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Pov Livia
La mia giornata tipica inizia alle 5 e 30 con la sveglia che suona puntuale, mi infilo nella doccia, e quando esco mi avvolgo in un asciugamano. Infilo un intimo semplice, le calze bianche, la gonna grigia, una camicia bianca e delle scarpette nere; raccolgo i miei capelli castani mossi in uno chignon ordinato. Metto un po' di correttore e del balsamo labbra alla ciliegia
Questo è il mio look per il lavoro.
Ora vi racconto come sono finita qui.
Mi chiamo Livia, ho 19 anni e da quando avevo 11 anni sono rinchiusa in una casa a fare la domestica a tempo pieno. Quando i miei genitori sono morti sono stata sbattuta in strada, fino a quando un giorno, un uomo sulla quarantina scese dalla sua macchina e, vedendo come ero ridotta, mi offri un lavoro: dover lavorare come domestica in casa sua dove potevo alloggiare.
A 11 anni ero una bambina ingenua e non sapevo negli anni a seguire mi avrebbe vietato di uscire, di riposare o di fare le cose normali che facevano le ragazze della mia età... Un giorno, (avevo all'incirca 14 anni) stanco delle mie disubbidienze e del mio ribattere continuo mi portò nel suo ufficio e mi punì violentandomi. Qualche giorno dopo arrivò una ragazza di nome marisol, di origine dominicana, che aveva 13 anni e, avendo anche lei un carattere molto più ribelle del mio, violentò pure lei. E da quel giorno ad oggi, ogni volta che subiamo violenze ci conforto amo a vicenda. Lei è la mia roccia su cui posso sempre contare. Il suo unico difetto che ci distingue è che appunto essendo più ribelle di me tende a rispondere, a volte in modo sgarbato, per questo prende sempre più punizioni.
Io invece ho capito che mi devo stare zitta perché credo che non vale più la pena lottare per far sentire la mia voce.
Abbiamo provato sempre a scappare ma io alla fine mi sono arresa perché ci riusciva sempre a prendere.
Dopo questa spiegazione della mia misera vita torno alla mia routine, che prosegue con l'andare in camera di Riccia(nomignolo che gli ho dato per via dei suoi capelli)versole 6 e 30 per farle le trecce.

L: buongiorno riccia, che facciamo oggi?
M:buongiorno anche a lei vedo che sei di buon umore, il solito.

Detto questo mi siedo sul suo letto con lei inginocchiata per terra ed inizio a raccogliere i suoi capelli, precedentemente unti da lei con del olio per capelli, in 2 trecce attaccate alla testa.
Finite le trecce fisso con un po' di lacca e scendiamo per fare colazione.
Scendiamo in cucina dove saluto con un caloroso abbraccio Mina, la governante della casa, lei è come una mamma per me.
A colazione prendo come sempre un cappuccino con due biscotti al cacao preparati da Mina e metà mela.
Marisol invece prende del tè e due fette biscottate con della margarina sopra.
Finita la colazione risaliamo sopra a lavarci i denti.
Marisol deve preparare la colazione al signor bianchi tutte le mattine entro le 7 e 30.
Io invece metto in ordine le nostre due camere (che sono separate) rifacendo i letti, spolverando, e passando l'aspirapolvere. Le nostre camere sono  all'ultimo piano dove si trovano tutte le altre camere da letto. Non sono niente di speciale: un letto singolo con un cuscino, un comodino con una lampada blu sopra e la sveglia, una cassettiera, uno specchio lungo e a fianco un appendiabiti. Il mio bagno è semplice: una doccia piccola, uno specchio e un lavabo con qualche cassetto.
Dopo aver fatto queste cose prendo il mio ipod che mi è stato regalato dal signor Bianchi dove sono scaricate tutte le canzoni di Ariana Grande e qualche altro artista americano; sento canzoni inglesi perché non mi piacciono i cantanti italiani.
Infilo le cuffie e pulisco le altre camere del terzo piano. È quasi ora di pranzo, ho finito a pulire quindi scendo in cucina per aiutare Mina a preparare il pranzo come ogni giorno; pelo le patate e le taglio a cubetti mettendoci sale, pepe e olio. pulisco il pesce e lo passo a Mina che lo griglia.
Marisol, intanto, apparecchia la tavola e accende la TV.
Io e Marisol serviamo il pranzo al signor bianchi e mentre lui termina di mangiare scendiamo a mangiare con Mina.

