IT's Stranger

LO/VSERS 3

Eddie's POV:

ore 6:30 ---------------------Parti un pochetto smut...Parliamo della Reddie-----------

mi trovavo sdraiato sul letto a chattare con quella testa di cazzo, nonché il mio ragazzo Richard Tozier, stavamo insieme dalla terza media più o meno, ma solo dal secondo anno di superiori abbiamo preso il coraggio di fare coming out con tutta la scuola, in fondo non bisogna vergognarsi di amare una persona.

Dato che eravamo entrambi svegli Richie decise di venirmi già a prendere sotto casa per fare una passeggiata prima di andare a scuola, quindi io corsi a cambiarmi, mi misi un paio di pantaloncini di jeans e presi al volo una delle felpe che avevo palesemente rubato a Richie, diciamo che non sono molto alto, ho preso qualche centimetro dalla terza media, questo è ovvio, ma continuavo a essere moooolto più basso di Rich...

Mi trovavo davanti alle scale, quando sentii qualcosa sbattere contro la mia finestra.

Mi affacciai e vidi che c'era Richie che lanciava dei sassi contro la mia finestra per avvertirmi che era sotto casa mia...e mi disse: "ti muovi?!"e io allora, con fare un po'ingenuo gli risosi: "come stracazzo credi che io possa buttarmi da questa finestra senza rompermi un osso, o anche due, dammi il tempo di uscire dalla porta!" " no no e no tu scendi dalla finestra, se cadi ti prendo io" "ma tu sei tutto scemo" gli dissi con un sorriso che tentavo di trattenere." no no e ancora no, io non sono tutto scemo, io sono tutto fatto, che è diverso!"

A quel punto non riuscii più a trattenermi, e quindi scoppiai in una fragorosa risata, ma ad ogni azione corrisponde una reazione giusto?! Infatti io caddi dal cornicione della finestra, fortunatamente eravamo al primo piano e sapevo che anche se fossi caduto non mi sarei fatto troppo male.

Grazie a dio Richie aveva fatto palestra l'anno scorso, quindi riuscii a prendermi.

Preso dall'istinto lo abbracciai fortissimo, sinceramente in quel momento ne avevo un gran bisogno, volevo sentirlo vicino a me, era l'unica persona che mi faceva sentire me stesso, anche se era un emerito coglione.

Appena ci staccammo dall'abbraccio, Rich mi posò a terra in modo da assicurarsi che non avessi niente di rotto, ma tempo zero gli risaltai addosso per baciarlo, pian piano ci accasciammo per terra e continuammo a baciarci, diciamo che siamo sempre state due persone romantiche...

Continuammo finchè mia madre, che non sapeva nulla né di me e Richie, né del fatto che io fossi gay... quindi sarebbe stato un vero problema se l'avesse scoperto, lei veniva da una famiglia molto religiosa, ma specialmente omofoba, quindi lei era l'ultima persona con cui avrei voluto parlarne...

inizialmente mi venne un attacco d'asma, anche se sapevo che oramai quelle medicine erano sempre state una bugia, quel piccolo oggetto blu continuava a farmi sentire meglio.

Appena Richie notò che io mi stavo agitando mi prese la mano e iniziò a cantare memories, una canzone che mi aveva dedicato appena all'inizio della nostra relazione.

Iniziai subito a calmarmi e decisi di nascondermi, in modo tale che mia madre non ci avrebbe trovati, e così fu, perché la vidi rientrare in casa sbuffando, per un pelo non ci sgamava.

dopo essere rimasti ancora un po' nascosti decidemmo di uscire dal nostro nascondiglio per poter fare finalmente la nostra passeggiata prima dell'inizio del nostro quarto anno di scuola.

Volevo portare Richie in un parchetto non molto lontano da casa mia, in modo da passare un po' di tempo da soli, anche perché in quel parchetto di solito non c'era nessuno...

appena arrivammo iniziai a correre per tutto il parco, e sentivo che in sottofondo Richie rideva in modo così dolce...

ho capito di essere innamorato di lui all'età di tredici anni, ma credo di esserlo sempre stato, diciamo che quando stavo con lui mi sentivo sempre a mio agio, e non mi sentivo giudicato, lui può sembrare un coglione, ma in fondo è una persona dolcissima e poi con me è anche iperprotettivo, lo adoro.