CAPITOLO DUE

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È lunedì e non ho proprio voglia di alzarmi dal letto. Possibile che la sera mi sembra di stendermi su un mattone e non riuscire a prender sonno e invece la mattina di stare su una nuvola? Bah, sti letti... <<Buongiorno..>> bofonchio grattandomi l'occhio con una mano per abituarmi alla forte luce del lampadario della cucina. <<Come va tesoro?>> mi domanda mia madre venendomi in contro per darmi un bacio sulla fronte. <<Bene...>> rispondo sedendomi a tavola bevendo il caffè che mi ha preparato. Come potete vedere, non sono di molte parole, almeno la mattina. In realtà non amo nemmeno la luce forte e parlare molto, intendo sempre la mattina. Il mio patrigno ancora dorme, è in pensione e non ha il dovere di alzarsi presto. Finito il caffè mi alzo, sistemo la sedia e metto la tazza nel lavandino. Stiracchiandomi ritorno in camera e prendo i vestiti che mi ero preparata la sera prima e mi infilo nel bagno. Mi vesto, mi lavo i denti e sciacquo il viso con dell'acqua fredda per svegliarmi un po'. Pettino i capelli e cerco di dargli un senso visto che non accettano la gravità, infine metto un leggero strato di mascara, giusto per avere uno sguardo più "grazioso" e non spaventare nessuno alle otto di mattina. Soprattutto il lunedì... non voglio essere la causa di qualche infarto. Guardo l'ora e vedo che sono giusta con gli orari e infilandomi il giubbotto, prendo le chiavi di casa, afferro il telefono e lo zaino mettendolo su una spalla sola mi avvio verso la porta per andare a scuola. <<Ciao ma'!>> la saluto dandole un bacio sulla guancia e chiudendomi la porta alle spalle cammino fino alla fermata dell'autobus che, per la cronaca, è davanti l'inizio della strada privata che porta a casa mia. Aspetto con "ansia" il mio amato bus che ormai non mi dà più la speranza che arrivi in orario un giorno. <<Maledetto... qui si gela...> brontolo notando una nuvoletta di vapore uscire dalla mia bocca mentre bofonchio quella piccola frase. Gemo per la frustrazione quando pochi secondi dopo arriva, ovviamente con la lentezza di una povera vecchietta sulle strisce pedonali, il mezzo pubblico. Appena si ferma e apre le porte, salgo e faccio un cenno di saluto all'autista che ricambia e timbro il biglietto. Osservo un po' in giro per vedere se c'è un posto a sedere ma a quanto pare,  questa mattina, è più popolato del solito. Pace. Rimarrò in piedi,  non mi cambia. Mi infilo una cuffietta e metto una playlist a riproduzione casuale, ma ovviamente come ogni volta, spreco i miei sei skip l'ora per cercare una canzone, ignota ancora a me, che non avrò la fortuna di trovare. Normalità insomma. Sorrido per la mia ingenuità e la mia perseveranza nel tentare ogni mattina questa operazione che sembra impossibile. Mi accontento di una canzone che nemmeno ascolto attentamente e in men che non si dica mi ritrovo alla stazione centrale. Scendo e mi guardo intorno: nessuno che conosco è nei paraggi. Quindi continuo il mio percorso arrivando alla mia panetteria di fiducia e prendendo la mia solita pizzetta tonda. <<Buona giornata!>> saluto la commessa col sorriso mentre infilo la mia merenda nello zaino. Ritorno in stazione e noto che delle mie compagne di scuola sono in un gruppetto che aspettano l'autobus. <<Ciao>> saluto senza nemmeno dar tanto importanza alla loro risposta. Non siamo amiche, siamo conoscenti. Delle ragazze che vanno in bus la mattina e poi non si parleranno fino all'indomani mattina rincontrandosi per prendere l'autobus. <<Oggi ho un'interrogazione di storia e non ho studiato nulla!>> dice una di loro vantandosi. Io la guardo per pochi secondi e poi riporto la mia attenzione sul mio telefono che, al momento, è la cosa più interessante. <<E tu? Come sei messa a voti? Hai insufficiente?>> domanda la stessa ragazza di prima rivolgendosi a me. <<No,>> rispondo, <<ho una buona media>> mantenendo un tono distaccato. <<Ah fortunata! Ma studi tanto?>> continua lei con la faccia da finta tonta. So dove vuole andare a parare. <<Studio il giusto e se hai bisogno di saperlo ho una vita sociale. Non mi serve stare in giro a farmi i selfie sulle vetrine dei negozi per averla.>> ribatto dura. Noto la sua faccia che cambia espressione e diventa imbronciata. "Ben ti sta" penso graziandola di un sorriso compiaciuto. Non è riuscita nel suo intento di mettermi in imbarazzo a quel piccolo gruppetto di persone, peccato. Arriva finalmente l'altro eterno bus ritardatario e mi godo quel tratto di strada prima di entrare nel mio peggior incubo. Per fortuna che mancano pochi mesi e poi tanti saluti, non è stato bello e ognuno per la sua strada!

Otto ore. Otto infinite ore. Otto infinite, maledettissime ore. Almeno lunedì è passato dai. Sono le quattro di pomeriggio e ormai sono tornata a casa. Mi stendo sul letto e apro gli ultimi messaggi che mi sono arrivati.

"ei amore"

"sei a casa?"

"posso chiamarti che mi manchi?"

Sorrido e mi alzo sedendomi sulla scrivania, apro il PC e lo chiamo. <<Ciao amore!>> lo saluto sorridendo, <<Ciao piccola, come stai?>> mi domanda il mio ragazzo ricambiando il sorriso. <<Bene dai,>> dico sospirando, <<Com'è andata la tua giornata?>> domando curiosa. <<Mah...bene dai. Il solito. Scuola, noia, mi mancavi e niente. Ho già studiato io mentre ti aspettavo>> mi risponde lui, <<Te hai bisogno di una mano in qualcosa?>>. Sorrido e faccio segno di no con la testa, <<Tranquillo, devo solo trascrivere gli appunti in bella, in tanto vuoi che metto un film?>> e lui annuisce. <<Metti quello che avevamo cominciato ieri, prendo le patatine!>> dice, togliendosi le cuffiette e correndo fuori da camera sua. Apro la condivisione schermo e cerco il film di ieri su streaming. Lo aspetto e quando si è sistemato faccio partire il film, intanto io prendo fuori il mio quaderno e mi ricopio i miei appunti in santa pace. Amo profondamente i momenti che passo con lui, anche se in silenzio mi regala serenità, è strano da spiegare e molto difficile ma sono perfetti i momenti che passo in sua compagnia. Tutta la giornata mi diventa leggera e la mia testa si alleggerisce dai pensieri negativi lasciando spazio solo al presente.

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domanda: cosa ne pensate? continuo?

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⏰ Ultimo aggiornamento: May 17, 2020 ⏰

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