Klanens konge - Il re del clan
Gáttir allir
áðr gangi fram
um skoðaz skyli
um skygnaz skyli;
Þvi at óvist er at vita
hvar ovinir
sitja á fleti fyrir.Tutte le porte
prima di varcarle
devono esser spiate,
devono esser scrutate,
il dubbio è ogni volta
dove i nemici siedano nella
sala che ti sta davanti.
(Tratto dalle rune vichinghe originali)Dopo un'altra settimana di navigazione tranquilla da ulteriori intemperie in mare, udimmo finalmente il tanto agoniato grido:
"Land! Laaaaaaand!"Guardai intorno a me curiosa e trovai Graim seduto sul bordo del dreki vicino a me. Dalla tempesta non aveva più proferito parola e non capivo il motivo del suo silenzio nei miei confronti. Decisi di spezzare io quel silenzio misterioso:
"Graim? Cosa vuol dire land?""Vuol dire terra. Siamo giunti a destinazione. Ma vi prego, dal momento che sbarcheremo, non mi rivolga più la parola."
"Vi ho forse offeso in qualche modo a me sconosciuto? Mi scuso con lei e chiedo umilmente di perdonare qualunque cosa io abbia fatto senza saperlo."
"Non avete fatto nulla di sconveniente. Semplicemente il re del nostro clan vorrà conoscere lei e le altre ragazze. Ha il diritto di fare la prima scelta. Fino ad allora è meglio che io non parli con voi."
"Capisco."
Lo capivo davvero? A dire il vero non ci capivo nulla. Non capivo perché non poteva parlarmi, non capivo cosa volesse dire che il re del loro clan avesse il diritto di fare la prima scelta e non capivo perché si comportasse in questo modo così all'improvviso. Tuttavia decisi di non metterlo in difficoltà. In fondo era l'unico che a modo suo si era preso cura di me.
Scesi sul molo e mi guardai attorno meravigliata. Il villaggio era molto grande ed interamente costruito in legno ed in pietra. Non avevo mai visto costruzioni così solide. Il villaggio era circondato da una robusta ed appuntita palizzata in legno e sulla piazza davanti al porto si intravedeva un mercato con un gran viavai prevalentemente di uomini. Fui accompagnata con le altre ragazze in una costruzione simile a una locanda. Al piano inferiore c'era una grande cucina con un imponente focolare e una grande sala piena di tavoli e panche. Una donna formosa ci accolse e fu a questo punto che ci tolsero completamente le catene. In men che non si dica le tavole vennero imbandite con ogni tipo di cibo. Le ragazze sgranarono gli occhi e si buttarono letteralmente sui viveri. Io invece non avevo fame, ma solo immensa stanchezza per tutte le cose accadute in queste due settimane. Eravamo sedute in tredici intorno a quel tavolo. Ne mancavano sette ed io non riuscivo a non pensare a loro. Rivolsi una preghiera a Dio per le loro anime e ne rivolsi un'altra per i miei genitori ed i miei fratelli. La mia famiglia mi mancava tantissimo. Alla fine presi un pezzo di pane e ne spiluccai qualche boccone.
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VIKINGS AT HEART
Historical Fiction⭐️ SHORTLIST WATTYS 2021 ⭐️ ‼️©️®️ - All rights reserved ‼️ Lei una cristiana celtica irlandese. Lui un pagano vichingo norreno. Deirdre ed Asbjörn. Lui un re con carenza di donne nel villaggio. Lei una povera contadinella ignorante. Ma la domanda...