Capitolo 38) Pericolo imminente

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A volte credo di essere davvero sfortunata. Non fraintendetemi, in questo periodo, tralasciando quel piccolo incidente con il padre pazzo con la passione di tagliuzzare le persone, le cose mi vanno davvero bene. Ora non vorrei prendermi d'occhio da sola quindi faccio la scaramantica e mi palpo un po' il seno, anche se ultimamente c'è una persona nella mia vita disposta a farlo volentieri... Pardon, la mia mente è volata due secondi a dei ricordi perversi. Dove eravamo?Ah giusto, sono fortunata fino ad un certo punto, perché se credevo di passare questa settimana ad oziare alla vecchia maniera, mi ero sbagliata completamente.
"Assolutamente no ."
"Ma Nathalie , è la fiera di Shelby."
"Ehy faccia d'angelo..." punto un dito sotto al naso di Ashley. "Ti sembra forse che il sindaco mi abbia dato le chiavi della città? Io qui sono di passaggio, e fare sforzo fisico non richiesto non rientra nelle mie mansioni ."
"Guarda che non fai niente lo stesso dalla mattina alla sera."
"Eh no ! Sono impegnata con ad addestrare Nero, e oltre a cavalcare lui,devo anche farlo con quello stallone di tuo fratello."
Diventa rossa fino alla punta dei capelli, e scuote la testa energeticamente,come se per un momento avesse immaginato la scena.
"Ti prego ! Non voglio sapere come cavalchi Derek."
"Bene,allora rinuncia alla tua orrenda idea di farmi partecipare a questa fiera di paese."
"Ma Nero è un magnifico cavallo, nessuno dei nostri salta così in alto. Si tratterebbe solo di una esibizione di cinque minuti..."
"Scordatelo!Io amo restare nell'anonimato, e poi ancora non sono ancora brava nel saltare gli ostacoli."
"Ma Nat, basterebbe chiedere a mio fratello per..." La guardo sorridendo maliziosa.
"Nathalie!"
"Guarda che hai fatto tutto tu stavolta, sei proprio una pervertita."
"Tu razza di..." "Si certo, ti voglio bene anche io, ma guarda come si è fatto tardi, devo proprio uscire adesso."
"Per andare dove?" "In un luogo lontano da te e dalle tue esilaranti idee..."
"Non scappare !" "Troppo tardi." Prima che possa anche solo minimamente pensare di bloccarmi in qualche modo, sono già fuori dalla porta, nonostante le mie gambe corte.
Potere ai nani!

***
Lontana dalle pessime idee Di Ash, osservo Nero intento a brucare l'erba vicino al laghetto del nostro posto. Era iniziato tutto con la mia fuga da Derek, ed era finita con quel bel cavallo nella stalla degli Evans. Sono cambiata da quando sono qui, e la cosa non mi dispiace. Mi rendo conto da sola che adesso sorrido più spesso, nonostante la mia situazione precaria. Non sono salva, non dimentico ciò che ho fatto, né quello che ho subito, ma ci penso di meno, e questo mi fa stare bene.
Ora però partecipare ad una fiera come attrazione mi sembra essere eccessivo.
So andare a cavallo, sono migliorata, ma essere sotto giudizio e al centro dell'attenzione non fa per me. Sarà forse perché sono un hacker da tutta una vita? O semplicemente è la paura a frenarmi. Le cose a Shelby filano troppo lisce , e sento che la fregatura è dietro l'angolo.
Sesto senso? Oppure sono solo delle mie congetture per evitare di cavalcare con Nero di fronte a tutti ?
Sospiro e mi butto sull'erba fresca, per fissare il cielo e le numerose nuvole che si susseguono,senza pensare a niente in particolare e senza rendermene conto gli occhi si chiudono da soli.

