Ho smesso di essere l'IO e son diventata ME. Ora la linea che contorna il mio essere non sembra esser più ondulata e soffice.
È a zig zag,spigolosa,dura.
E lo avverto.
Non sono più l'IO affranto,sempre in allerta come se dovesse succedere quel qualcosa ogni attimo,alla ricerca di sensazioni perdute o mai provate.
Non sono più quell'IO fuggitivo,lumaca che si rintanava nel suo guscio,che non voleva vedere, sapere,capire che ciò che stava vivendo era la cruda e bastarda realtà che accomuna tutti gli altri disgraziati IO della terra,non poteva accettare che il REALE fosse così UMILIANTE.
E quindi si bendava gli occhi e fuggiva calpestando le macerie del suo insulso grattacielo di fantasie mentre attorno gli si innalzavano palazzi di AVVILENTE CONCRETEZZA.
Ad un certo punto però dovette necessariamente togliersi la benda,dopo aver corso per chilometri e chilometri, aveva perso il senso dell'orientamento.
E quindi giù, per terra,ecco il velo che gli copriva gli occhi e l'anima.
L'IO è diventato ME.
Scorge il concreto,lo tocca,lo assapora,lo annusa.
La ME di ora vive a pieno,non ha timore del reale ora che lo conosce,non si nasconde,non si rintana,ma sale pian piano le scale dei palazzi della concretezza,si affaccia dalle loro finestre e scorge per terra i resti dell'IO,li saluta dolcemente con uno sguardo languido.
Ora che il reale è reale la speranza di evadere in altri mondi per proteggermi è vana.
La realtà mi circonda,è tangibile,è udibile,la sento sulla pelle e nelle orecchie,su di me,sotto,attorno.
Dove ha vissuto l'IO sino ad ora?
Ora che devo far i conti con questa degradante realtà che si insinua nei miei pensieri,nelle mie parole,nei battiti del mio cuore è giunto il momento che la linea che contorna il mio essere cambi: ed ora è a zig zag,spigolosa,dura, e la tocco e punge, e la guardo e acceca, e la assaporo e DISGUSTA.
