오전 열두 시
E prima che doyoung potesse dire qualcosa, il ragazzo con i capelli scuri mi prese per il polso e mi portò fuori dalla festa, facendomi sedere sugli scalini che si trovavano appena davanti alla porta. Rabbrividii al freddo contatto col marmo stringendomi subito alla mia giacchetta di jeans, unica fonte di calore presente. La figura che si trovava di fianco a me lo notò e dopo qualche minuto di silenzio proferì finalmente parola.
«dovresti vestirti di più, alla sera la temperatura si abbassa di molto» e con un rapido movimento appoggiò la sua giacca in pelle nera sulle mie spalle, assicurandosi di coprire ogni mio centimetro di pelle. Dalle mie labbra uscì solo un debole "grazie" per poi volgere lo sguardo nella sua direzione: 174 centimetri di altezza, capelli lisci e neri con qualche ciocca bionda che risplendevano sotto la luce della luna, il viso non visibile poiché indossava cappello e mascherina, ma riuscii comunque a intravedere alcuni lineamenti gentili e aperti. Il ragazzo avvertì i miei occhi su di lui e si girò dall'altra parte quasi per non farsi vedere. Continuai a squadrarlo notando come fosse vestito bene e come il suo profumo fosse forte ma gradevole allo stesso tempo, il che mi sembrò familiare, infatti rimasi due minuti buoni a pensare dove lo avessi già sentito e a chi appartenesse, ma lo sconosciuto si alzò in piedi e mi porse la mano prima che io potessi fare qualche domanda.
«Vieni, ti porto a bere un po' d'acqua così da evitarti problemi»
Il suo tono era calmo e quasi timido, faceva attenzione alle parole che usava e ai miei occhi sembrava una buona persona, così mi fidai e afferrai la sua mano, tentando di reggermi in piedi. Pensai che se avesse voluto farmi del male lo avrebbe già fatto appena usciti dall'edifico. Mi guidò nel buio della notte fino ad un bar poco distante dal nostro punto di partenza, dove il quieto ragazzo ordinò tre bicchieri d'acqua per eliminare l'alcol presente nel mio corpo. Ci guardammo per qualche secondo, o almeno, lui guardò me attraverso il lieve spazio tra la mascherina e il cappello, mentre io potei solo soffermarmi sui dettagli degli accessori che indossava. Iniziai a sorseggiare l'acqua contenuta nel primo bicchiere non staccando lo sguardo dal ragazzo, il quale accese il telefono iniziando a scrivere qualcosa, presumibilmente a qualcuno. Inclinai leggermente la testa provando a pensare a chi potesse star scrivendo e quando finii il bicchiere cominciai:
«Se devi tornare dalla tua ragazza vai pure, penso di essere a posto adesso»
Anche se mascherato riuscii a sentire il suo sguardo sul mio e una leggera risata abbandonò le sue labbra. E credetemi quando vi dico che non ho mai sentito suono più bello e dolce in vita mia, capace di farmi subito sorridere e togliermi di mente la frase che avevo appena pronunciato.
«Tranquilla, non ho nessuno che mi sta aspettando. Prenditi il tuo tempo» E così continuò a scrivere mentre io continuai a bere l'acqua che mi avrebbe portata alla sobrietà.
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┃ HYUCK ┃
┃ dove siete adesso mark? ┃
┃ ✔ 00:13 read ┃ ┃ MARK ┃
┃ ho portato y/n ad un bar ┃
┃ e adesso ha finito di bere, ┃
┃ non so che fare, aiutami. ┃
┃ ✔ 00:13 read ┃
┃ HYUCK ┃
┃ fai così, siccome ora sono ┃
┃ occupato portala in un hotel ┃
┃ con te, domani le porto io ┃ ┃ le cose ;-) ┃
┃✔ 00:14 read ┃
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MARK'S POV
Non risposi al messaggio di hyuck e mi alzai spegnendo il telefono. Ero in totale panico, come avrei potuto portarla in un hotel? y/n non è così imprudente da andare in giro con degli sconosciuti, anche se.. Era quello che aveva appena fatto con me.
«Emh, quanto dista casa tua da qui?» Le chiesi sistemando la sedia. Sapevo bene che ci volevano più di venti minuti per raggiungere il suo appartamento, ma dovevo attenermi al piano di Hyuck e fare finta di non sapere nulla.
«Umh.. Non so di preciso, ma di solito ci metto circa venti minuti..» Disse con un filo di voce, spostò lo sguardo sul cameriere che stava arrivando a ritirare i bicchieri per poi ringraziarlo e salutarlo con un dolce sorriso, un sorriso che a me non era stato rivolto da molto tempo ormai. Deglutii, mi sistemai il cappello e con un cenno ripresi il discorso, cercando di fare del mio meglio.
«Una persona prima mi ha scritto..Mi ha detto di chiamarsi Lee Haechan.. Lo conosci?»
«Umh.. Sì è un mio amico stretto, che ha scritto?»
«Mi ha chiesto di portarti in un hotel qui vicino e tenerti al sicuro durante la notte poiché sta risolvendo un problema e non riuscirebbe a portarti a casa..»
«Sicuro sia lui? A me non ha scritto nulla..» Annuii leggermente per poi tirare fuori il telefono e mostrarle il contatto del suo amico e subito dopo lei ricevette una notifica. La vidi inserire il codice, sbloccare il cellulare e leggere il contenuto del messaggio.
«Non voglio forzarti, capisco di umh.. essere uno sconosciuto e tutto, però non voglio lasciarti da sola per strada, sarebbe più che pericoloso»
«Non lo so, Haechan mi ha scritto che posso fidarmi.. Vi conoscete?"
«Abbiamo degli amici in comune penso, non è il ragazzo che lavora al café di fianco alla scuola?" La vidi sorridere, il che mi fece pensare che si stesse fidando di me almeno un po'.
«E domani mattina? Come farò a tornare a casa?»
«Il tuo amico ha detto che passerà a prenderti lui, basta fargli sapere il nome del posto» Sembrò essere d'accordo e così ci incamminammo in cerca di un hotel in cui passare la notte.
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Y/N'S POV
Dopo una buona mezz'ora eravamo riusciti finalmente a prenotare una stanza a nome mio in un hotel alla fine della città. Quando aprii la porta mi tolsi la giacca dello sconosciuto e glie la porsi, ringraziandolo ancora per il gesto carino. Mi fece un "ok" con le dita per poi sedersi sul letto togliendosi le scarpe, mantenendo lo sguardo rivolto verso il pavimento. Senza pensarci gli chiesi come si chiamava, dirigendomi al lato opposto del letto attaccando il telefono al carica batterie. Non ricevetti risposta, così decisi di non insistere, e dopo essermi tolta le scarpe andai in bagno a togliermi il trucco che mi era rimasto dopo la serata. Mentre mi risciacquavo il viso ripensai ad alcuni suoi aspetti, come i suoi splendidi capelli e in particolare il suo profumo: dove diamine potevo averlo già sentito? Forse su qualche amico di Haechan, al giorno d'oggi i ragazzi scelgono tutti gli stessi profumi per fare colpo sulle ragazze, no? Oppure potrei averlo confuso con qualcos'altro.. Non riuscivo a ragionare, la stanchezza mi stava divorando e i pensieri che mi girovagavano per la testa erano tantissimi, perciò decisi di tornare in camera, la quale era avvolta dal buio più totale. Le luci erano spente, le tapparelle erano abbassate e l'unica cosa che regalava del chiarore alla stanza era lo schermo di quel qualcuno che non voleva rivelarmi il suo "prezioso" nome. Non aprii bocca e mi misi velocemente sotto le coperte mantenendomi vicina al bordo del letto per non dar fastidio, poi presi il cuscino stringendolo al petto. Chiusi gli occhi e sentii una voce sussurrare un dolce "buonanotte", risposi mormorando qualcosa di incomprensibile per poi cadere tra le confortevoli braccia di Orfeo.ANGOLO AUTRICE ⛅️
Rieccomi qui dopo un mese, mi dispiace non riuscire a pubblicare ogni due settimane un capitolo, però sono piena di interrogazioni e verifiche.. Proverò comunque a fare del mio meglio. :-)
✎ #q Chi è il vostro bias? E bias wrecker?
I miei sono Mark e Taeil 🌙
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𝐩𝐞𝐫𝐟𝐮𝐦𝐞 | ᎷᏗᏒᏦ ᏝᏋᏋ
Poetrydove un anonimo lascia sotto il tuo banco dei bigliettini profumati. ------------ iniziata: 11 febbraio 20 finita: ------------