ORA DI TORNARE A CASA

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POV narratore

Una donna correva tra i boschi, nella sua testa c'era un unico pensiero: dopo tutto quel tempo, dopo tutte quelle morti, dopo tutto il dolore causato dalla persona che stava inseguendo...no...non lo avrebbe mai fatto fuggire, non lo avrebbe lasciato impunito, non lo avrebbe lasciato vivo, si rifiutava e questo rifiuto la faceva correre ancora più velocemente, con un arma da fuoco carica in mano, il fiatone e la stanchezza aveva smesso di sentirli, sostituiti per la voglia di giustizia, di vendetta e soprattutto di libertà.
La donna si fermò di fronte a una chiesa sconsacrata nel bosco, la sua preda si trovava accasciata allo porta, ferita da un proiettile che precedentemente la femmina gli era riuscita a confficcare sotto i polmoni

???: È il capolinea Fasci

Fasci: Sta zitta!

La donna, alzò la pistola all'altezza, del petto del l' uomo che aveva davanti, quest'ultimo estrasse velocemente la sua e cercò di fare lo stesso, lei si tensò ma non aveva intenzione di cedere, se doveva morire lo avrebbe fatto portandosi quello schifoso fascista con lei, il suo avversario cercò di sparare ma la pistola si inceppò, la donna donna invece aveva sbagliato leggermente la mira per la tensione, colpendolo al fianco e causandogli un grido di dolore, ma portando l attaccante in una posizione di vantaggio

Fasci: Allora, che cazzo aspetti ?! Porca Puttana, FINISCIMI!

???: Sei patetico, schifoso, un verme che non sarebbe mai dovuto esistere, ti darò una morte rapida, ma non ti esporrò davanti agli altri, ti lascerò qui, a differenza del tuo dittatore e sua moglie, diventerai un semplice cadavere dimenticato dal mondo, sbranato dagli animali e eviscerato dagli insetti ed anche se le tue gesta non saranno mai e dico MAI scordate, tu sarai visto per quello che sei, un vigliacco che si è lasciato abbindolare da un altro vigliacco. E quando morirai ricordati di chi ti ha ucciso, ricordati dei partigiani, delle donne che li aiutavano, dei ribelli e degli alleati ma soprattutto ricordati di me, fratello

Fasci:N-non puoi farlo CLN! La gente vorrà vedere il mio cadavere! Non mi potrai lasciarmi semplicemente qui! *L'uomo inizio a disperarsi per il nervoso* Porco dio pensa ai miei figli, pensa a nostra madre!

CLN: Perché tu ci hai mai pensato? Hai mai pensato al dolore dei vivi? Un morto non prova dolore, un morto è morto e basta, sono i vivi quelli che soffrono, quelli che piangono, persino per uno come te ci saranno persone che piangeranno, per quanto incredibile possa sembrare.

Un terribile silenzio si fece presente. In silenzio pesante e perforante.

CLN: Ultime parole?

Fasci: ...ah...ah AHAHAHAHAH! Solo due cose, uno, di ai miei figli che li amavo ... e due

. . .

Sei stata la peggiore scopata della mia vita, sorellina

CLN: Posso dire lo stesso.

Un forte sparo seguito dal rumore di un corpo cadendo era tutto quello che si sentì per qualche secondo nella foresta, CLN guardò il corpo con serietà per poi girarsi ed andarsene per tornare all' accampamento dei partigiani, quel giorno con quel gesto, la guerra in Italia era finita, al tornare ecco che un uomo alto dalla pelle rossa le di avvicinò e la abbracciò

CLN: URSS...

URSS: Stai bene? *Si separò un poco dalla lei* l'hai preso?

CLN: Si, sto be- agh ne, più o meno

URSS: Cosa ti fa male?! Chiamo un medico?

CLN: Non è nulla Ursi, ok? L' ho preso, è morto, questo è l'importante

URSS: Solo tu potevi riuscirci, sei incredibile

CLN: ti sbagli poteva riuscivo chiunque, ma solo io dovevo farlo, l'Italia stessa doveva farlo e l abbiamo fatto.

Il mio manicomio 🌸 -Countryhumans -🌸Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora