Capitolo 5

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Appena sentiamo la porta schiudersi Andrea si stacca subito da me, alza lo sguardo verso mia zia grattandosi la nuca per l'imbarazzo.

Zia:
che cazzo fai bianca! adesso fai anche la puttana? e chi è sto poco di buono? (urla)

Io rimango basita perché alla fine cosa stavo facendo di mele? Bah. Con la coda dell'occhio vedo Andrea con la mascella serrata, e i pugni stetti fino a far diventare le nocche bianche, capisco subito che era incazzato nero allora decido di intervenire prima che succeda un casino.

Io:
io non sono una puttana! e lui non è un poco di buono! non rompermi il cazzo, io faccio quello che voglio della mia vita! non sei mia madre! (sbotto furiosa, non mi sono mai fatta mettere i piedi in testa da nessuno tantomeno da quella oca di mia zia!)

Mia zia si limita ad alzare i tacchi e andarsene, e oserei dire per fortuna se non voleva un sinistro.
Mi alzo, prendo per mano Andre e lasciamo la stanza, passiamo per la cucina dove vedo mia zia.

Zia:
ti fermi a cena?! (non capivo se era una domanda o un'affermazione ma sinceramente non me ne fregava un cazzo in quel momento)
Io:
ma te lo puoi proprio scordare! (dico esasperata e incazzata)

Prendo per mano Andrea e mi fiondo fuori casa sbattendo la porta.
Mi siedo sui gradini che conducevano alla porta d'entrata e scoppio in un pianto carico di rabbia, amarezza e tristezza per come aveva trattato Andre, mi sentivo in colpa.

Andrea:
amore non piangere (dice con tono dolce mentre si sistema accanto a me, facendo sprofondare nel suo petto)
Io:
amore?! (lo guardo interdetta, ma anche sognante ed eccole qui le famose farfalle nello stomaco che non avevo mai provato con nessun altro ragazzo tranne lui, Andrea, il mio Andrea!)
Andrea:
si amore, perché sei la prima ragazza di cui mi sono innamorato veramente, mi fai impazzire! (si morde il labbro inferiore, quanto è bello)

Io aggancio il suo sguardo e mi ci perdo per qualche secondo finché non smorza il silenzio creatosi.

Andrea:
ti porto in un posto! (dice felice, mi mangerei il suo sorriso🤤)
Io lo guardo sorridente e lo seguo.

**
Mi ha portato in un parco che sembra abbandonato, si scorge una specie di torre un po' diroccata.
Lui mi prende la mano e inizia a correre su per le scale della torre, finché arrivino in cima alla torre con il fiatone ma felicissimi. Noi ci completiamo a vicenda.
Ci sediamo sul bordo della torre con i piedi a penzoloni, c'è il cielo stellato, è tutto così bello e dannatamente perfetto.

Andrea:
qui è dove scrivo i testi delle mie canzoni, c'è molta pace.
Io:
TI AMO ANDREA (dico con un filo di voce, e senza badare a quello che stava dicendo)

Lui si gira e mi guarda con uno sguardo sognante, mi accarezza il viso dolcemente.

Andrea:
TI AMO anche io BIANCA, sei la cosa più bella che mi sia capitata!

Ed eccole di nuovo qua le farfalle nello stomaco, solo che ora c'era proprio uno zoo intero.
Cazzo quanto è bello penso tra me e me

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Spazio autriceee🐍
eccomi qui, spero che la storia vi piaccia, fatemelo sapere nei commenti❤️
Grazie per le 200 letture.
Vi amo💎
~alja~

ɪᴏ ᴇ ᴛᴇ sɪᴀᴍᴏ ᴛᴜᴛᴛᴏ||𝕤𝕙𝕚𝕧𝕒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora