Parte 3

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Suona la sveglia. Sono le 7:00 del mattino, devo andare a scuola tra un'ora. Mi rigiro tra le lenzuola pensando alla mia voglia di alzarmi dal letto pari a 0.
Mi alzo dal letto e vado in bagno, mi lavo, mi vesto e scendo a fare colazione.
-"Buongiorno" dico a mio fratello seduto sul divano mentre guardava il vuoto.
-"Buongiorno" dice lui sorridendomi.
Poi mi dirigo in cucina da papà.
-"Stamattina mi servirebbe davvero un bel caffè" dico io avvicinandomi alla tavola.
-"Senti, ho fatto tardi, potresti accompagnare tu Marco a scuola? Grazie" dice andandosene velocemente.
Sono rimasta sola, a tavola, a girare il cucchiaino nella tazza del caffè, anche se manca lo zucchero quindi è un po' amaro, ma mi sa che è finito.
Non sembriamo una famiglia, nessuno in questa casa dialoga, siamo solo persone che vivono insieme per i fatti loro. Ma sono abituata, non mi sorprendo più.

Prendo Marco per la mano e ci dirigiamo verso la scuola, mi stringeva forte la mano come se avesse paura, probabilmente paura di perdermi.
Quanto vorrei tornare bambina, è tutto così spontaneo e colorato, poi cresci e tutto diventa complicato.
Non parlo molto nemmeno con mio fratello, non gioco mai con lui, come se non gli dimostrassi affetto, ma lo sa che gli voglio un mondo di bene.

Dopo averlo accompagnato mi dirigo verso la mia scuola, per la strada incontro una mia compagna di classe di nome Anna.
È la tipica ragazza straricca, con una villa gigantesca, la piscina...
È molto viziata, infatti i genitori le hanno già comprato l'auto.
Si ferma e mi chiede di salire.
Entro in macchina.
-"Ringraziami, ti sei risparmiata un ritardo" dice lei ridacchiando.
-"Grazie" dico io guardando fuori dal finestrino.
Non parlo molto con lei, quindi non so cosa dire in situazioni del genere, inoltre pensa di essere la migliore e per questo mi sta anche antipatica.
-"Dato che tra 3 giorni è il mio compleanno volevo festeggiare da me. Tipo piscina-party, secondo te è un ottima idea?" chiede lei.
-"Si, sarebbe figo. Perché lo dici a me? Non mi hai mai invitata alle tue feste" dico ridacchiando.
-"Lo so, ti chiedo scusa, ma sono i miei 18 anni e vorrei invitare più persone possibili, quindi sei invitata, dillo anche alla tua amica sfigata Sara" dice Anna.
-"Non so se potrò esserci, e poi preferisco essere sfigata con la mia amica, anziché essere come voi" dico io puntando gli occhi al cielo.
-"Beh almeno ho ancora una madre. Siamo arrivate" dice lei ridendo.
Scendo dall'auto e sbatto forte lo sportello, ormai i suoi insulti non mi interessano più, per me è come se non esistesse.
Arrabbiata mi dirigo in classe e noto che il banco di Sara è vuoto. Dov'è? Speriamo che arrivi.
Passata la 1 ora, Sara non arriva, provo a mandarle un messaggio ma non ricevo risposta.

Oggi manca un professore, quindi abbiamo l'ora libera, tutte le ragazze iniziano a formare i gruppetti per parlare di qualcosa ma senza la mia migliore amica non so con chi parlare. Sono in questa classe già da 4 anni, e non ho instaurato un bel rapporto con nessuno, tranne che con Sara, le altre ragazze non sono come noi, non posso spiegarlo.
Esco fuori dall'aula e vedo inviti al compleanno di Anna ovunque, probabilmente aveva invitato tutta la scuola. Non so come faccia ad ospitare tutti in quella casa, anche se è gigante. Non andrò mai a quella festa, non mi piace stare tra le persone preferisco stare a casa e guardare qualcosa di carino o leggere un libro. Sono strana lo so, ma non ho voglia di fare nulla, e le persone mi fanno abbastanza schifo.
Ad interrompere i miei pensieri fu un urlo proveniente dal bagno delle ragazze.
Apro la porta e vedo Michele e Giorgio.
-"Che ci fate qui? È il bagno delle ragazze!" dico urlando.
-"Chiara, beh, ci siamo persi" dicono ridacchiando e andandosene.
Michele e Giorgio li conosco da tanto tempo, sono i soliti ragazzi che vanno in cerca di tipe perché nessuno gliela da, ovviamente perché sono casi umani e anche un po' strani.
-"Tutto bene?" chiesi ad una ragazza che stava in bagno.
-"Si, ahah, mi sono girata e li ho trovati che mi fissavano. Poi non possono stare nel bagno delle ragazze" disse ridacchiando e anche un po' scioccata.
-"Tranquilla, infondo sono innocui" dico ridendo.
-"Piacere Serena" dice la ragazza allungandomi la mano.
-"Piacere Chiara" rispondo sorridendo.
Uscite dal bagno abbiamo un po' chiacchierato, e mi è sembrata subito una ragazza simpatica.
-"Sei nuova qui?" chiedo
-"Si, i miei si sono trasferiti da poco per lavoro, e vengo a scuola qui da qualche mese." dice lei.
-"Ora devo andare perché è quasi finita l'ora, dato che avevo supplenza, comunque è stato un piacere conoscerti" dico allontanandomi.

Torno in classe e continuo con le lezioni.

Tornata a casa ho trovato papà e mio fratello a tavola, allora mi sono seduta insieme a loro.
Dopo 3 minuti papà si alza, pulendosi il labbro.
-"Cazzo papà! Per una volta che stiamo tutti e 3 insieme te ne vai. Siediti per favore!" dico con voce acuta e arrabbiata.
Lui mi guarda, e si siede. Probabilmente mi dava ragione.
Nessuno diceva una parola, né mio fratello, né io, né mio padre. Regnava il silenzio.
A volte però fa male questo silenzio.

Dopo pranzo salgo in camera mia, chiudo la porta ed entro nel mio mondo, aggiorno le mie playlist e ascolto un po' di musica.

Sono le 18:30 ,mi sono addormentata.
Accendo il cellulare e trovo un messaggio da Sara: "Scusami se non ti ho risposta, oggi non sono venuta a scuola perché è tornata mia cugina da Milano è starà qui per le prossime 2 settimane. Oggi sono stata un po' con lei. Ci vediamo domani"

rispondo al messaggio e scendo in cucina a mangiare qualcosa. Trovo mia nonna sul divano con mio fratello.
-"Nonna!!" esclamo.
Lei mi abbraccia forte e mi chiede se voglio qualcosa di buono da gustare, come ogni nonna.
Mia nonna è molto importante per me, quando mamma è morta è stata lei a prendersi cura di me e mio fratello, soprattutto quando mia padre doveva lavorare tutto il giorno.

Ci sediamo tutti e 3 sul divano e guardiamo una fiction. È divertente stare con nonna, lei è molto spontanea e simpatica, adora stare con noi, ed io adoro stare con lei.

Sono le 3 di notte e sto leggendo delle notizie sul web. Sto pensando anche a Sara ,oggi non mi ha scritto molto, so che è impegnata con la cugina, ma potrebbe anche chiedermi cosa sto facendo o come sto.
Dopo un po' mi arriva su instagram la notifica che una certa "Serena" mi ha iniziata a seguire. Controllo il suo profilo e noto che è la ragazza che ho conosciuto questa mattina! Ricambio il follow,spengo la luce,mi infilo sotto le coperte, e subito mi addormento.

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