CAPITOLO 2

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MARTEDI

Questa mattina invece di mia figlia mi sveglia il mio cellulare che squilla. Guardo l'ora e vedo che sono le 6:30.

Ma chi cazzo è a quest'ora che mi chiama??

Guardo ed è Jack. Ma è pazzo che mi chiama a quest'ora??!!!

-"Jack!" rispondo incazzata.

-"Scusa piccola, ma Guanzjuk vuole rivedere un punto del progetto e dice che lo dobbiamo risistemare ed entro stasera dobbiamo rispedire il file nuovo" dice a mo' di scuse.

-"Vaffanculo pure Guanzjuk e tutta la popolazione giapponese!" sbotto irritata e Jack scoppia a ridere.

-"Lo so che sei irritata perché ti ho svegliata, ma pensa che io non ancora vado a dormire per niente"

-"Bene. E io che faccio?? Sai che c'è Davis nei paraggi....."

-"Lo so benissimo, vieni a casa mia e porta anche la piccola se vuoi"

-"No, Hope deve andare a scuola...per favore non ti ci mettere anche tu Jack ,che già ogni mattina fa capricci"

-"Ok ok, allora ti aspetto il prima possibile a casa mia. Non fare colazione, la preparo qui"

-"Si signore, a dopo" rispondo ridendo.

-"A dopo" e riattacca.

Mi alzo sbuffando dal letto, vado nel mio bagno che ho in camera e mi faccio una doccia, mi asciugo velocemente e mi trucco leggermente, indosso un abito con delle bretelline ed una scollatura a cuore di colore verde scuro, tacco 12 nere e sopra una giacca da tailleur nera, lascio i capelli sciolti e mossi, prendo tutto il necessario e lo porto in cucina, dopo di che vado nella cameretta di Hope entrando in punta di piedi senza far rumore, la osservo qualche minuto beandomi del suo sonno sereno e del suo visino, della sua perfezione e le stampo un bacio sulla fronte e infine esco. Scrivo un biglietto ad Helen avvisandola che sono a casa di Jack e le spiego il motivo e le dico se per favore può accompagnare lei Hope a scuola e che poi andranno i miei a riprenderla. Lascio il biglietto sul bancone della cucina, prendo le mie cose ed esco di casa, raggiungo la mia macchina nei garage e mi avvio per andare a casa di Jack ed Ayra che sta dall'altra parte della città non molto lontano da dove abitava Davis.

A quest'ora le strade sono percorribili, già c'è gente in strada ma non è l'ora di punta dove si crea un caos madornale e dove vedi tutti quanti sbraitare perché sono bloccati. Dopo 25 minuti arrivo a casa di Jack e mi viene ad aprire Ayra che è tutta sorridente e mi accoglie abbracciandomi.

-"Piccolinaaaa!" mi stringe a se e io la abbraccio sorridendo.

-"Ehi come siamo affettuose questa mattina" dico ridendo. Ci stacchiamo e poi mi lascia entrare.

-"E' da tanto tempo che non ti vedo". Io la guardo accigliata mentre mi incammino verso la cucina dove trovo Jack con un tazzone pieno di caffè ed è al computer con gli occhi spiritati ed i capelli sconvolti.

-"Ma se è da sabato che non ci vediamo"

-"Appunto! Per me potresti vivere anche qui, sempre meglio avere te e Hope con me che questo pazzoide posseduto. Non si stacca da lì vicino da ieri sera.....sembra impazzito" dice alzando la mano in direzione del marito che non ci calcola per niente.

-"Ehi spiritato disturba dormienti sei presente??!" lo saluto toccandogli una spalla. Lui sussulta e mi guarda accigliato.

-"Io non sono spiritato" dice con il broncio mentre fissa me e la moglie che lo guardiamo con un sopracciglio alzato.

-"Ah no?!" dice Ayra.

-"No!" risponde Jack.

-"Però sei uno scassa palle come i maledetti giapponesi" gli rispondo io sedendomi e loro scoppiano a ridere.

RICOMINCIARE DA CAPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora