La voce del silenzio

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La figlia del vecchio Bill non si era fatta trovare al negozio nella mattinata, così decise di andare a casa sua nel primo pomeriggio.
La casa di Bill era un bel cottage ai piedi della montagna, isolato dal resto del paesino ed immerso nel verde e per raggiungerlo bisognava recarsi fuori città in auto. Phil decise di rimanere in ufficio a sbrigare delle pratiche, così Paul ci andò da solo.
Parcheggiata l'auto si diresse nel vialetto in ciottoli che portava all'entrata del cottage. Arrivato lì bussò più volte, ma non ricevette alcuna risposta. Così si affacciò e vide attraverso la finestra la ragazza seduta sulla poltrona in penombra.

"Signorina sono Paul Jimmer, capo della polizia. Dovrei farle qualche domanda riguardo alla scomparsa di suo padre" continuò a bussare

La ragazza rimase immobile, seduta nella penombra.

Si accese una sigaretta. "Signorina voglio solo farle alcune domande, nulla di che... Sappia che finita la sigaretta entrerò lo stesso perché non ho tempo da perdere...Le interessa o no sapere dove è finito suo padre?"

Si mise a giocare con un ciottolo, mentre aspettava che si convincessse ad aprire, ma dalla ragazza non arrivò nessun segno, nemmeno un minimo movimento. Preoccupato sfondò la porta e la raggiunse. Arrivato lì il perché non rispondesse gli fu molto più chiaro e l'unica parola che gli uscì di bocca fu "Cazzo..."

H 16:00

Il resto degli agenti lo raggiunse poco dopo la chiamata. Con loro arrivò anche il reparto scientifico che isolò la casa e cominciò ad esaminare la scena. Phil raggiunse Paul che se ne stava fuori appoggiato ad un alberello, con una sigaretta accesa, ma non la stava fumando.

"Preoccupato capo? Sta lasciando che la sigaretta si consumi da asola..."

La spense contro l'albero.
"Preoccupato io? E per cosa? Per la figlia del vecchio scomparso che è morta?"

Phil colse l'ironia.
"Spero che la scientifica trovi qualche pista che colleghi la sua morte alla scomparsa del padre..."

"Phil, ma hai visto com'è morta la ragazza?"

"Ancora non sono andato dentro...appena vi ho visto sono venuto da voi capo!"

"Bene... Prima di continuare la conversazione, vai a vedere la ragazza, poi prenditi un minuto ed infine torna qui e proseguiamo.
Non credo che il vecchio sia il nostro problema principale..."

"È messa così male?"

"Va dentro e valuta..."

Phil si recò nella casa e ne uscì poco dopo sconvolto. Vomitò più volte nel giardino, poi tornò dal capo che  lo osservava con un'altra sigaretta accesa.

"Ti vedo pallido Phil..."

"Ma cosa le hanno fatto?" disse tremando

"Allora, in base a quello che ho visto, le hanno cucito la bocca con del fil di ferro" Phil vomitò ancora

Un addetto alla scientifica portò il verbale al capo e se ne andò.

"Mi correggo Phil, le hanno cucito la bocca con il fil di ferro, mentre era ancora viva... Bene..."

"Mio Dio!"

"È deceduta stamattina... Bla Bla Bla...
Nessun segno di colluttazione evidente... Bla Bla Bla.... Cose scientifiche.... E basta. Dobbiamo aspettare l'autopsia per il resto"

"Capo, nessuna colluttazione?"

"In effetti mi ha incuriosito questa parte...Possibile che non abbia fatto alcuna resistenza?"

“Avete ragione capo...Il vecchio non è il nostro problema principale...“

H 20:00

La riunione generale fini e dopo aver assegnato le varie mansioni, Paul si chiuse nel suo ufficio per pensare.
La scomparsa del vecchio poteva aspettare per ora, ma non andava archiviata poiché la nuova vittima possedeva un forte legame con lui.

Phil e Martina entrarono nel suo ufficio.

"Buonasera capo, vorremmo discutere del caso." dissero all'unisono

Si accese una sigaretta
"Prego, vi ascolto"

"Sa che non dovrebbe fumare qui vero?"

"Ne sono consapevole...Ma lo farò lo stesso"

Phil interruppe il siparietto
"Mi ha chiamato Remo della scientifica; c'erano tracce di droga nel corpo della ragazza. Stando a quello che abbiamo letto nel referto di oggi pomeriggio, si può dedurre che prima sia stata drogata e successivamente..."

"Le hanno cucito la bocca con il fil di ferro!" aggiunse Phil

Martina fece una smorfia
"Dobbiamo assolutamente fermare questo pazzo! Potrebbe farlo nuovamente“

"Mia cara preparati, poiché lo farà sicuramente di nuovo..."

"Cosa ve lo fa pensare capo?"

Paul uscì un foglietto dalla tasca e lo mostrò ai due.
Il foglietto recitava:
"Benvenuto a San Effort"