2.
Quando alla fine si era decisa a rientrare in casa erano ormai le sei del mattino, aveva dormito a malapena un paio d'ore, troppo scossa da quello che era successo. Se ripensava a JJ non poteva fare a meno di arrossire colpevole e questa cosa la innervosiva all'inverosimile. Si versò una tazza di caffè bollente. Razionalmente si rendeva conto di stare esagerando, le era già capitato di sentire l'amico intrattenersi con delle fanciulle... vederlo coni suoi occhi però le aveva scombussolato gli ormoni, solo non riusciva a capirne il motivo.
Sperava vivamente di riuscire ad evitare sia lui sia la ragazza dai capelli rossi, non era proprio dell'umore giusto per poterli gestire. Prese un sorso di caffè e si trascinò fino in camera sua.
-'Giorno Kie.- Kiara sussultò, colta alla sprovvista dalla voce di JJ. Si voltò lentamente e lo vide appoggiato allo stipite della porta. Costringendosi ad essere quanto più rilassata possibile gli sorrise.
-Ciao.- fallì miseramente, il saluto che le era uscito di bocca era così freddo che per poco non si schiaffeggiò da sola, lui comunque sembrò non notarlo.
-Piaciutolo spettacolo di questa notte?- A Kie andò di traverso il caffè, tossì forte poi prese un respiro profondo portandosi una mano sul cuore che stava battendo impazzito. Quanto poteva essere cretino per farle una domanda del genere? Il biondo dal canto suo scoppiò a ridere, palesemente divertito dalla sua reazione.
-Stronzo.- borbottò Kiara tra un colpo di tosse e l'altro, JJ si staccò dalla porta e si diresse in cucina.
-Dai stavo scherzando, piuttosto io e Sophie volevamo chiederti scusa per quello che è successo questa notte, non era nostra intenzione essere così rumorosi. La prossima volta cercheremo di essere più discreti, lo promettiamo.-
Kiara inarcò un sopracciglio, JJ aveva appena parlato al plurale... e chi diavolo era Sophie? Nonostante la confusione che aveva in testa evitò di chiedergli spiegazioni, non era dell'umore giusto neanche per quello. Appoggiò la tazza ormai vuota sul comodino e, dopo aver preso dal cassetto un paio di slip e un top puliti, si chiuse in bagno. Non sarebbe riuscita ad affrontare un'altra giornata di lavoro senza concedersi prima una doccia rilassante, poco ma sicuro.
Anche quel giorno il Wreck era stato preso d'assalto dai turisti, Kiara non aveva fatto altro che correre avanti e indietro come una trottola impazzita con il risultato di sentirsi uno straccio. La notte che aveva passato quasi insonne stava iniziando a presentarle il conto.
Nonostante la stanchezza era comunque riuscita a trovare una nota positiva, con tutto quel lavoro non aveva avuto un attimo di pensare a JJ e alla ragazza dai capelli rossi.
-Ciao, tu devi essere Kiara, la coinquilina di JJ.- Kie alzò la testa dal registratore di cassa e vide una ragazza appoggiata al bancone che la fissava con un sorrisetto compiaciuto. Provò immediatamente un senso di fastidio.
-Sì.- Ok, solitamente era più socievole. Quella ragazza però la innervosiva e non capiva perché. Osservandola meglio noto che, sotto al cappello di paglia all'ultima moda, era presente una massa di lisci capelli rossi. Immediatamente capì chi aveva davanti.
-Piacere di conoscerti, io sono Sophie. Mi sa che ci siamo incontrate la scorsa notte, spero che non ti sia arrabbiata troppo ma JJ mi ha fatto perdere il controllo.- le spiegò con un sorrisino malizioso. Kiara rimase un attimo senza parole per quella confessione inaspettata, non le era mai capitato di avere a che fare con le avventure del biondo.
-No... figurati, anche io ti devo delle scuse per aver aperto la porta così all'improvviso.- ed era la verità in fondo, non poteva essere arrabbiata con una sconosciuta. Se c'era una persona che si era comportata male era sicuramente JJ.
-Beh, in effetti spero che tu non ti permetta più di fare una cosa del genere.- Kiara rimase nuovamente senza parole davanti alla faccia tosta di Sophie, il suo sesto senso sulle persone non sbagliava mai,quella ragazza era una stronzetta, punto.
-Se non vuoi ordinare nulla io torno in cucina.- ringhiò la mora facendo un passo indietro, le mani le prudevano tanta era la voglia di darle uno schiaffone. Sophie si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e le sorrise candidamente.
-Oh no, diciamo che questo non è proprio il mio tipo di locale... Ci vediamo presto allora.- poi si voltò senza nemmeno aspettare una sua riposta e, ancheggiando spudoratamente, uscì dal Wreck.
Kiara batté un piede a terra per il nervoso, sperava vivamente di non doverla rivedere mai più ma aveva una brutta sensazione a proposito.Se solo Sarah non si fosse trovata all'università avrebbe potuto chiederle un consiglio immediato. La sua migliore amica però non sarebbe tornata a casa prima di una decina di giorni e lei doveva avere ancora un po' di pazienza.
Kie suo malgrado si incupì, era difficile non poterla chiamare ogni qualvolta aveva un problema. Sapeva che Sarah era occupatissima tra lezioni, studio e John B, ergo non poteva addossarle anche i suoi problemi. Sbuffò ed iniziò ad asciugare una pila infinita di bicchieri, le mancavano terribilmente le giornate Pogue, passate coni suoi amici ad infrangere la legge, scorrazzare sulla barca di John B e bere birra.
Ognuno di loro aveva preso una strada diversa, anche se non tutti avevano finito per fare quello che realmente volevano. Lei ad esempio era rimasta per portare avanti lo storico locale di famiglia, nonostante il desiderio sempre più grande di scappare dagli Outer Banks per fare qualcosa di completamente diverso.
Sarah si era trasferita insieme a John B a tremila miglia di distanza,nell'assolata Los Angeles. Mentre la biondissima amica frequentava il Fashion Institute of Design, John B lavorava come giardiniere e intanto frequentava un corso di recitazione.
Pope invece, era riuscito a vincere una borsa di studio che gli aveva permesso di entrare alla Johns Hopkins. Intelligente com'era sarebbe riuscito a diventare Coroner e realizzare così il suo sogno più grande.
JJ, come lei, aveva deciso di non lasciare gli Outer Banks, viveva alla giornata insegnando surf ai turisti e facendo cose di dubbia eticità. Si era trasferito allo Chateau appena John B era uscito dalla porta. Poco dopo aveva proposto a Kiara di andare a vivere insieme a lui, modo molto pratico a suo dire per dividere le spese e permettere alla ragazza distaccarsi da due genitori super apprensivi. Lei aveva accettato immediatamente nonostante il malcontento della famiglia. La convivenza si era rivelata piuttosto semplice, anche perché i due finivano per incontrarsi veramente poco a causa delle loro diverse abitudini di vita. Non era mai successo nulla che li avesse fatti discutere in modo grave, a parte forse il disordine cronico di JJ, o che li avesse messi in imbarazzo... almeno fino alla notte prima. Il pensiero di Kie ritornò subito al culo del biondo e poi al sorriso snob di Sophie.
-Dannazione.-
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Bad Liar [JJxKiara]
Fanfiction[JJxKiara] Illusa, ecco cos'era, le pareti dello Chateau erano più sottili della carta velina. Ok, avrebbe dato ai due occupanti della stanza accanto alla sua ancora un'occasione per redimersi. Dopotutto era una brava ragazza lei ed aveva promesso d...