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Kat's pov

"Darren hai superato la mia via" dico arrabbiata.
"Andiamo a casa mia, sono stanco" 
"Darren portami a casa mia"
Sono stata a casa di Darren diverse volte, ma mai a dormire.
"Dai Kat, non rompere" dice accennando un sorriso, si sta godendo il fatto che non posso ribellarmi.
Incrocio le braccia e mi metto a guardare fuori dal finestrino.
"Sei arrabbiata?"
"Secondo te?" Rispondo brusca.
Darren parcheggia nel vialetto e toglie le chiavi dall'auto.
"Dai Kat, solo per stanotte" 
Annuisco e scendiamo dalla macchina.
"Fai schifo sai?" Dico mentre entriamo in camera sua.
È pieno di panni sporchi sparsi dappertutto.
"Non ho nemmeno un pigiama" sbuffo mentre mi siedo sul letto.
Lui apre un cassetto dal comodino e mi porge una maglietta.
La guardo disgustata e lui dice "È pulita"
"Ho dei dubbi"
"Vado a cambiarmi" dico uscendo dalla stanza e andando in bagno.
Mi tolgo la felpa e i jeans, poi mi metto la maglia, di quattro taglie più grande.
Mi sciacquo il viso e torno in camera di Darren, passando davanti a quella di Alice, sua sorella maggiore.
Io e Alice non abbiamo mai avuto grandi rapporti, frequenta la quinta ed è popolare esattamente come il fratello.
Apro la porta e vedo che Darren è coricato sul letto con il telefono davanti.
"Ti sta perfettamente" dice ridendo.
Alzo gli occhi al cielo  e appoggio i miei vestiti sulla scrivania.
Mi siedo sul letto e sospiro, "Mantieni le distanze, chiaro?"
"Come desideri" risponde appoggiando il telefono sul comodino.
Mi corico dalla parte opposta del letto e scrivo un messaggio a mamma per dirle che dormo da un'amica, ma tanto non è a casa ad aspettarmi, oggi aveva il turno notturno.
Dopo averle scritto spengo il telefono e guardo Darren, che mi sta fissando.
Sbuffo e lo spingo "Smettila di fissarmi"
"Ok, Kit Kat, allora mi metto a dormire" spegne la luce sul comodino e tutto diventa buio.
Chiudo gli occhi e provo a dormire, dopo poco inizio a sognare, ero stanca morta.

La luce filtra dalla finestra e io mi strofino gli occhi.
Provo a muovermi, ma non riesco, qualcosa mi blocca.
Poi vedo un braccio che mi circonda i fianchi e sbarro gli occhi.
"Darren?" dico cercando di mantenere la calma.
Lui emette un suono che non capisco e mi stringe più di prima.
"Darren spostati" dico mentre prendo il suo braccio e provo a spostarlo, anche se è pesante dopo qualche minuto riesco a liberarmi.
Mi alzo e corro a prendere i miei vestiti, mi infilo la felpa sopra la sua maglietta e metto i jeans, poi metto le Vans e prendo il telefono.
Darren dorme ancora, sembra tranquillo e ignaro di quello che ha fatto.
Apro la porta della sua camera e la richiudo lentamente.
Percorro velocmente il corridoio sperando di passare inosservata.
"Tu sei quella che si è scopata stanotte?"  Chiede Alice, che sta mangiando dei cereali al tavolo in soggiorno.
"No" rispondo con una smorfia, immaginando la scena.
Mi guarda saccente e torna a mangiare i suoi cereali, nel mentre guarda il cellulare.
Apro velocemente la porta d'entrata e corro fuori, poi inizio a camminare spedita verso casa, sono due chilometri di strada, ma sopravviverò.
Una volta che arrivo a casa sono morta, non sono abituata a camminare così tanto, di solito è Darren quello che mi accompagna dappertutto.
Il telefono comincia a vibrare, Darren mi sta chiamando.
Metto il silenzioso e lascio il telefono in cucina, poi vado in bagno, ho bisogno di una doccia ghiacciata.
Una volta che mi sono asciugata i capelli e mi sono vestita torno in cucina, sto morendo di fame.
Mamma dovrebbe tornare tra poco, quindi apparecchio per due e metto a bollire la pasta.
Solo dopo prendo il telefono, e come immaginavo è pieno di messaggi da Darren.

Darren

Kit kat mi rispondi?

Mi sto iniziando a preoccupare...

Lo vedo che sei stata online, perchè non mi rispondi?

Ho fatto qualcosa di sbagliato?

C'è anche un messaggio di mamma, ha avuto un emergenza all'ultimo e deve assistere all'operazione quindi rientra più tardi.
Spengo il telefono e provo a pensare ad altro, a non pensare al braccio di Darren appoggiato sul mio fianco, al suo respiro sul mio collo.
Lo sa che io odio il contatto fisico, eppure lo ha fatto.
Scuoto la testa e prendo il mio piatto, poi vado in salotto e accendo la televisione, magari mi aiuterà a pensare ad altro.

LUNEDÌ:

"Tesoro facciamo tardi, sbrigati!" Urla la mamma dalla cucina.
Prendo lo zaino e vado da lei, non capita spesso che mi accompagni a scuola, ma oggi fortunatamente ha la giornata libera.
È ottimo, perchè così non dovrò andare con Darren, non sono ancora pronta ad affrontarlo.
Gli ho mandato un messaggio dove gli dicevo che mi accompagnava mia mamma, ma so che appena arriverò a scuola dovrò parlargli.
"Sei pronta?" Chiede mamma mentre afferra la sua borsa e le chiavi della macchina.
Annuisco e usciamo, poi saliamo sull'auto.
"Oggi vado a fare la spesa e vado a trovare Zoey, hai bisogno di qualcosa?"
Scuoto la testa e penso da quanto non rivedo Zoey, saranno due settimane.
Zoey è la mia sorella maggiore, si è trasferita in una città qui vicino per l'università, è quasi sempre occupata quindi non ci vediamo spesso.
La mamma mi chiede i miei programmi per oggi e della scuola, come fa sempre quando ci vediamo.
Chiede le cose basilari, quelle di cui è sicura io possa rispondere, in realtà non sa quasi niente di me.
Ferma la macchina davanti alla scuola e mi dà un bacio sulla guancia.
"Ci vediamo dopo, buona giornata"  dice mentre io scendo dalla macchina.
Entro velocemente a scuola e poso i libri che non mi servono nell'armadietto.
"Ciao" mi giro di scatto e sospiro di sollievo, è solo Grace.
"Ciao Grace, come va? Passato bene il weekend?" 
"Sì, è andato tutto bene, e tu?" Continua sorridendo, mi sembra molto meno impacciata rispetto alle altre volte in cui ci siamo viste.
"Non mi lamento, che corso hai ora?"
"Scienze con Tips, terzo piano" sbuffa alzando gli occhi al cielo.
Io ho storia con Travers, sono anche io al terzo piano, Grace è in classe con Darren quindi devo cercare di evitare le sue classi.
"Io sono al secondo piano, però ci possiamo vedere a pranzo, ok?" Chiedo sorridendo.
Annuisce e mi saluta, prendo gli ultimi libri e chiudo l'armadietto.
Corro per le scale secondarie e mi fiondo in classe passando inosservata.
Mi siedo al mio banco e sospiro sollevata, poi prendo il libro e il quaderno.
La lezione passa velocmente, guardiamo dei filmati sulla seconda guerra mondiale e basta.
Una volta che la campanella suona come sempre aspetto che tutti escano dall'aula.
Una volta che l'aula è deserta prendo il mio zaino ed esco, ormai tutti sono andati all'aula della seconda ora.
"Hey tu" dice Darren mentre varco la soglia della classe.
È appoggiato al muro e mi guarda con un mezzo sorriso.
"Io devo andare a letteratura" dico continuando a camminare verso le scale.
"Kat, fermati"
Mi blocco e abbasso lo sguardo, devo affrontarlo.
"Perché non rispondi ai miei messaggi?" Chiede posizionandosi davanti a me.
"Avevo altro da fare"
Cerco di guardare dappertutto tranne che nei suoi occhi.
"Kat... è per quello che è successo venerdì?"
Quindi se lo ricorda, credevo avesse rimosso tutto.
Annuisco e mi mordo il labbro per evitare di scoppiare a piangere.
"È un mio riflesso involontario, non me ne sono nemmeno accorto"
Annuisco e lui mi prende una mano, io mi sposto bruscamente, come faccio sempre.
"Non lo farò più, ora mi puoi guardare?"
Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi, che mi fissano tristemente.
"Ok" rispondo accennando un sorriso.
"Dai, ti accompagno in classe"

Middle Of The NightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora