibile
-ok, e per quale motivo è femmina?- chiese con sorriso beffardo. Il capitano iniziò a guardarmi con attenzione provocandomi non poco imbarazzo.
-Perché ha le tette!- rispose infine con un po' di imbarazzo e io d'istinto mi coprii il seno
-bene, e oltre a quelle? Pensi che la sotto sia come te?- chiese facendosi scappare un sorriso di compiacimento. Non capivo dove volesse arrivare ma, a giudicare da come si stava vantando del suo operato, ci stava arrivando.
-Anche Nami ha le palle d'oro?- chiese fissandomi il basso ventre e per tutta risposta ricevette un sonoro cazzotto.
-NO IDIOTA IO HO..- mi fermai vergognandomi delle mie stesse parole ma quella situazione era insostenibile, non conoscere il sesso alla sua età, accidenti a lui!  -ho un'altra cosa-
-Ahi! Che ho detto di male- disse massaggiandosi la testa dolente.
-vedi, noi donne abbiamo la vagina, che è ben diversa dal vostro "gingillo" e grazie a questa possiamo fare dei bambini- continuò Robin divertita dalla situazione.
-E come li fate?- chiese ancora.
-Te lo spiego io in due parole Rufy- intervenne Sanji svolazzando in mezzo a me e Robin. –Quando due persone di amano come me e Robin o me e Nami fanno l'amore e l'unione dei nostri cuori genera un bambi- lo ammutolii con un cazzotto in testa.
-Quindi Nami è innamorata di Sanji? E anche Robin? E presto farete dei bambini?- chiese stupito-
-Esatto due bambi- lo colpii di nuovo prima che potesse continuare la sua stupida sceneggiata.
-no, no e no! Nessun bambino nessun Sanji e niente del genere!- incalzai stufa della situazione. –due persone che si amano davvero uniscono i loro membri e fanno sesso! La donna e l'uomo che lo fanno per la prima volta perdono la verginità. Fine della storia- dissi tutto d'un fiato scocciata. Il viso di Robin sembrava voler dire ce l'hai fatta mentre quello di Rufy era stranamente dubbioso. –Che c'è che non hai capito?- chiesi nervosa e stanca.
-tu sei innamorata Nami?- mi chiese guardandomi così intensamente da farmi tremare.
-N.. non lo so!- dissi imbarazzandomi
-Ah, e quando lo saprai?- mi chiese ancora.
-Non lo so!- risposi sempre più nervosa.
-E tu sei innamorato Rufy?- chiese l'archeologa catturando l'attenzione del capitano che tornò a guardarmi subito dopo.
-Non lo so- rispose con aria seria. Che voleva dire? Che diavolo avevano tutti quella sera?
-Ok, adesso basta, la festa di Halloween non si preparerà da sola!- dissi fuggendo via da quella situazione. Era straziante, non capivo perché ma ero diventata d'un tratto troppo nervosa, come se in tutto quel discorso ci fosse stato un secondo fine. Perché mi sembrava di avere tutti contro?
-Sei stata incastrata?- mi domandò divertito Zoro da dietro una colonna.
-Ci manchi solo tu- sbuffai.
-Io mi faccio gli affari miei- disse incrociando le braccia al petto.
-Ecco, bravo!- gli soffiai.
-Non fuggirai ancora per molto- continuò con aria di sfida.
-E tu non vivrai a lungo- gli risposi con una linguaccia.
-brutta strega!- mi sbuffò.
-Io starei attento a come parli, sottospecie di marimo andato a male, o questa strega ti farà un bel regalino!- dissi lasciandolo con qualcosa su cui riflettere.
I preparativi proseguirono senza altri intoppi e in breve tempo la Sunny divenne la dimora del diavolo, faceva paura. Arrivati nella nuova isola un giorno prima della festa scesi con gli altri per cercare qualche costume carino con i preziosi consigli di Robin. Finimmo di fare spese nel tardo pomeriggio e tornammo tutti sulla Sunny, tutti eccetto Zoro che era rimasto di guardia sulla nave. Cenammo normalmente e finimmo la serata nella nostra solita "tranquillità", se così si può chiamare. Io mi recai un po' prima in cabina per iniziare a disegnare la cartina dell'isola e per starmene un po' in pace, lontano dai guai.
Proprio mentre stavo finalmente liberando la mente ecco che bussano alla porta interrompendo il mio lavoro.
-Avanti- dissi senza nemmeno voltarmi a vedere chi fosse, credevo fosse Robin venuta a vedere a che punto ero arrivata e magari per lanciarmi qualche frecciatina sul discorso della sera precedente.
-Cosa c'è?- chiesi senza aspettare che fosse lei a iniziare il discorso, volevo farle capire che non era la serata giusta per farmi innervosire.
-Volevo sapere se era tutto ok- disse una voce maschile alle mie spalle e mi girai di colpo scoprendo che non era Robin ma Rufy.
-Che ci fai tu qui?- chiesi stupita.
-Scusa non volevo disturbarti, ma come ho detto volevo vedere se era tutto ok- rispose preoccupato forse dal mio tono seccato.
-Si è tutto ok-dissi in fretta cercando di darmi una calmata.
-Sei strana, è da ieri sera che sei strana, cosa succede?- mi chiese sedendosi sul letto.
- È  una tua impressione, io sto benissimo e non sono affatto strana- risposi ritornando a disegnare senza fare caso a lui e alla sua stupida faccia da bambino ferito.
-Sei arrabbiata Nami, si vede! Ce l'hai con me? È perché ho mangiato la tua ultima coscia di pollo? Perché se è così domani potrai mangiare qualcosa dal mio piatto- sembrava un cucciolo che aspetta la sua punizione per una marachella ma lui non aveva fatto niente di male e lo sapevo bene, ero io la cattiva.
-No, non ce l'ho con te, ne con nessun'altro!- affermai girandomi per guardarlo, non era giusto farlo preoccupare così, quindi finsi un sorriso. Lui si alzò velocemente avvicinandosi a me fin troppo e prendendomi il viso tra le mani.  – Ma che fai?- chiesi cercando di liberarmi ma non sembrò accorgersene e cominciò a guardarmi serio.
-Rufy smettila!- dissi mettendogli una mano davanti la faccia.
-I sorrisi finti con me non funzionano!- disse arrabbiato togliendo la mia mano da mezzo.
-Ti ho detto che sto bene, cosa devo fare per fartelo capire?- dissi scocciata scansandomi dalla presa e questa volta non si oppose lasciandomi libera. Si tolse il cappello poggiandolo sulla mia testa.
-sistemami il cappello- mi disse sempre serio e io sbuffai.
-Se era questo quello che volevi bastava chiederlo!- dissi sospirando, l'avevo scampata.
-Lo sai che il mio capello non lo lascerei mai a nessuno?- mi domandò.
-Si, lo so è il tuo tesoro più grande- gli feci il verso ricordando tutte le volte che lo aveva detto lui.
-E sai anche che l'unica persona che ha il permesso di toccarlo sei tu?- quelle parole mi fecero sussultare.
-Sono l'unica in questa nave che sa come sistemartelo- risposi cercando di nascondere il nervosismo.
-Non è per quello- rispose sempre serio mentre fissava le mie mani che, tremanti, sistemavano il suo tesoro.
-a.. ah no?- sorrisi in modo goffo. La tensione iniziava a salire.
-No! È perché anche tu sei il mio tesoro, proprio come lui!- disse spostando il suo sguardo nei miei occhi che lo guardavano stupita.
-Beh, immagino che con tutto il tempo che abbiamo passato insieme e con tutte le avventure che abbiamo vissuto siamo diventati molto importanti per te- cercavo di sviare il discorso sugli altri per allentare la morsa che avevo nel cuore ma non sembrava voler smettere di martellarmi il petto.
-Si sono tutti molto importanti, siamo una famiglia ma, adesso, non sto parlando di loro- disse sedendosi di nuovo sul letto ma questa volta più vicino alla mia sedia.
-A..ah ahah... certo non stai parlando di loro, hai ragione- dissi tornando a guardare il cappello che tremava sotto le mie mani.
-Nami- pronunciò il mio nome quasi fosse un sospiro ma io lo percepii bene.
-mm?- risposi cercando di non far notare quanto la mia voce tremasse.
-Sei innamorata di Sanji?- mi chiese serio.
-NO! MA CHE ACCIDENTI TI PRENDE- dissi alzandomi di scatto dalla sedia. In un secondo era riuscito a ridarmi lucidità e anche il rodimento. Però per un attimo mi sembrò sollevato.
-Ti faccio un'altra domanda, rispondimi con onestà-
-Se è un'altra stronzata come quella di prima puoi risparmiartela!- dissi arrabbiata e rimettendomi a sistemare il cappello.
-Prometti di essere onesta- mi disse serio. Io lo guardai torva e poi risposi –Promesso-
-Giuralo sul tuo capitano-
-Oh accidenti Rufy ma a che gioco stai giocando?!- chiesi spazientendomi.
-Giuralo!- incalzò serio. Lo scrutai con attenzione, cercando di capire le sue intenzioni ma mi sembrava di guardare l'ignoto, questo Rufy era strano.
-Lo giuro sul mio capitano- dissi irrigidendomi.
-Bene, hai giurato!- disse accennando un sorriso che fece subito spazio alla serietà della sua espressione.
-si ho giurato, forza finiamola con questa storia, che vuoi sapere?- chiesi.
-Sei innamorata?- mi chiese guarda domi fissa cercando di leggere qualcosa nella mia espressione.
-I.. io..- la mia voce non voleva uscire e il mio cervello si rifiutava di funzionare.

Continua...


Salve a tutti, ho deciso di postare questa storia che non è nuova ma che di recente sto continuando e quindi mi faceva piacere postarla sia qui che nell'altro sito... fatemi sapere cosa ne pensate di questo primo capitolo. Scusate gli errori. A presto ; )

Ad Halloween si parla d'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora