famiglia

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Il 31 Ottobre 1981 fu un giorno di festa per il mondo dei maghi. Quella notte, infatti, il più grande Mago Oscuro al mondo era stato sconfitto, decretando così la fine di una Guerra che durava ormai da un decennio. Strano fu il modo in cui questi scomparve; dopo aver inflitto la Maledizione della Morte sulla famiglia dei Potter che -a quanto si diceva in giro- sarebbero stati motivo della sua rovina, sembrò come volatilizzarsi, lasciando in quella casa in macerie un bambino indifeso. Nessuno sapeva dove fosse finito e questo diede speranza a tutti i Maghi, che nei giorni successivi, si riversarono in strada festeggiando la fine del conflitto e non badando alla loro stravaganza che poteva risultare strana agli occhi dei Babbani. Girovagando per le strade di Londra, il nome dei Potter sembrava essere sulla bocca di tutti, in particolare si parlava del loro unico figlio, Harry, che non si sa come riuscì a sfuggire alla morte.

Eppure non tutti sembravano contenti della Sua scomparsa. C'era infatti al tempo un gruppo di suoi seguaci che combatteva al Suo fianco, venivano chiamati Mangiamorte e compievano per Lui il lavoro sporco. La notte del 31 Ottobre molti di questi vennero portati al tribunale dei Maghi, il Wizengamot, e la maggior parte fu subito spedita nel carcere di Azkaban; altri, invece, erano convinti di non essere in controllo delle proprie azioni, forse stregati dall'incantesimo Imperio, e vennero rilasciati in libertà.

Fra questi, spiccava la figura di Lucius Malfoy, un uomo dall'aria autorevole e raffinata cui risaltavano i chiari occhi grigi e la sua lunga chioma bionda. Seduto lì, davanti ad un giudice che non aveva proprio voglia di sentirlo parlare, si mostrava sicuro di sé e del suo discorso, che avrebbe permesso a lui e alla sua famiglia di tirarsi fuori dai guai e di pensare al proprio futuro. Oltre ad aver dichiarato di essere stato stregato mentre serviva il Mago Oscuro, si permise di fornire cospicue somme di denaro al Ministero della Magia, fu così che Malfoy riuscì a scampare ad Azkaban.

Lucius viveva insieme a sua moglie Narcissa nello Wilshire in una grande e maestosa dimora completamente circondata da alte siepi curate ed in cui per entrare bisognava prima far sapere ad un cancello magico il motivo della visita. Nel parco che si percorreva per raggiungere l'entrata della casa passeggiavano noncuranti dei pavoni le cui piume erano completamente bianche.

Lucius rientrò a casa la mattina dopo il suo congedo; prima di attraversare il cancello si sistemò il colletto della giacca nera, poi si passò una mano fra i capelli perfettamente tirati indietro e a passo svelto attraversò il varco come se il suo corpo si fosse d'un tratto tramutato in aria. Stretto nella mano destra aveva un bastone da passeggio con una testa di serpente sul manico. I suoi occhi guizzavano da parte a parte e non appena si ritrovò davanti alla porta di casa, la aprì richiudendosela quasi con rabbia alle spalle.

<Lucius? Sei tornato?> una voce debole si sentì echeggiare all'ingresso. Malfoy percorse il corridoio che lo portava nella Sala da pranzo e vi trovò davanti alle fiamme ormai spente una donna che gli dava le spalle.

<Si... si sono tornato. è tutto finito> si levò la giacca come se si stesse togliendo un peso dal petto e si sentì risollevato. Raggiunse la moglie davanti al camino e sussurrando un incantesimo con il suo bastone da passeggio, il fuoco tornò a scaldare la casa. Gli occhi di lei si staccarono dalla legna che bruciava e si posarono lucidi sulla figura stanca del marito. Tra le braccia stringeva un bambino coperto fin sù al naso con un lenzuolo dello stesso colore dei pochi capelli biondo platino che si intravedevano dal piccolo berretto di lana verde.

<Ne sei certo? E se così non fosse? Tornerà a cercarci.>

Lo sguardo di Lucius guizzò per un attimo sul volto scavato della moglie, poi si fermò sul viso del fanciullo che dormiva sogni profondi e un sorriso gli spaccò il viso segnato dalla paura.

<Se n'è andato, Narcissa. Non tornerà e noi siamo al sicuro, hai la mia parola>

<Hai notizie di mia sorella?> chiese d'un tratto la moglie. Si allontanò dal camino e si andò a sedere sulla poltrona.

<è stata portata ad Azkaban con Rodolphus, Rabastan e Bartemius>

Una lacrima rigò il viso di Narcissa, ma l'asciugò subito con il palmo della mano

<Sai che per Bellatrix era un onore servirlo>

<Non lo era anche per te?>

Lucius deglutì prima di continuare <Non potevamo permettercelo, Narcissa> il bambino tra le braccia della donna iniziò a muovere la manine davanti ai suoi occhi semichiusi, poi con una forte presa, afferrò il dito della madre, portandoselo vicino alle labbra. <Dobbiamo permettergli di avere il futuro che si merita, un futuro che gli sarebbe stato negato se non mi fossi tirato indietro in quel modo. Voglio che cresca con amore, fiducia e orgoglio per la sua prestigiosa famiglia. Gli insegneremo tutto quello che c'è da sapere sui Purosangue e sulle Arti Oscure. Con il tempo saprà riconoscere gli amici di cui fidarsi e saprà con chi potersi confidare con prudenza.>

<Cosa succederebbe se dovesse tornare?>

<Sarà per me il momento di tornare al Suo fianco, per ora però bisogna rimanere in silenzio>

<Tornerai con lui?> rispose lei quasi con sorpresa, nonostante infondo lo sapesse già

<Certamente Narcissa...> Lucius prese il figlio dalle braccia della madre e se le portò vicino al petto, facendolo dondolare dolcemente da un lato all'altro < questi che seguono saranno anni di puro rimpianto che passeremo a...  si è svegliato!>

Draco aveva ora gli occhi spalancati che guardavano con curiosità quelli del padre. Aveva solo poco più di un anno ma la somiglianza con Lucius era innegabile. Si portò le mani sulla testa e si levò di scatto il berretto verde, lasciandolo cadere per terra. Narcissa lo guardava così intensamente che sembrava volesse proteggerlo da qualsiasi cosa, nonostante i tempi malvagi fossero appena venuti a termine, ma quella tenue luce nel suo sguardo faceva intendere totalmente il contrario. Lucius sembrò accorgersene e le sorrise di rimando <Nulla accadrà a nostro figlio finché rimaniamo insieme, nulla potrà distruggere questa famiglia>

Narcissa sorrise.

DRACO MALFOYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora