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cammino per il corridoio principale, verso la segreteria.
noto una ragazza piuttosto pensierosa appoggiata alla scrivania della donna intenta ad osservare lo schermo luminoso del computer.
mi soffermo su la più giovane tra le due.
si sta mangiando le unghie nervosamente, ha i capelli spettinati e gli occhi gonfi.
"allora non avete notizie di lui?"
strilla e tutte le persone in sala d'attesa si girano a guardarla.
la signora scuote la testa da sinistra a destra.

destra, sinistra.

sinistra, destra.

destra, sinistra.

sinistra e destra.

il movimento diventa quasi ipnotico per tutti i presenti.
la ragazza si incanta sul mio volto pallido con i suoi occhi consumati dall'insonnia.
"e tu cosa guardi, malato?"
a distanza di qualche attimo, ritorno in stanza ferito, con qualcosa che non andava.
ma non fuori, dentro.
qualcosa che non andava dentro.

le tue imperfezioniDove le storie prendono vita. Scoprilo ora