Il cerebroleso che ha pensato fosse una buona idea creare un tutorial così difficile è da premiare.
Se già il menù di gioco non lasciava dubbi circa l'atmosfera generale del videogame, la prima zona di gioco sicuramente non è da meno.
Cimitero delle Ceneri.
Beh dai, ci andrei in vacanza.
Ti svegli nel bel mezzo del niente con solo la tua armatura (se la tua classe di partenza ne disponeva), la tua arma (dipendente dalla classe di partenza), il tuo scudo (idem di prima) e il dono che ti sei scelto.
Nient'altro.
Nemmeno una finestra che ti dica "Ehi ciao, questi sono i comandi che ti serviranno nel gioco!".
No.
Dark Souls non è così misericordioso.
Se vuoi imparare i comandi, devi sudarteli, scoprirli man mano che avanzi e cerchi di non farti uccidere da altri non morti di passaggio, leggendoli dai messaggi lasciati casualmente qua e là a terra dai caritatevoli sviluppatori.
Uno di suddetti messaggi, di sconsiglia di avventurati in una gola paludosa lungo il percorso.
Ma io, in qualità di genio, ci andai, e fu così che un bestione fatto di cristalli e tanta rabbia repressa iniziò a rotolarmi in faccia, togliendomi quello sputo di vita che avevo e ballando pure sul mio cadavere mentre mi preparavo a respawnare all'inizio del percorso.
La scritta "SEI MORTO" comparve a caratteri cubitali sullo schermo.
Grazie.
Non me n'ero resa conto.
Dunque! Capii che dovevo fidarmi dei messaggi a terra ed evitare le lucertolone di cristallo, cercando piuttosto il primo checkpoint possibile, che nel gioco prende l'aspetto di un falò da accendere.
Bellini, i falò. Sanno di campeggio, ti verrebbe quasi voglia di arrostirci un paio di marshmallow e offrirli ai non morti che ti assaltano alle spalle di tanto in tanto.
La prima zona di gioco, imparai più tardi, è ridicolmente semplice e rapida da superare, infatti i nemici dell'area ti danno ben poche anime, quando li uccidi.
(Una parentesi per chi non lo sapesse: le anime sono la valuta del gioco. Uccidi un nemico, ti ciucci le sue anime, ci compri una nuova spada. Solo che c'è l'inflazione e le cose ti costano miliardi di anime, quindi o prendi a cazzotti in faccia i soliti tre non morti ogni volta che respawnano, oppure vai e sconfiggi qualcheduno di serio. Tipo i boss.)
Dal primo falò, riesci perfettamente a vedere il luogo della tua prima (e sicuramente non unica) disfatta imminente: l'arena di Gundyr il Giudice.
Chiamato il giudice perché responsabile di assicurarsi che solo chi è degno di intraprendere il cammino alla ricerca dei Signori dei Tizzoni lo faccia, Gundyr fu la mia prima seria spina nel fianco. E quando scoprii che in game dovrai affrontarlo una seconda volta, lì sì che lanciai il joypad.
Dunque. Tu entri nell'arena, ignaro di ciò che ti aspetta. A questo punto del tutorial, qualsiasi gioco ti lancia addosso un primo nemico serio, ma Gundyr non lo sembrava.
Nel mezzo di un semi laghetto, inginocchiato come chi viene nominato cavaliere, con uno spadone che lo trapassava da parte a parte, quest'armatura apparentemente cava aspettava. Che cosa aspettava? Che qualche povero demente si avvicinasse e gli togliesse la spada dal petto, ecco cosa.
Salve, sono il povero demente.
La situazione era fin troppo tranquilla. Mi aspettavo un jumpscare.
Invece, sfilai con estrema calma lo spadone dal petto del cavaliere, e per qualche secondo mi illusi che tanto bastasse.
ED ECCO CHE IL CAVALIERE ENORME SI TIRÒ IN PIEDI, SFILÒ DALLE MUTANDE O DA CHISSÀ DOVE UN'ALABARDA GIGANTE, LA SUA OST PARTÌ GIUSTO PER NON FARCI MANCARE NULLA DI ANSIOGENO E INIZIÒ A MUOVERSI PERICOLOSAMENTE NELLA MIA DIREZIONE.
SUL SERIO, GUNDYR, È COSÌ CHE MI RINGRAZI PER AVERTI TOLTO LA SPINA DAL TORACE?
Prima di imparare il moveset di Gundyr, capire che la sua alabarda faceva danno fisico ed io avevo uno scudo che proteggeva 100% da fisico, morii un paio di volte.
E con un paio, intendo una dozzina.
Dopodiché scoprii che lui era un po' vecchio dentro e che era lento a rialzarsi. Ed ogni volta che io ero lontana, ferma, ad aspettarlo, lui accorciava le distanze con un balzo che copriva metà arena e bastava schivare quello, per avere una finestra di qualche secondo in cui picchiarlo forte.
Lo ridussi a metà vita.
Pensavo di aver scoperto la tecnica vincente, ed ecco che Dark Souls mi rise nuovamente in faccia, mostrandomi la fase 2 del boss, la forma grossa-melma-rabbiosa-con-un-braccio-gigante-esce-dall'armatura-e-mi-lancia-nell'iperuranio.
E così le mie morti ammontavano a 13.
Presto 14.
E così via.
Le melme, scoprii dopo, sono molto poco resistenti al fuoco. Un NPC nemico, non a caso, droppava bombe incendiarie se ucciso, ma prima di impararlo riuscii a sconfiggere Gundyr 1 e 2 a soli colpi di spada.
La fase 2 infatti ha un grosso difetto: ti acchiappa ovunque nell'arena tu sia, per poi stritolarti, lanciarti o trafiggerti con l'alabarda, tranne quando le sei appiccicato alle chiappe.
Un trucco per battere i boss e generalmente qualunque nemico è quello di puntare al sedere, che sia per un backstab fenomenale (quando le dimensioni del nemico te lo permettono) o semplicemente perché non riescono a raggiungerti con il loro grosso braccio melmoso.
A quota 22 morti, sconfissi Iudex Gundyr, accendendo il falò nella sua arena chiusa da una porta gigante e pronta a partire per la successiva avventura.
Ciò che mi aspettava oltre il portone non l'avrei immaginato nemmeno nei miei più pazzi sogni.
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Dark Souls III- and me
HumorIn cui ripercorro la mia prima run, un arduo percorso segnato da bug come se piovessero e continue, stupide, morti. Dumb ways to die, so many dumb ways to die... ~ Sono qui solo per farvi ridere con i miei tentativi perfettamente inesperti di soprav...