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Jungkook si alzò e prese l’accappatoio dicendo che avrebbe fatto per primo la doccia.
Non sapeva esattamente perché ma tentennò, avendo in mente una cosa.
Si chiamò stupido da solo per averla pensata ma quella sera aveva più coraggio del solito e allora disse:
“Vuoi…ehm, vuoi farla insieme? Così non si fa troppo tardi.”
L’ espressione sorpresa e quasi impaurita di Jimin per quella domanda diceva tutto.
Un sorriso nervoso apparse sul suo volto quando capì che il moro faceva sul serio.
“Non siamo più trainee, siamo cresciuti per fare certe cose, no?”
“Lo so, lo so. La vedi una cosa strana fare la doccia insieme?”
Jimin si schiarì la voce e si alzò avvicinandosi a Jungkook.
“No. Mi sembra solo…”
Non trovava le parole perché sì, sarebbe stato decisamente strano.
“Dai, hyung. E’ per fare qualcosa, mi sto annoiando.”
Sfoderò uno sguardo oltremodo dolce con quei grandi occhi scuri.
Persuasivo dovrebbe essere il suo secondo nome pensò Jimin, che sospirò e disse:
“Okay, va bene. Accontentiamo il piccolino per stasera.”
Jungkook gli fece una smorfia per averlo chiamato così poi andarono in bagno.
Il maknae si spogliò senza problemi.
Jimin gli era dietro e vide quel corpo completamente nudo dopo tantissimo tempo.
Era diventato così alto, un uomo bellissimo dal corpo perfetto.
La vita stretta, i muscoli definiti e ben proporzionati, il sedere sodo, e quelle gambe lunghe di marmo.
Quella pelle sicuramente morbida.
“Jimin…”
“S-sì?”
“E’ la terza volta che ti chiamo. Tutto okay?”
“Certo. E’ solo che…sei…”
e gli occhi di Jimin lo squadrarono dalla testa ai piedi.
Jungkook arrossì di colpo incrociando le braccia e sentendosi davvero piccolo piccolo.
Per allentare la tensione Jimin iniziò a spogliarsi e lo spinse nella grande e lussuosa doccia.
“Hyung!”
“Hai detto che ti annoi. Beh, divertiamoci.”
E aprì l’acqua gelida schizzando l’amico senza pietà.
Ridevano come matti e Jungkook faceva il solletico al mal capitato che contro la forza del golden maknae poteva ben poco.
“Jungkook-ah! Se scivoliamo guai a te!”
“Non scivoli. Ti prenderei io, tranquillo.”
Gli disse, mentre lo stringeva senza poterlo far vendicare.
Jimin stava riprendendo fiato e lo guardava in quegli occhi dolci così vicini.
Era davvero uno dei ragazzi più belli che aveva mai visto.
Si sentiva solo il rumore dell’acqua scrociare mentre si scambiavano quello sguardo.
Poi Jungkook piano disse: “Girati.”
“Come scusa?! Ma cosa ti sei messo in testa, come ti permetti anche solo di pensare”
“Hyung. Voglio solo aiutarti a lavarti. Sai, ci si lava in una doccia. Ma che pensavi volessi…”
Si zittì di colpo appena realizzò cosa il suo amico aveva frainteso.
“Oh…”
Jimin voleva solo sparire mentre Jungkook era tranquillo a quanto sembrava e disse con nonchalance:
“Se ti può consolare hyung, io preferisco stare dall’altra parte. Non potrei mai…”
“Ok, ok.”
tagliò corto Jimin, già troppo accaldato per quella situazione.
“Lascia stare, non mi devi spiegazioni. Lava pure…”
Gli diede le spalle e lui iniziò a insaponarlo.

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