Intro (aka Congratulazioni, Preparati A Morire)

18 1 2
                                    

Che bello, questo gioco. Alberi in fiore, uccellini che cinguettano, simpatici NPC dall'aspetto di innocui animaletti...

Ah no, quello è Animal Crossing.

Si, infatti, è chiamata Lothric,
Dove le terre transitorie dei Signori dei Tizzoni convergono.
Avventurandosi verso nord, i pellegrini scroprono la verità delle antiche parole.
Il fuoco svanisce e con esso i troni dei Signori.
La campana suona quando il fuoco non può essere più vincolato,
Risvegliando i Signori dei Tizzoni dalle loro tombe:
Aldrich, Santo delle Profondità
La legione di non-morti di Farron, I Guardiani dell'Abisso
e il solitario signore della capitale profanata,
Yhorm il Gigante
In verità i Signori abbandoneranno i loro troni
E la fiamma sopita risorgerà
Un non morto maledetto senza un nome,
Neppure degno di diventare cenere:
E sarà così
Che la cenere cercherà le braci
~cit. L'intro del gioco

Salve! Io sono il non morto maledetto, aka l'infame più grande di tutto il gioco! Con calma vi spiegherò perché.

Comunque, ho un nome. Asra. E sappiate che un gioco che mi concede di scegliere il mio nome e customizzare l'aspetto del mio personaggio fino nei più piccoli particolari è un gioco fatto bene.

Allo stesso tempo, però è un gioco tremendamente ragionato male: crede davvero che io mi tuffi subito nel gameplay, pur potendo scegliere perfino il numero delle mie ciglia? E crede che io riesca a partorire un nome degno di un gioco simile in dieci secondi? Nossignore, si sbaglia di grosso.

In Dark Souls, la gente ha nomi strani. C'è chi si dedica al cosplay di personaggi stessi (Artorias il più gettonato fra di essi), chi opta per qualcosa come "Lord Oscuro", per rendere chiaro che ha dominato quei pixel una volta di troppo, ed infine chi, per sfizio o qualche eccesso di cromosomi, sceglierà un nome come "Pinuccio".

In game, quindi, ti troverai a leggere "lo spirito oscuro Pinuccio ti ha invaso", e dovrai lottare contro il tuo istinto di scoppiare a ridere, prima che contro l'invasore.

Dunque. Una volta scelto il nome, dopo altre sei ore passate a cercare il giusto rapporto fra la misura del mio naso e quella del mio orecchio sinistro, decretai di essere pronta per partire.

Alt, non morto, ti aspetta un'ultima decisione da fare: la tua classe di provenienza.

Già, perché un gioco ben fatto non ti lascia partire con un personaggio buono, se ne lava le mani e ti chiede di leggerti le caratteristiche di ogni classe (da mercenario a chierico passando per stregone e discriminato) e fare la tua scelta.

Avviso la gentile clientela che stavo per scegliere molto, molto male. Il discriminato mi pareva ben simpatico, un po' una beffa alla natura del gioco: un gremlin nudo armato di clava che avrebbe fatto fuori i più grandi Lord del mondo? Come resistergli!

Fui però abbastanza intelligente da optare per qualcosa che non mi avrebbe immediatamente fatto lanciare il joypad al vento, e così Asra il cavaliere partì all'avventura.

Per la cronaca, anche lo stregone mi metteva gola, e a dire il vero ogni singola classe aveva qualcosa che mi attirava.

Eccetto l'araldo.

Fa pena, l'araldo.

#nodirittiperlaraldo

L'unico pseudo araldo a non fare schifo è il boss finale. Ma forse solo perché ha cento volte più stamina e vita di te.

Ah, che simpatico, lui. Arriverò a narrarvi del giorno in cui dovetti fargli fronte, ma ogni cosa a suo tempo.

Ad ogni modo, scelti il nome, l'aspetto, la classe, ed il dono con cui mi sarei svegliato (un'anima, giusto perché mi metteva tristezza abbandonarla nel menù), premetti su "inizia".

Dark Souls sa di essere un gioco maledettamente difficile. Premi inizia e lui ti apre una seconda finestra, "sei sicuro di voler iniziare?" con il tuo cursore automaticamente adagiato sul "NO".

Per caso vi ho già raccontato dell'edizione del gioco? Eh già, la "Prepare to die" edition.

Red flags everywhere, my dear fellows, ma ero determinata ad avventurarmi in quello che, ad oggi, è uno dei miei videogiochi preferiti.

Primo ostacolo: imparare i comandi.

Dark Souls III- and meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora