Il Pianto Del Tempo

30 2 0
                                    

"Tutte le persone che conosco hanno le dita"
Pensò il detective Marcus: "Tutte quante".
Non riusciva proprio a capirne il senso. Gli sembrava tutto così strano da essere addirittura spaventoso.
"Io ho le mie dita, ma non ho quelle di qualcun'altro... Questo si che è un problema".
I suoi pensieri vennero interrotti da un tonfo sordo fuori dal suo appartamento.
"Che succede lì fuori? Qui si cerca di dormire!" gridò infastidito.
Nell'aria c'era odore di zolfo, come al solito.
Ormai Marcus non ci faceva più caso e solitamente riusciva a prendere sonno abbastanza rapidamente.
Un secondo tonfo, più forte del precedente, tuttavia, convinse il Detective a sbirciare fuori dalla porta del suo appartamento.
Il corridoio era vuoto ma le luci erano molto più forti del solito, e di un colore verde intenso.
D'un tratto una voce femminile proveniente dal piano di sotto chiese: "Che succede qui? Cos'è questo rumore?" doveva essere la nuova vicina.
Marcus prese la sua vestaglia e decise di scendere le scale; doveva saperne di più:
"Gli altri non hanno le mie dita perché hanno già le loro. Non lascerò che prendano anche le mie".
Al piano di sotto notò che la voce proveniva da una grossa bajour al centro del corridoio: "Buonasera, io sono la nuova vicina. Sa per caso che cos'è questo rumore? Inizio a preoccuparmi parecchio!"
Marcus la guardò immobile. Non credeva che la sua nuova vicina potesse essere così affascinante.
Questa volta sentiva che si stava innamorando: "B-buona sera a lei, non si preoccupi, sono un detective. Scopriremo al più presto di che si tratta". Quella ragazza aveva tutte le dita e di certo non voleva anche quelle di Marcus. In fondo era solo una bajour.
D'improvviso un terzo tonfo, ancora più forte, fece sobbalzare i due ma, al contempo, fece loro capire da cosa era prodotto: l'orologio a pendolo in fondo al corridoio continuava a cadere. Che l'avessero programmato male? Oppure era solo un suo modo infantile per farsi notare dagli abitanti della palazzina? Chi può dirlo...
In ogni caso nessuno si degnava di rimetterlo a posto una volta caduto.
E questo infastidiva a morte Marcus. Forse era per questo che le luci di LED sul soffitto si facevano sempre più abbaglianti e verdi.
"Beh ecco svelato l'arcano" fece Marcus alla donna: "Già, per fortuna nessuno si è fatto male. Lo so, è molto tardi, ma vuole entrate a bere qualcosa?" rispose la Bajour di tutto punto.
Marcus era sposato da 4 anni, ma finalmente aveva trovato qualcuno a cui bastassero le dita che possedeva e non volesse anche le sue. Non avrebbe mai potuto rifiutare.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 11, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Profezie SubconsceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora