Capitolo15

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"Jinyoung, non ho seriamente tempo per te in questo momento", sospiro Jungkook mentre metteva le sue cose nel suo zaino. Jinyoung gli stava, di nuovo, chiedendo di studiare insieme dato che avevano un esame importante questo venerdì, ma a Jungkook non gli importata.

Perché?

Perché oggi era martedì e aveva un appuntamento con Taehyung.

"Perché sei sempre impegnato in questi giorni? Ti devi incontrare di nuovo con Taehyung?", Jinyoung era a dir poco incazzato. Jungkook era sempre insieme a Taehyung e non studiavano più insieme come prima.

"Ha una cattiva influenza, lo sai?", disse Jinyoung, intendendo ogni singola parola.

Jungkook scosse la testa, seccato. "No, non lo è", gli disse e uscì dall'aula.

Jinyoung scosse semplicemente la testa. Il più piccolo lo avrebbe realizzato prima o poi, pensò.

"Jungkook?", Taehyung corse verso il più piccolo che aveva raggiunto l'uscita della scuola. Taehyung lo aveva aspettato davanti alla porta dell'aula, ma Jungkook non lo aveva notato.

"Huh?", Jungkook sbatté le palpebre, cercando di schiarirsi le idee, che continuavano a volteggiarle in testa, mentre guardava i caldi occhi castani di Taehyung.

Gli stessi occhi che continuavano a brillare mentre Taehyung gli sorrideva. 

"Pronto per il nostro appuntamento?"

La parola 'appuntamento' fece battere il cuore di Jungkook. Il modo in cui aveva ottenuto un appuntamento con la persona più ambita, dell'intero liceo, era al di là della sua immaginazione.

Ma eccolo qui.

Tutte le sue preoccupazioni svanirono quando Taehyung prese la manica, della sua felpa.

"Taehyung, è il mio regalo per te. Non dovrei essere io a farti strada?", ridacchiò il più piccolo.

"Hai ragione", fu tutto ciò che disse Taehyung, prima di fermarsi dietro a Jungkook.

"Fammi strada."

"Allora andiamo!", Jungkook prese la mano di Taehyung nella sua, invece che la manica dell'altro, e insieme uscirono dall'edifico scolastico.

"Non è lontano, quindi ho pensato che potessimo camminare?", la voce di Jungkook si fece più acuta alla fine e Taehyung annuì.

"Stai bene? Sembri un po' sconvolto, è successo qualcosa?", disse Taehyung mentre Jungkook continuava a camminare in silenzio piuttosto che parlare con lui.

"Hm? Sì, sto benissimo", cercò di sorridere ma Taehyung vide che non era del tutto reale. Voleva rallegrare il più piccolo. Il problema era che non aveva idea di come farlo.

Raggiunsero il piccolo risposante in un silenzio imbarazzante che Taehyung stava morendo dalla voglia di rompere. Venne un cameriere e chiese se avevano prenotato un tavolo, e dopo che Jungkook gli disse il suo nome, furono accompagnati a un piccolo tavolo vicino alla finestra.

Il ristorante era piccolo ma accogliente, e sembrava che i prezzi non fossero impossibile da pagare.

"Devo dare a te e ai mobili un minuto da soli?", Jungkook parlò, essendo il primo ad iniziare una conversazione. Aveva un sopracciglio alzato e un ghigno stuzzicante che gli adornava i lineamenti.

Una risata lasciò le labbra di Taehyung mentre capiva ciò a cui si riferiva Jungkook.

"Se non ti dispiace sarebbe fantastico ", replicò altrettanto scherzosamente Taehyung.

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