***
Nel frattempo ... New York
(1 settimana prima)

Un uomo, cammina a passo lento tra i corridoi di un penitenziario, mentre spinge un carrello contenente una moltitudine di libri. Canticchia una canzone, fa il suo lavoro come ogni giorno, mentre fantastica in modo perverso sul corpo di una delle guardie che ha visto di sfuggita nell'ala femminile. Era da tanto che non toccava la pelle di una donna, tanto da dimenticarsene quasi le forme, ma ora la sua mente non faceva che pensare al sesso.
Una figura fuori luogo, una comune persona, ma a renderlo protagonista non sarà ciò che ha fatto in vita, ma ciò che farà da morto.

Lopez, quante volte si era sentito parlare di lui al telegiornale. Sapeva che non doveva infastidirlo, per ciò si limitava a consegnargli un libro alla settimana e per il resto non aveva alcun contatto con quell'individuo. Doveva accadere esattamente quello quel giorno.
Lopez era sdraiato sulla sua brandina intento a girarsi qualcosa tra le mani, troppo lontano per vedere cosa fosse.
La guardia gli apre la cella per poi richiuderla. Troppo impegnato a trovare il libro, per accorgersi che l'uomo in divisa si è allontanato senza dare nell'occhio.
"Tu cosa pensi dei tradimenti?"
Il libraio si volta lentamente,per tutto il tempo in cui si erano incontrati Marcus Lopez non gli aveva mai rivolto la parola.
"Come?"
"Cosa ne pensi dei tradimenti? Non amo ripetermi sai?"
La gola gli si era stranamente secca all'istante.
"Io,io credo che chi tradisce non merita perdono."
"Giusto,ma se si tratta del tradimento da parte della tua donna?"
"Beh, penso che ammazzerei quel figlio di puttana che ha osato portarmela via."
Lopez annuisce e si alza per avvicinarsi a lui.
"Ottima risposta, e ti ringrazio."
"Per cosa?"
"Per avermi permesso di riprendermi la mia donna."
Il colpo è diretto, preciso,come se più volte gli fosse capitato di uccidere usando la punta del manico di un cucchiaio affilato contro la parete per più giorni.
L'uomo non riesce ad urlare,soffocato dal suo stesso sangue che come un fiume in piena invade la sua gola. I suoi ultimi pensieri vanno ancora verso quella donna, gli sarebbe piaciuto toccare il suo corpo prima di morire, ma il destino è crudele e forse non poterlo fare era come pagare per i reati che aveva commesso per essere lì, mentre i peccati del suo assassino non facevano che aumentare. Impassibile, con le mani ancora sporche di sangue, si stava spogliando velocemente per indossare la divisa del cadavere, per poi attendere che la bomba esplodesse, riparato dietro al materasso.
Ci volle poco e ottenne ciò che voleva.
Confusione, panico, terrore,mimetizzarsi con gli altri camminando a testa bassa, per poi dirigersi alle docce, lasciate incustodite.
Da qui in poi aprire il condotto collegato con l'esterno era una passeggiata e una volta fuori ad attenderlo il suo scagnozzo più fidato, pronto con una macchina nera tirata a lucido.
"Felice di rivederla capo."
"Allora, è vero che l'hai trovata?"
"Si,Shelby Nevada, è lì da quando hanno iniziato il processo."
"Ah la mia farfallina è volata troppo lontano. Diamoci una mossa, voglia cambiarmi , scopare, e poi riprendermela."
"Si,ai suoi ordini."
Il suo sguardo, fremeva di desiderio, misto di rabbia, ma anche di felicità in qualche modo.Era di nuovo libero e presto dopo aver preso ciò che era suo,sarebbe diventato un fantasma ai radar della polizia, per poi tornare più forte di prima.


Eccomi sono viva immersa da tanto lavoro ma viva 😂😂😂✌🏻
Stiamo per arrivare al gran finale, ipotesi ne avete? Fatemi sapere 😂😂🖤
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Baci baci
Manu

Colpo al cuore  "Hai la mia vita nelle tue mani"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora