Capitolo 6

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Dario, Frank e nelson erano già arrivati alle rispettive case. Frank era andato a letto, nelson si era messo a guardare la televisione e Dario girava per casa cercando il suo pigiama.

C-arrivati!
Talitha si staccò dal ragazzo e scese dalla moto restituendogli il casco.
T-grazie per il passaggio.
C-figurati
Il silenzio era imbarazzante.
I loro occhi incontrano.
Talitha gli sorrise, e si giro per entrare nel palazzo.
T-arriverenze!
Disse la ragazza ridendo e facendo il famoso gesto di dita.
Cesare, a quel saluto così inusuale, ma che allo stesso tempo che sentiva suo, sorrise.
C-aspetta...
Talitha si girò con aria interrogativa.
Cesare scese anche lui dalla moto, si tolse il casco e lo appoggiò al suo mezzo di trasposto preferito.
Si avvicinò lentamente alla ragazza, che ora lo guardava negli occhi. Palesemente innamorata.
Il ragazzo la prese per i fianchi, e avvicinò le sue labbra a quelle della ragazza, che non smetteva di fissarlo.

Ni- abbiamo preso da mangiare.... torniamo a casa?
L-Emma?
E-si si, andiamo a casa.
La ragazza aveva prestato poco interesse alla domanda dell'amica, si era persa a fissare quel ragazzo con la barba rossa.
L-e vabbè l'abbiamo persa....
Ni-dai Tonno andiamo a casa!
T-arrivo!
I quattro salirono in macchina, e si diressero verso l'appartamento delle ragazze.
Mancava ancora qualche decina di metri alla casa, quando Nicolas puntò la mano.
T-ma Bic che hai?
Il ragazzo più piccolo punto il dito in direzione dell'entrata del palazzo, al che tutti i presenti si girarono a guardare e la cosa che videro li scioccò.
Non avevano fermato la macchina, e si stavano avvicinando sempre di più alla scena.
Talitha e Cesare di stavano per baciare.
Tra loro c'era solo un centimetro d'aria.

Cesare aveva sentito una macchina avvicinarsi lentamente, e l'istinto gli fece girare la testa. Si volto, e trovò due ragazzi e due ragazze in una macchina a fissarli. I sui amici li stavano guardando.
Si girò verso Talitha, che aveva appena aperto gli occhi.
Capendo che qualcosa non andava la ragazza si girò dove prima stava guardando il ragazzo, e si accorse di quelle quattro presenze che li osservavano.
Si allontanò di scatto da Cesare, e il suo viso iniziò ad andare a fuoco.
T-scusa Cesare...
Sussurrò.
La ragazza corse dentro al palazzo, su per le scale e poi in casa. Si chiuse in camera sua. Non sapeva cosa fare.

C-porca vacca Nicolas!
E-dovevamo stare via di più...
L-la Tali ci odierà a vita
T-vuole uccidere noi prima...

Cesare era troppo arrabbiato per discutere, prese il casco,salì in moto e diede gas. Partì verso casa.

Ni-.... ci vediamo ragazze....
T-scusatevi anche da parte nostra.....
L-ok....

Le due ragazze entrarono a casa, entrarono in camera della loro amica con la chiave di scorta, e la trovarono già addormentata..... Talitha aveva questa abitudine: quando era arrabbiata o triste si metteva a dormire. Di solito al risveglio si sentiva un po' meglio.
Decisero di non svegliarla, ma di lasciarla dormire. Si sarebbero scusate la mattina dopo.

L-le prepariamo la colazione...
E-si....magari si arrabbia meno....
Era Nic al telefono con le due ragazze, voleva sapere come era andata....Cesare si era calmato e li aveva scusati. In fondo doveva essere più veloce lui visto che loro gli avevano lasciato un sacco di tempo.
Tonno aveva già raccontato l'accaduto agli altri ragazzi.

E-ormai sono le 11... la vai a svegliare?
L-non saprei, se è sveglia le portiamo la colazione.... altrimenti io la lascerei dormire....
Le due ragazze si avviarono verso la camera dell'amica, ma quando aprirono la porta trovarono la stanza vuota. Il telefono era sul comodino, il letto in disordine e l'armadio aperto. Non sapevano cosa fare.

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