Benvenuta all'inferno

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Ricordasti solo che quel 12 marzo del 2018 tutto si fece confuso e più scendevi in profondità più era buio e freddo.
Ti guardasti stranita è spaventata mentre cadevi nel vuoto.
Le tue braccia C/P si stavano pian piano colorando di un viola intenso.
Anche il tuo corpo incominciò a prendere quello stesso colore.
Poi, una pioggia colorata ti prese in pieno viso. Chiudesti gli occhi.
Che sia solo un sogno ?
La goccioline scendevano su tutto il tuo corpo lasciando qualche chiazza vicino agli occhi sulle spalle e sulle caviglie.
Avvertisti un dolore lancinante sul di dietro.
Ma non eri in forze per riuscire a guardare da dove provenisse il dolore.
E proprio quando abbandonasti ogni tua speranza di scoprire chi eri e che cosa ci facevi lì qualcosa brillò sul tuo collo.
Era una collanina dorata con qualche macchia di quello che poteva essere sangue.
Il colpevole del luccichio era un rombo attaccato alla catenella.
Lo apristi.
Dentro c'era una foto raffigurante una ragazzina dai capelli C/C e gli occhi
C/O.
Non sembrava sorridere nell'immagine.
Anzi ti parve furiosa.
Altre due figure erano vicine alla ragazzina ma probabilmente qualcuno le aveva cancellate con il pennarello indelebile.
Sul vestito della fanciulla, che di per sé era molto carina, c'era una scritta anche essa in pennarello.

T/N meriti di stare da sola

Perciò T/N è il suo nome.......

Ti ritrovasti a pensare.
La catenella si staccò all'improvviso cadendo.
Cercasti di raggiungerla non riuscendo.
Al contrario toccasti qualcosa di duro e asfaltato.
Apristi gli occhi che, per tuo stupore, sono sempre rimasti chiusi.
Il tuo corpo tremava.
Le tue gambe dolevano.
Rimanesti così a guardare il terreno grigio per un tempo che ti parve eternità.
Avevi paura di guardare altrove.
Una paura irrazionale che neanche tu saresti riuscita a spiegare.
Un rumore assordante ti fece fischiare le orecchie.
Inclinasti di pochi millimetri la testa.
Vedesti tutto sfocato.
Delle figure indistinte camminavano senza neanche degnarti di uno sguardo.
Una forza sovraumana ci volle per farti alzare.
Forza sovrumana che in un nanosecondo era sparita lasciandoti sul ciglio di una strada, debole ed incompetente.
Ti trattenesti ad un palo.
La tua vista sembrava migliorare.
Ti concentrasti  solo su una delle molteplici domande che ti tenevi dentro.

Dove era quel ciondolo ?

Incominciasti a cercarlo come una forsennata.
Era tanto importante per te ?
Pur avendo cercato anche nei tombini non lo trovasti.
Rassegnata ritornasti al palo.
Qualcosa o qualcuno era lì vicino che fumava.
Aveva la pelle verde acqua e squamosa tipica dei pesci.
Portava degli occhiali stravaganti.

"Sei terrorizzata ragazzina eh ?"

Sobbalzasti .
Ti eri spaventata sentendo la voce di qualcuno che non fossi tu.
Provasti a parlare.
La gola ti bruciava.

"S-sì"

Quelle parole sussurrate ti misero...... speranza ?

"Come ti chiami ? Io sono Baxter."

Ti porse la mano squamosa.
Presto saresti stata a contatto con qualcuno....... Com'è che la cosa ti dava tanto peso ?
Vi sfioraste ma tu ritrassi la mano.

"Ho capito, non ti fidi di me....... Posso almeno sapere il tuo nome ?"

Avresti dovuto fare un altro sforzo.
Questa volta più grande.
Ma che cosa ti succedeva !?

"I-io sono ........ T/N"

Avevi usato il nome del ciondolo.
Se prima era in tuo possesso  vuol dire che quella ragazzina era collegata a qualcosa di più grande, riguardante anche te.

"È un piacere T/N. Hai la vaga idea di dove sei finita ?"

Il pesce sorrise vedendoti scuotere la testa.

"Come posso dirtelo in modo che tu non impazzisca ?........ Beh vedi mia cara T/N. Benvenuta all'inferno."


















I stopped loving many years ago  (Husk x Reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora