una strana presenza

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...finché qualcuno aprì la porta della mia camera

spaventata mi sedetti improvvisamente sul letto per la lentezza con cui la porta si stava aprendo, ma in realtà era semplicemente mia madre

"cavolo mamma mi hai fatto cagare in mano" dissi

"tesoro chi vuoi che sia, in questa casa ci siamo solo noi" mia madre si avvicinò sedendosi sul letto e io la squadrai dalla testa ai piedi per l'abito elegante che indossava

"oh già..." disse mia madre accorgendosi che guardavo il suo vestito "io e Eric dobbiamo andare ad una cena stasera, scusami se non te l'ho detto subito tesoro, però tu dovrai rimanere qua a casa ok?" disse spostandomi i capelli dietro l'orecchio

mi dava fastidio quando mia madre mi diceva le cose all'ultimo momento, ma in quel caso non aveva importanza anche perché l'idea di rimanere sola a casa non mi dispiaceva

"quanto tempo ho dormito?" dissi cambiando discorso

"diciamo abbastanza " disse mia madre sorridendomi per poi alzarsi

"vieni al piano di sotto così saluti Eric" dopo qualche secondo mi alzai scendendo le scale ed Eric alzò lo sguardo

"ehi Ev penso che tua madre te l'abbia detto, dobbiamo andare ad una cena, ma stai tranquilla staremo via circa qualche oretta" non mi aveva mai chiamato con il mio soprannome, si sarà abituato al fatto che mia madre mi chiama sempre così

"fa come se fossi a casa tua, perché in effetti questa adesso è anche casa tua" aggiunse appoggiandomi la mano sulla spalla e io feci segno di si con il capo

mia madre si avvicinò dandomi un bacio sulla fronte "ti voglio bene Ev"

mia madre ci è sempre stata per me, al contrario di mio padre

dopo avermi salutato per l'ennesima volta uscirono e chiusero la porta, mi voltai, e sinceramente non sapevo cosa fare per prima

quindi mi limitai ad andare in salotto e vedere un film, con una busta di patatine in mano e una bottiglia di coca cola

restai diverso tempo così facendo attenzione a non ungere il divano, fin quando qualcuno non suonò al campanello

impossibile che mia madre ed Eric siano già ritornati dopo solo mezz'ora, poi loro avevano le chiavi quindi che senso aveva suonare?

mi iniziai un po' a preoccupare, e intanto il campanello continuò a suonare, mi alzai e mi diressi alla porta, in fondo cosa avrebbe potuto farmi? qualsiasi persona sia, quindi mi feci coraggio e aprii la porta

davanti me mi ritrovai...

𝐛𝐫𝐨𝐭𝐡𝐞𝐫𝐡𝐨𝐨𝐝 //𝐟𝐢𝐧𝐧 𝐰𝐨𝐥𝐟𝐡𝐚𝐫𝐝Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora