One-shot

908 26 11
                                    


!ATTENZIONE : la storia è ambientata prima in un periodo X del virus se vi danno fastidio questi temi, anche se non sono l'argomento centrale, non leggete!

Dei soavi passi risuonavano lungo uno dei corridoi della casa, dal rumore che producevano si poteva intuire la calma apparente della persona che li stava facendo, si aprì una porta ed i passi si spostarono all'interno di una stanza, un uomo si girò a guardare la persona, quest'ultima era un ragazzo un poco basso, la sua bandiera era bianca e azzurra con uno stemma con tre torri all'interno e fissava l'uomo davanti a sé per poi avvicinarsi a lui, che nel mentre era tornato a girare la testa sostenuta nelle sue mani, il ragazzo lo abbracciò da dietro, poggiando il capo sulla schiena del suo accompagnatore

??: Mary, non è il momento...*disse con una voce seria*

SM: lo è, sono tutti preoccupati *sospirò* soprattutto io Emy

Emi-Rom: non devi, sto bene, dovreste pensare agli altri non a me

SM: ma io non posso non pensare a te * lo strinse di più a sé * è da giorni che non dormi e stai sempre chiuso in ufficio...

Emi-Rom: non ci posso fare niente, ho molto lavoro non posso perdere tempo cio

SM: Emy....di cosa hai paura?

Emi-Rom: Di nulla.

SM: non mi mentire, sai che è inutile con me * parlava con un tono calmo ma che lasciava trasparire la sua preoccupazione*dimmelo

Emi-Rom: Non dovresti stare qui... Dovresti pensare alle tue persone ed alle altre regioni Mari, io sto bene

SM: ti sbagli, devo stare qui, perché qui ci sei tè, pensò alla mia gente ed ai miei cari e tu sei un mio caro, mi preoccupo per loro ma anche per te. Dimmelo, cos'è che ti tormenta?

Emi-Rom: cos'è che mi tormenta? *si separò lentamente dall'abbraccio del piccolo stato e lo guardò in faccia* mi tormenta vedere i miei "fratelli" soffrire, mi tormenta vedere la mia gente vivere nell'insicurezza! Mi tormenta il non sapere! MI TORMENTA NON SAPERE SE CI RIPRENDEREMO!

SM: lo faremo Emy, io, tu, loro andrà tutt- *fu interrotto*

Emi-Rom: NON VENIRMI A DIRE STRONZATE! NE HO GIÀ SENTITE ABBASTANZA! NON ANDRÀ TUTTO BENE! Non potrò riaprire i miei parchi d'attrazione! Le mie spiagge sono troppo strette non avrò neanche la metà degli incassi che mi servono da loro! I MIEI MUSEI! I MIEI RISTORANTI!! TUTTE LE FAMIGLIE CHE SI RITROVERANNO SENZA UN SOLDO INCAPACI DI RIPARTIRE!!! PER TÈ QUESTO VUOL DIRE CHE ANDRÀ TUTTO FOTTUTAMENTE BENE!?! Non ho bisogno di false speranze Mary!

SM: Emy....*disse ciò in un sussurro, gli faceva male vederlo così*

Emi-Rom: e se questo non bastasse devo vedere i miei cari stare male! - la regione stava piangendo lo stress, l'ansia, l'essere stato lui stesso dimesso dall'ospedale da poco lo avevano portato al limite del nervoso- Devo vederli soffrire e devo aver paura che chi di loro non si è preso niente si prenda qualcosa... che tu ti prenda qualcosa... i-io

SM: *lo strattonò a sé e lo strinse, l'altro ricambiò in quella posizione si poteva notare la grande differenza di altezza tra i due* Emy, lo so... Non sarà facile, per alcuni forse sarà impossibile... ma non possiamo semplicemente lasciarci andare o diventare paranoici, questo non ci aiuterà, so che vuoi il meglio ma lavorare fino allo sfinimento con quello che hai passato non servirà, dobbiamo riprenderci, dobbiamo farlo in fretta ma ragionando ed in sicurezza*si separò un po' e prese il viso di Emilia Romagna tra le mani, rise leggermente e disse* e poi non ti vedevo piangere da anni, non iniziare ora amore mio

Emi-Rom: *teneva Sam Marino dai fianchi* sei sempre stato il più speranzoso dei due*uni le loro fronti* scusami, non volevo urlare *disse calmando la sua voce e sentendo come Mary gli asciugava il viso con il pollice, Emilia gli prese la mano e la baciò* il mio stupido mini-stato

SM: *ridacchia* ti amo anch'io mio comunista *sospirò e si strinse al suo petto* non mi far più preoccupare, ti prego..

Emi-Rom: *gli bacia la testa e lo stringe stra le sue braccia* lo prometto amore

I due rimasero così per un po' abbracciati l'uno all'altro senza dire nulla nella tranquillità di quel gesto, trasmettendosi il loro amore, ne avevano bisogno, erano stati divisi molto tempo, immersi nel loro lavoro più del solito per via del virus, poi un giorno San Marino tornò a casa e non trovò Emilia, furono le altre regioni che a dirgli che aveva il virus e l'avevano dovuto portare in ospedale, come era successo già per altri loro "fratelli", quel giorno il piccolo stato si sentì morire e quando il suo amato tornò si mise subito a lavorare senza quasi prestargli attenzione, per questo i primi tempi se n'era un po' infischiato ma nel vedere come non la smetteva e come anche gli altri iniziavano a preoccuparsi non c'è la fece a tenergli il muso, lo amava, si amavano e tenendo questo in mente San Marino alzò lo sguardo e lo baciò, l'altro ricambiò felice, poi si separarono e San Marino guardò dolcemente il suo amante

SM: mi fai una piadina? Ne ho voglia

Emi-Rom: e addio al momento romantico ma *ridacchiò* certo *prese San Marino in braccio a mo' di Koala e uscì dalla stanza* tutto per la persona che amo

SM: sai Emy, non ti sei ancora lamentato per il tou soprannome *rise*

Emi-Rom: cio! presumo che per un giorno lo possa sopportare... Solo per un giorno però

🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸🌸

Angolo scrittrice

Ok, ship strana lo so ma sono troppo carini ed io la adoro! Quindi....

niente spero vi sia piaciuta la storiella!

Il mio manicomio 🌸 -Countryhumans -🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora