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DRINNN DRINNN
Puttana tu signora!
Pento la sveglia.
Realizzo la cosa più brutta della mia vita.
Oggi
Si
Torna
A
Scuola.
Perfetto direi no?!
Oggi inizia il mio decimo anno di sofferenza.
Eh già dieci anni che vivo nella merda più totale.
Bahh ma che cazzo mene.
I loro commenti mi scivolano addosso.
E i loro insulti pure.
L'unica cosa che non va giù è il loro odio.
Quello non lo supererò mai.

TOC TOC
Ah beh si come al solito.
Arriva la signora che si assicura sia sveglia.

Io:tranquilla sono sveglia non ti preoccupare"
Dico scocciata.
Lei entra lo stesso.
Di solito quando le parlo oi esce subito dalla stanza.
Oggi è entrata.
Quando entrano devono dire qualcosa di brutto o bello.
OK dato che la mia vita è una merda non sarà sicuro una cosa buona.
E infatti.

S(suora): amore mio"
Oh cazzo qualcosa qui non va.

Io:s-si?!"
Le diventano gli occhi lucidi e qualche lacrima le bagna il viso

S:mi dispiace così tanto "
OK ora sono troppo in ansia.

Io:per cosa mi spieghi"
Cazzo.
Solo ora noto la mancanza di mia sorella.
Merda!
È morta?!"
Noohhh non può essere solo lei avevo non può essere andata via anche lei!

S:beh ecco vedi tua sorella non si è fatta vedere è sparita"
Una cosa bella e che non siamo sicuri che sia morta no?!
Massi dai un'altra perdita alla mia inutile vita.
Penso che dio mi stia dicendo che devo sparire.

Io: no no non può essere!"
Il mio viso si riga di lacrime.
È la prima volta che piango davanti a qualcuno.
E penso sia l'ultimo problema adesso.
Appena pochi secondi dopo entra in stanza mia sorella che piange piena di ferite e lividi.
Mi alzo dal letto e mi fondo da lei.

Io: miseria cosa ti hanno fatto?!?!"
Scoppio a piangere.

S(sara): il prete mi ha violentata!"
Scoppia a piangere.
La suora si incazza.
(Suore incazzate ahhahahahahaga)
Esce dalla stanza dicendomi di medicarla.
Penso sia andata a chiamare la polizia.
Quel figlio di puttana li.
Io gli sfracellò qualcosa a sto scemo in culo!
Prima però porto Sara in bagno e inizio a medicarla.
Appena ho finito rientra la suora.

S:ragazze mi dispiace un sacco per noi il prete è stato messo in galera e licenziato!"
Dice con un sorriso stampato in volto.
Bahh chissà perché.

Io: scusi ma perché ride?"
Lei torna seria.
Boh le suore sono sempre suore ragazzi.

S:nulla di importante oggi potete saltare scuola buona giornata"
Ed esce dalla stanza.
OK non si va a scuola.
Wus lalqbsnslqksje w tra poco urlo.
Nessuno CASOUMANOPEZZODIMERDASIRIAFOBICOCASOPERSOSCEMOINCULO oggi yeyeyeyeyeyeyyeeye.
Vabbè ora pensiamo a Sara.
Le fascio un po' le ferite e poi la metto a dormire.
Si addormenta subito e io rimango alla finestra tutto il giorno a fissare le nuvole e il cielo.
Dopo quattro ore che sono alla finestra sento bussare alla porta.
Penso sia una suora perciò apro la porta me mi trovo tutti i ragazzi della scuola in lacrime.
Uno il più vicino a me ha in mano qualcosa.
CAZZO
PORCO DIO
Il mio diario !!
Dove stra cazzo lo hanno preso!!

Io:se siete venuti per insultarmi potevate risparmiarvelo solo già cosa sono per voi"
Nessuno di loro mi ascolta.
Ma iniziano a parlare tutti in coro.
Tutti sintonizzati come nessuna recita potrebbe essere migliore.

Tutti: Siamo dei coglioni egoisti.
Abbiamo pensato al tuo aspetto.
Non alla te stessa interiore.
Siamo stati stupidi.
A prenderti in giro e a picchiati.
Siamo stati cattivi.
A non aver provato a essere tuoi amici e per averti escluso.
Siamo stati malefici.
Ad averti spinto a fare certe cose.
Siamo stati dei dementi ingenui.
A non averti chiesto come stavi e ad averti presa in giro.
Siamo stati dei pezzi di merda.
Per averti fatto tutto quello che ti abbiamo fatto.
Dalle elementari fino ad adesso.
E tu hai sempre sperato in noi.
Hai sempre creduto.
Hai sempre resistito.
Hai sempre superato.
Tutti e per tutto.
Sei forte.
Sei gentile.
Sei altruista.
E non ce ne può fregare un emerito cazzo del tuo aspetto fisico.
L'unica cosa che vogliamo dirti è una parola.
Una semplice parola composta da cinque fottutissime lettere.
SCUSA"
Non ho parole.
Tutta la scuola è qui per chiedermi scusa.
E io sono qui immobile come una cogliona e ripetermi in testa tutte le loro parole.
La prima cosa che faccio e riprendere il mio diario strappare una pagina vuota e scrivere con la biro "ci devo riflettere"
E appiccicarlo alla porta per poi sbatterla e appoggiarmici sopra per poi scoppiare a piangere ancora di più.
Penso se ne siano andati.
Così apro la porta ma davanti a me trovo la cosa più bella di tutte.
È un foglio gigante.
Pieno di firme.
Tute quelle dei miei compagni di scuola.
Tutte intorno a una parola scritta con il blu.
Il mio colore preferito.
Scusa.
C'è scritto scusa.
Prendo subito il cartellone e lo appendi in camera.
In mezzo a tutti i miei disegnetti.
Proprio lì dove è impossibile non vederlo.
Penso che la mia vita abbia appena subito una svolta e non poco importante.
Appena vedo una piccola linguetta.
La tiro ed esce fuori un bigliettino.
Da parte dell'ultima persona che mi sarei aspettata.
Il mio bullo più cattivo.
Spietato.
Antipatico che possa esistere.
Mattia Polibio.
Sento un brivido passare per la mia schiena.
Apro il biglietto e c'è scritto.

"So che hai cercato la mia firma tra tutte le altre ma no.
Non ci sono.
Essendo che ci siamo tutti pentiti dopo aver scoperto di te e del tuo passato e del tuo presente abbiamo voluto chiedervi scusa.
Ma io devo farlo nel modo più bello possibile.
Più carino per lo meno più gentile che possa.
Beh allora posso iniziare.
La prima volta che ti ho picchiata.
Dove eravamo?
Ancora una volta.Scusa."
Sto perfettamente la prima volta dove mi ha picchiata.
E non perdo tempo ad arrivare lì.

I ruoli si invertono | Payton Mooremeier🔴❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora