Chiaro di luna
eravamo soli
una villa, vuota
strano, per la festa che c'era appena stata
erano le 5 del mattino
era dicembre, faceva freddo
su una terrazza, con un materasso, una coperta per ripararsi dal freddo
eravamo abbracciati
sentivamo a vicenda i nostri respiri
cominciamo a parlare delle nostre vite
traumi, infanzia difficile, divorzio dei genitori, solitudine
ma non parlammo solo di cose tristi
parlammo dei ricordi
ricordi felici, di vita passata
ricordi con amici
ricordi dei primi amori
c'era spensieratezza in quei ricordi
l'ingenuità della tenera età
quell'ingenuità sparisce però
non so dire se sia un bene o un male
alcune persone potrebbero dire bene, alcune male
io direi più che dipende
in alcuni momenti gente rimpiange l'infanzia
in altri è grata di essere adulta
ovviamente era emerso anche questo argomento
eravamo in sintonia, quasi legati da un legame
un legame indistruttibile?
non possiamo saperlo, né io né lei
aggiungerei, purtroppo;
ci avviciniamo di più
gli argomenti diventano sempre più intimi
e il freddo sembra ormai non esistere
avevo perfino la punta dei piedi al caldo
strisciamo ancora l'uno verso l'altra
i nostri respiri sono sempre più vicini
ancora un po' e non sarei riuscito a distinguere il mio dal suo
guardo la luna, mentre sono distratto sento afferrarmi il capo
le nostre labbra, si incontrano, come la luna e il cielo di quella sera.-berto