Capitolo 25) La prigione in un abbraccio

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L'allarme che aveva iniziato a suonare nella mia testa doveva essere un ottimo segnale , per farmi capire di scappare, di prendere le distanze, ma la mente annebbiata dall'alcol non contribuiva a seguire questo pensiero.
"Sembra che il tuo corpo sia più onesto di te"
Come ho detto, l'alcol non aiutava di certo, ma nemmeno le sue dita che continuavo a sfiorare lamia intimità in modo tale da non toccarmi mai in modo deciso.
Respiravo con le labbra schiuse e aprendo gli occhi, mi ero ritrova lo sguardo di un animale, pronto a mangiare la sua preda, e il mio corpo di certo non aveva alcuna intenzione di scappare.
"Sei così bagnata a causa di Will?"
Eravamo in un parcheggio, e chiunque avesse avuto la brillante idea di uscire per fumarsi una sigaretta, avrebbe potuto accorgersi di noi, ma questo non faceva altro che peggiorare la situazione.
"E se anche fosse?"
Il mio tentare di fare la dura,era una misera facciata, destinata a crollare, non appena due dita scivolano dentro di me, facendomi trattenere il respiro e incrinare la schiena verso di lui.
Non si muoveva, e le braccia tenute ferme dalla sua mano, iniziavano a dolermi.
"Dimmi,secondo te, perché non riesco a togliermi dalla testa l'idea di scoparti?"
Il suo modo rozzo di rivolgersi a me, avrebbe dovuto farmi incazzare, ma invece riuscivo solo astringere le gambe per sentire di più le sue dita.
Era completamente diverso a Will, lui non chiedeva, prendeva e basta, e per quanto odioso, non riuscivo a ribellarmi, sarebbe bastato urlare, per finire tutto questo , ma lo volevo.
"Non rispondi ragazzina?"
"N-non lo so."
Le sue dita scivolano più a fondo e sento il cuore pronto ad esplodere nel petto, mentre il petto si muove ritmicamente.
Tento di liberarmi dalla presa delle braccia, ma lo sbirro si avvicina di più sfiorando il naso con il suo, muovendo finalmente le dita dandomi un leggero sollievo, fino a quando contraendole ad uncino tocca il punto g, facendomi scappare un gemito strozzato.
"Vuoi che continui Nathalie?"
Sussurra il mio nome contro il mio orecchio, prima di mordere la pelle sottostante, lasciando una scia di baci fino a sotto il mento, esitando sulle labbra.
Continuo a ripetermi che questo è sbagliato, ma sembra che per quanto ci provi sia inutile, sono destinata a percorrere una strada di scelte che mi porteranno solo guai .
Mi sporgo per baciarlo, e se lo colgo per un attimo di sorpresa, ritorna in sé, liberando finalmente le mie braccia, permettendomi di aggrapparmi ai suoi bicipiti, mentre continua a muovere le dita dentro di me, facendomi gettare la testa all'indietro , sbattendo contro il muro.
Con la gola esposta, si avventa con le labbra, irritandomi la pelle con la sua barba, mentre l'altra mano scioglie il nodo della camicia, mostrando il mio reggiseno, che viene alzato, facendo rimbalzare il mio seno fuori.
Passa il dito sopra un capezzolo più forte, prima di avventarsi con la bocca, succhiando e leccando il contorno, facendomi ansimare sempre più forte, mentre il movimento della mano dentro di me non rallenta nemmeno una volta,fino a quando non vengo travolta da un orgasmo.
Cerco di calmarmi, ma sento il cuore battermi perfino nelle orecchie, e poi Derek non mi da molto tempo per tornare in me.
Fa scivolare un preservativo lungo il suo pene, prima di sollevarmi una gamba sul suo braccio e strusciare la punta contro la mia vagina.
Alza di più la gonna,arrotolandola fino al ventre, per poi entrare mozzandomi il fiato in gola, riuscendo a toccare quel dannato punto, come l'altra volta.
"Amico sei proprio sbronzo, sicuro che non mi vomiti nella macchina?"
Sentiamo delle voci venire nella nostra direzione, e sto per spingerlo lontano finché sono in tempo,ma lo sbirro la pensa diversamente.
Carica anche l'altra gamba,entrando più a fondo, costringendomi a mettere una mano davanti alla bocca per non gemere, mentre i due ragazzi arrivano nel parcheggio non accorgendosi di noi.
"D-Derek...ci vedranno."
"Se non urlerai, allora no."
"De-Derek"
A quanto pare, sembrava che non ero l'unica a compiere scelte pessime.
Mi solleva lungo il suo cazzo,per poi abbassarmi di colpo, costringendo a bloccare la mia voce,mentre quei due continuano a spingersi nel parcheggio, invece di andarsene.
Afferra i miei capelli, reclinando la testa all'indietro in modo tale da vedermi in viso.Ripete il movimento, ma stavolta un gemito fuoriesce dalle mie labbra, attirando l'attenzione di quei due.
"Hai sentito ?"
"Cosa?"
"Figurati, sei talmente ubriaco che già è tanto se ti reggi in piedi."
"Ahahahahah idiota."
Derek si appoggia contro il muro con una mano, mentre stringo di più le gambe intorno alla sua vita per non cadere, e continua a muoversi dentro di me, baciandomi e baciando il mio seno, fino a quando iniziano a tremarmi le gambe.
Ansimo e nel momento in cui si sente lo sportello di una macchina chiudersi, vengo travolta dall'orgasmo e per non urlare, mordo la spalla dello sbirro, che si svuota in me, vibrando e muovendosi più lentamente.
Restiamo fermi per qualche minuto cercando di riprendere fiato, e una volta poggiati i piedi per terra, la macchina parte, illuminandoci per un solo istante con i fari, mostrandomi lo sbirro con la fronte imperlata di sudore e il viso rilassato.
Sono pronta a spingerlo lontano,ma è più veloce di me e afferra il mio polso tirandomi verso di lui, coprendomi essendo ancora con i vestiti fuori posto.
"Non pensare che mi basti questo ragazzina."
Un'altra vitta in mezzo alle gambe , mentre lo guardo confusa, totalmente, da questo.
L'unica mia certezza è che con lui il sesso è qualcosa che non ho mai provato prima, selvaggio,rude, passionale, ma soprattutto sbagliato. Sarà per questo che mi piace così tanto?

***

Derek

Le sue mani contro il mio petto,cercavano di avvicinarmi, mentre nuda sotto di me, aspettava che io le dessi piacere.
Il tocco delicato, lo sguardo lussurioso, erano un immagine diversa rispetto all'altra volta.Volevo di più, possederla una volta sola non mi bastava, ma contemporaneamente avrei desiderato allontanarmi e tornare il cinico poliziotto che la odiava.
Questo però sembrava ormai impossibile e lo sarebbe stato ancora meno, quando mi sarei addormentato nel mio letto pensando a questa immagine di lei con i capelli bianchi sparsi sul mio cuscino, le labbra schiuse, e il seno che si muoveva per l'affanno di dover trattenere anche adesso la voce, per non svegliare nessuno in casa.
La pelle bianca come il latte era arrossata in diversi punti a causa mia, e questo non faceva che eccitarmi di più, pensare che ero io a farle questo, a farle perdere la maschera.
Mi piego verso di lei, mentre circonda il mio collo con le sue braccia e riprendo a muovermi,facendola gemere mordendosi il labbro.
Continua a darle piacere, e la bacia cercando la sua lingua, mentre piego di più la sua gamba, per guadagnare altri centimetri.
Poggio la fronte contro la sua ela guardo dritto negli occhi quando viene, mordendosi la mano per non urlare. La seguo stringendola più forte, mentre vibro dentro di lei,e dopo qualche attimo per riprendere fiato, esco gettando il preservativo.
Quando mi volto, vedo come tenti di riprendere il reggiseno finito sul comodino, ma e ha intenzione di andarsene come un'amante, si sbaglia di grosso.
Ritorno a letto, afferrando la sua mano. Si volta verso di me, trovandomi ad un centimetro dal suo viso , e si immobilizza, cercando di capirmi probabilmente.
"Cos'hai intenzione di fare?"
"M-mi sembra ovvio, torno in camera mia."
"Ti ho detto di andartene?"
"Io non faccio quello che dici, lasciami andare."
"Nemmeno io faccio ciò che dici. Dobbiamo parlare."
"Scordatelo."
La guardo male, prima di tirarla al centro del letto, intrappolandola tra le mie braccia.
Tenta di allontanarsi, mirando a colpirmi alle palle, ma blocco le sue gambe con le mie, impedendole di scappare ancora dalle mie domande.
"Perché ti ostini così tanto con me?! Abbiamo scopato, è stato del bel sesso , adesso buona notte."
"Vuoi essere trattata come una puttana?"
"Sai quante volte me l'hanno detto? Non mi fa ne caldo ne freddo."
"Stai zitta , con me non funziona più. Ora dimmi chi sei veramente Nathalie Ryler ."
Prende a pugni il mio petto, ma con il poco spazio che le ho lasciato, non sono molto efficaci e alle fine si ferma, nascondendo però il viso contro il mio corpo.
"Ti sto odiando davvero Derek."
"Mi sembra di averti detto che l'odio è reciproco."
Guardo un punto indefinito della stanza, aspettando in silenzio, ma l'unica cosa che ottengo è qualcosa di bagnato che bagna il mio petto e buttando un occhio verso il suo viso, capisco che probabilmente si è lasciata andare ad un pianto nervoso, guidato dalla rabbia verso i miei confronti.
Non dico o faccio nulla, ma il problema è che così facendo si addormenta tra le mie braccia.Sospiro, stanco a causa della nottata passata con Nathalie, e decido che l'indomani dovrei provare il metodo che mi ha suggerito Ash, se la ragazzina non scappi di nuovo da me, cosa altamente probabile, ma alla fine la riprendo sempre. Sarà forse l'istinto da sbirro, e che lei è un hacker ricercata coinvolta con Lopez, ma adesso nel mio letto, tra le mie braccia, sento qualcos'altro che mi spinge a saperne di più su di lei.

Eeeeeehh macarena, c'è l'ho fata Muahahahah
*magnifico ora sei contenta? Torna in gabbia. *
No😈 non voglio perdermi Rocky prossimamente.
*ci mancava solo un'altra personalità all'appello, come se quelle che avessi non fossero sufficienti. *
Saremo sempre di più muahaha😈
😂😂😂
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Manu

Colpo al cuore  "Hai la mia vita nelle tue mani"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora