New York

740 25 3
                                    

Cammino balzando rumorosamente sui miei tacchi a spillo mentre in mano reggo una brochure dalla carta rigida,chiamo un taxi alzando la mano destra,sono sulla quinta strada di New York e il traffico è assurdo questa mattina.
Entro nel taxi e resto attaccata al finestrino mentre mi dirigo al mio ufficio.
Arrivo alla 25esima strada dove si trova il mio ufficio,lavoro per una compagnia che finanzia giovani artisti e organizza delle mostre per vendere quadri e conoscere degli acquirenti.Oggi ho un importante colloquio con un artista.
Lui ha 24 anni e si chiama Thomas,alto abbronzato e con un fisico prorompente.
Dal suo fisico non si direbbe un artista,neanche dal suo senso dell'umorismo: dimenticate l'artista cupo e introverso. Thomas ha un fascino impeccabile e ormai è in contatto con noi da molti anni.
Mi sistemo nel mio ufficio lasciando la brochure sulla scrivania e stringendo freneticamente la mia coda.
Vedo Thomas aspettare all'uscio della porta.
"Entra Thomas!" dico con un tono amichevole.
"Ci sono novità?" mi chiede mentre si avvicina a me con un passo fermo e deciso.
"Allora Thomas la compagnia di Los Angeles vuole un quadro da vedere,quale vorresti mandare?" dico,mentre allungo 4 foto a lui.
Thomas si avvicina alla scrivania e afferra le foto.
"Questa! Decisamente!" risponde.
"Perfetto preparo subito il quadro e lo spedisco!" rispondo.
"Grazie comunque senza di te non avrei mai avuto la possibilità di trasferirmi a Los Angeles!" dice con un tono amichevole mentre afferra la mia gamba.
Mi scanso in modo brusco e licenzio il nostro incontro con un frettoloso rinvio della proposta.
"Devo lavorare Thomas,mi dispiace"
"Fa niente,prima o poi ti restituisco il favore" dice lui con un tono arrogante,mentre si allunga a me,con una mano afferra il mio collo dolcemente mentre mi sussurra nell'orecchio: "in un modo o in un altro".
"Sono fidanzata burlone e anche tu! " dico per poi scansarmi.
"Va bene me ne vado ho capito!".
Lo accompagno all'uscio della porta,si gira con le sue spalle possenti e mi guarda facendo uscire le fossette che incorniciavano il suo volto :"Ciao donna d'affari".
"Ciao artista incompreso".
Mi giro e mi dirigo alla scrivania,la mattina era piena di appuntamenti,dunque la sera torno a casa esausta ma piena di energie per altro...

Haughty Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora