"Avete mai la sensazione di vivere la stessa giornata tutti i giorni?
La frase che sottolineai in giallo su quel libro che mi piaceva tanto, la rileggo quasi ogni giorno perché appena la lessi subito pensai:"Si, tutti i giorni ho questa sensazione."
A volte fisso questo libro senza nemmeno accorgermene, a volte anche per ore e ore, ma non ho pensieri concreti che mi frullano in testa, in realtà non penso a nulla ma mi piace avere aperta quella pagina con quella frase.
In realtà è da un anno che ho questa sensazione, ogni giorno è sempre uguale all'altro, non ho una motivazione per andare avanti e nemmeno la voglia a volte.
Faccio le cose giusto per, non perché mi rendono felice. "Ma cos'è la felicità? Sarò mai felice? " penso distesa sul letto guardando il soffitto.
Vicino al mio letto c'è un comodino su cui c'è la foto di mia madre, appena la guardo questi pensieri vanno via e sorrido.
Mia madre era la donna più bella al mondo, la più allegra, la più forte. Se dovessi parlare di mia madre non finirei mai, perché lei era fantastica.
Oggi è un anno che non è più qui con me, è morta in un incidente stradale.
Lei era una professoressa di università, era andata a Bologna per un concorso e quando stava per tornare a casa...non è più tornata.
Mi ricordo esattamente il suo profumo, il suo sorriso, i suoi occhi. Mi manca tantissimo parlare con lei, perché era come una migliore amica per me, avevamo un bellissimo rapporto. Mi ricordo quando dovevo uscire con un ragazzo, ero follemente innamorata di lui, si chiamava Francesco, ero terrorizzata perché non sapevo come comportarmi, ma ero anche super felice.
Appena mi vestii per uscire mi sentivo goffa, imbarazzante e sembrava che tutto mi stesse malissimo. "No no io non esco, di sicuro andrà male" ripetevo tra me e me. Poi entrò mia madre nella stanza mi guardò e mi disse "sei bellissima Chia" e mi abbracciò. Mi sentivo al sicuro tra le sue braccia.
"Stai crescendo troppo velocemente" mi disse ridacchiando, io sorridevo perché era la persona che mi trasmetteva una sicurezza pazzesca, era un pilastro importante della mia vita.
Quella sera con quel ragazzo fu magica, andammo al cinema e poi in auto tra un bacio e l'altro persi la mia verginità.
Poi, dopo qualche giorno, non ricevetti più nessun messaggio e nessuna chiamata da lui, io lo chiamavo perché volevo sentirlo e lui non rispondeva mai. Era scomparso. Allora mi sentii di merda, perché sono stata troppo ingenua. La cosa che mi faceva più male è che l'avevo fatto per la prima volta con uno stronzo e non con qualcuno che mi amasse davvero!
Piangevo ogni giorno, ma mia madre mi era sempre vicino. Le raccontai tutto e disse che era uno stronzo e che non meritava le mie lacrime.
Era vero. Non meritava nulla.
Dopo quella volta ho sempre avuto paura di innamorarmi, o di uscire con qualcuno, perché quando ti spezzano il cuore, dopo un po' hai sempre un po' il timore che possano rifarlo. Soffrire è davvero brutto, pensavo che niente mi avrebbe fatto soffrire più di quella cosa, poi mamma è morta, e il mio cuore si è sfrantumato in mille pezzi.
STAI LEGGENDO
"CON TE"
RomanceChiara è una semplice ragazza che non riesce a vedere le cose con gli stessi occhi di prima. Non riesce a godersi la vita, e ad apprezzare le piccole cose. Dopo la morte della madre è cambiata completamente e vive solo con il suo fratellino e suo pa...