MINA:Le patate sono ottime, brava Livia, sei un'ottima cuoca. Come è andata oggi ragazze?
LIVIA:Grazie Mina, come sempre.
MARISOL:Si come sempre, cioè la solita merda!
MINA:Marisol modera i termini sennò il signor bianchi ti sentirà.
MARISOL:Che mi sentisse! Deve sentire come ci tratta, che vita di merda abbiamo! Sono stufa di stare in questa casa!
LIVIA:Riccia calmati dai...
SR.B.:Cosa dovrei sentire Marisol?
MARISOL:ci tratta di merda! Ecco cosa dovrebbe sentire.
SR.B.:Marisol ti ho offerto un lavoro e anche l'alloggio, dovresti mostrarmi gratitudine e non lamentarti, non credo che fosse meglio vivere per strada come facevi.
MSRISOL:Tutto è meglio pur di stare qui dentro!
SR.B.:Marisol non mi sfidare sai cosa ti succederà.
MARISOL:Non me ne frega un cazzo! Voglio la mia liber-

Neanche il tempo di finire la frase che la faccia di mari era stata sbattuta nel suo stesso piatto dal signor bianchi.
Ho emesso un piccolo gemito per il timore e iniziai a sentire mari singhiozzare.
Mentre noi consolavamo Marisol il signor bianchi che salendo le scale sghignazzava, ad un certo punto si fermò e disse:'' mia cara Marisol alle 15 vieni nel mio ufficio che devi pagare le conseguenze delle tue parole.''
Chissà cosa le farà.
Io dico a mari che può tornare in camera e che per oggi avrei sparecchiato io la tavola.
Il pomeriggio passa veloce tra pulizie, le chiacchierate con Mina e dopo aver cucinato la cena apparecchio la tavola.
Marisol é stata chiusa a chiave dal signor bianchi, e credo che ci resterà per almeno 3 giorni.
Mentre chiacchiero allegramente con Mina ad interrompere la conversazione, é il signor bianchi che ci chiama entrambe.
Noi saliamo e ascoltiamo cosa ci dovrà dire.

M:cosa ci deve comunicare signore?
SB:verranno ad alloggiare, tra una settimana, qui per 5 mesi un mio vecchio amico imprenditore e suo figlio di 20 anni, perché dobbiamo risolvere una trattativa importante.
SB: Livia, tu dovrai pulire la casa da cima a fondo e dovrai essere sempre a loro disposizione qualunque cosa vogliano. Intesi?
L:si signore.
SB:dovrete garantirgli un ottimo soggiorno. Se succede qualcosa sarete le responsabili e verrete punite. Ora pulite tutto e potete ritirarvi nelle vostre camere
M e L:grazie signore buona notte.

Dopo aver sparecchiato torno sotto in cucina e trovo Mina che mi viene incontro tutta eccitata.

L:ma che hai fatto?
M:ma non capisci?! quel ragazzo sarà la tua opportunità per scappare! Lo devi far innamorare di te!
L:ma ti sei impazzita? Io non uso le persone e poi tutte le volte che ho provato a scappare sono stata ripresa... Ormai non ne vale la pena rischiare, devo rimanere qui.
M:é destino che vengano in questa casa, poi hai 5 mesi di tempo
L:Mina vai a dormire che è meglio. Buonanotte.

Detto ciò mi incammino su per le scale e busso alla porta di Marisol per 4 volte velocemente, é un segnale che le fa capire che si deve avvicinare al condotto dell'aria vicino al letto.
Io mi sdraio e le racconto la novità e lei con voce debole risponde.
Verso 22:30 e pian piano cadiamo in un sonno profondo.

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Buonsalve,
Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto, se sì
Lasciate una stellina!
Detto questo alla prossima.
-BETTA👀
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Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: May 10, 2020 ⏰

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