GINTAMA

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Sogou x Kagura

Il mattino era soleggiato, il sole risplendeva e gli uccelli cinguettavano. Si prospettava una giornata tranquilla, a meno che non si fosse presentato un cliente, ma non c'era questa possibilità.

L'unico pensiero ora era quello di andare a comprare delle alghe sottaceto, quelle della ragazza erano finite.

- E vedi di non spendere troppo Kagura, lo sai che quei soldi servono alla nostra sopravvivenza! Per una volta smettila di pensare solo a te stessa! - brontolò Gin.

- Quale sopravvivenza se poi tu comprare Jump, tu egoista! -

- Quello è fondamentale! È impensabile una vita senza Jump, tutti dovrebbero leggerlo, tutti dovrebbero prendere esempio da me, anche voi due ragazzini!-

- Smettila, se vuoi soldi vai a lavorare e non stare tutto il giorno sul divano a scaccolarti! -

- Non mi sto scaccolando! Sto liberando il mio naso come tutte le mattine, se non lo facessi potrei morire soffocato, vuoi questo eh?! Vuoi che muoia?! Eh?! Eh?! E poi potrebbe arrivare un cliente, chi lo aiuta se qui non c'è nessuno? -

Le mattinate passavano così all'agenzia, anzi le giornate passavano così, tra urli, strilli e litigi per cose assurde.

- Potete fare un po' di silenzio voi due?- irruppe Shinpachi.

- Shinpachi! Dannazione! Mi hai fatto prendere un colpo, sto sanguinando guarda! Mi sono toccato il cervello! Lo avrò lacerato!!!- strillava Gin agitando il suo cespuglio di ricci argentati e il suo dito mentre un rivolo di sangue gli rigava irrimediabilmente il viso.

- Mi sembra impossibile, PERCHÈ DUBITO CHE TU CE LO ABBIA!!!- furono le ultime parole che la ragazza sentì chiudendo la porta e perdendosi il litigio tra i due.

I viali piano piano si stavano affollando di gente, Kagura passò davanti a svariati negozi, se così li si può definire, senza però fermarsi. Poi arrivata al solito combini acquistò le alge sottaceto e deviò per il parco.

Pur non avendo Sadaharu a seguito decise di recarsi lì solo per rilassarsi guardando i bambini giocare e assaporare qualche alga. E poi, una volta tornata a casa sarebbe stata travolta nuovamente dal baccano e dal caos.

Stavolta però, sulla solita panchina dove sedeva trovò qualcun'altro ad occuparla, ma non il solito madao di Hasegawa, bensì Sogou Okita, uomo della Shinsengumi, il soldato più sadico e crudele di tutti, o come lo chiamava lei, quello con il bazooka.

- Che ci fare tu qui?- chiese seccata.

- Chi non schiatta si rivede, sei la cinese dell'agenzia tuttofare dei nullafacenti-siamo-poveri giusto? - disse togliendosi la mascherina per gli occhi.

- Vai a lavorare barbone in divisa.-

- Ma io sto lavorando a differenza tua.-

- E da quando tu lavori dormendo? -

- Riuscirei a farlo anche meglio di te, testa imbottita di alghe.- si mise seduto.

- Pff, ma fammi favore, io riesco a lavorare meglio di te anche con braccia legato! -

- Te lo tolgo io l'uso delle braccia!!!- sfoderò la sua katana e tentò un affondo sulla ragazza che schivò saltando. Da allora partì una rissa e i bambini del parco lasciarono il suddetto.

Poi la ragazza sparò un colpo con il suo ombrello che però venne bloccato dalla lame del ragazzo. Egli poi prese il bazooka e fece saltare in aria mezzo parco dalla parte della ragazza senza colpirla, e infatti se la ritrovò a una spanna dalla schiena.

Il combattimento degenerò in un corpo a corpo: la velocità con cui si colpivano era sconcertante, sia per un membro del clan Yato quale era Kagura, che per un umano; poi rotolando per terra non si accorsero della sponda ripida del fiume e cominciarono a rotolare, ma si fermarono prima di finirvi dentro.

Smisero di combattere e si accorsero di essere uno sopra l'altra: i loro sguardi si incontrarono e qualcosa successe, per un istante interminabile il tempo si era fermato, la lite estinta, si stavano scrutando nel profondo dell'anima. Nessuno dei due proferiva parola, sembrava anche solo un respiro troppo rumoroso, e non volevano terminare quello che era cominciato, entrambi gli animi si erano placati e si sentivano quasi a loro agio.

Poi qualcosa ruppe quell'attimo.

- Ehi Sogou! Cosa cazzo ci fai lì?! Dovresti essere al lavoro!!!-

Era Hijikata che finalmente lo aveva trovato.

- Uffa, ma non lo sai che oggi è festa?- sbuffò di tutta risposta.

- No che non lo è deficiente! Oggi è lunedì!- urlò più furioso che mai.

Allora si alzò, voltò le spalle alla ragazza e si avviò verso il suo collega.

- Comunque non è finita qui, cinese...-

- NO CHE NON È FINITA!!!-  urlò Kagura con un ghigno stampato in volto mentre tentò un calcio volante al ragazzo. Lui lo schivò con naturalezza e la gettò nell'acqua.

- Andiamo idiota...-

- Si Hijikata... uff -

Mentre i due tornavano in caserma, Sogou era piuttosto silenzioso e questo insospettì non poco il vicecomandante:

- Cosa è successo oggi per farti tener così chiuso il becco? Non fraintendetermi però, non me ne frega una mazza, lo faccio solo per... lasciamo perdere. - disse Hijikata soffiando fuori il fumo della sigaretta.

- Diciamo solo che mi sono annoiato meno del solito.- si girò - Quasi divertito...- sussurrò malapena.

- Mh? Cosa ti ho sentito dire?- sogghignò.

- Niente... tappati quella boccaccia...-

- Ora ti riconosco... Ehi aspetta, cosa hai detto al tuo superiore?! E perché non mi guardi e... non mi dire che stai arrossendo?!- spalancò gli occhi, destando nel ragazzo una reazione tranquilla del tutto inaspettata.

- Puah... stai zitto e basta... andrò a bere qualcosa...-

- Cosa vai blaterando, hai bighellonato fin troppo oggi!-

***

- Kagura ma dove sei stata fino ad ora? Non hai neanche pranzato...- disse Gin poco interessato.

- Non mi è sembrato che ti dispiacesse Gin visto che hai spazzolato tu la sua parte!- intervenne Shinpachi.

- Ho fatto giro più lungo del solito, è stato quasi gradevole.- disse impassibile - Credo che farò altro giro! Vieni Sadaharu!-

- Cosa?! E non tocchi neanche cibo?! Chi sei tu e cosa hai fatto a Kagura?!- sbottò Gin alzandosi dal divano.

- Può darsi io cresciuta. Anzi vado a bere un bicchiere!- s'illuminò.

- Kagura cosa cazzo stai dicendo?! Tu non sei così grande!!!- ma lei non sentì, avendo già chiuso la porta.

Chiarimenti:
-il combini è un mini market aperto 24 h su 24
- con la parola madao si definisce un uomo di mezza età pigro e nullafacente
- Kagura parla in un modo particolare perché nell'anime giapponese le hanno dato l'accento cinese, trasformandolo in italiano in quello che è.

capisco se qualcuno è perplesso sul fatto che  in questo capitolo non c'entrano Nonon e gli altri, ma questa è un'altra fanfic. appunto su Gintama. Comunque quella su kill la kill (nonon x inumuta) non è finita e continuerà successivamente, anche con altre fanfic. con altri personaggi di klk.
Preciso che anche questa non è finita e continuerà. E poi boh. Cari saluti e tante cose belle.

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