2. Storm

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Storm - Tempesta

"Quando imperversa feroce la bufera, issa la vela fino in cima. Oh, com'è felice il re della tempesta! Conducila fino al vento, falla volare! Meglio affondare che ammainare! Chi si arrende è schiavo delle sue paure."
(Citazione dal film "Northmen - I vichinghi")

"(Citazione dal film "Northmen - I vichinghi")

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La traversata era senza fine. Eravamo in mare già da cinque lunghi giorni. Tutto intorno si intravedeva solo l'immenso blu delle acque profonde. Il sole splendeva forte e luminoso, ma nonostante ciò percepivo il pungente freddo della fine dell'autunno. Non riuscivo a scaldarmi anche se mi stringevo le braccia intorno al corpo e le strofinavo con vigore. Ero costantemente scossa da brividi ed a momenti dei spasmi alla mascella mi facevano sbattere i denti con violenza. La brezza che soffiava al largo non mi aiutava di sicuro. Sembrava che il gelo mi fosse ormai penetrato nelle ossa e non accennava ad andarsene.

Una mano forte e vigorosa mi si appoggiò sulla spalla. Girai la testa di scatto ed i miei occhi incontrarono quelli di Graim. Abbassai subito lo sguardo puntandolo sul fondo in legno del dreki. Non volevo nulla da lui, anche se aveva tentato di essere gentile con me. Il mio orgoglio era troppo forte e non mi permetteva di accettare né la sua pietà, né i suoi gesti premurosi nei miei confronti. Lui invece non sembrava scoraggiarsi del mio poco entusiasmo.

"Sono giorni che tremate come una foglia al vento. Tenete, copritevi."
Allungò il braccio e mi passo una pelliccia.

Decisi di accettare quel gesto cortese.
"Grazie. Ma non illudetevi. Non diventerò la moglie di nessuno di voi."

Mi sorrise con un'aria beffarda che mi fece dubitare delle mie stesse parole, ma non volevo darglielo a vedere.
"Signore? Posso chiederle quanto tempo navigheremo ancora?"

"Se il mare rimarrà calmo come in questi giorni, ci aspettano altri cinque giorni."

Feci un cenno di ringraziamento con il capo e ritornai a chiudermi nel silenzio. Erano giorni che non conversavo neanche con le altre ragazze, mi attenevo semplicemente ai consigli di Graim. Anche Aisling mi seguiva nello stesso comportamento, conscia che probabilmente c'era un motivo nel mio atteggiamento.

Mi mancava sentire la terraferma sotto i piedi. Anelavo di poter alzarmi e sgranchirmi le ossa ormai indolenzite. Desideravo intensamente un pasto caldo. Aspiravo ad un bagno profumato da erbe aromatiche essiccate. Purtroppo però eravamo a metà strada. Con difficoltà avevo capito dai loro discorsi che la meta era la Norvegia. Non sapevo neppure che esistesse un posto con questo nome. Sapevo qualcosina solo sulla mia amata Irlanda. Ero sempre stata una persona estremamente curiosa, perciò molteplici domande su questo nuovo paese mi frullavano per la testa.

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