Parte 1- L'inizio di tutto.

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Inizierò con il presentarmi: mi chiamo Scarlett, ho 16 anni e amavo un sacco mia madre; si dico ''amavo'' perché purtroppo l'ho persa qualche settimana fa.

Mia madre era una donna forte e determinata, coraggiosa e tenace ma purtroppo ha fatto delle scelte sbagliate, una di queste è stata incontrare mio padre, il loro matrimonio era perfetto fino a sedici anni fa, quando nacqui io, tutto prese una piega sbagliata, mia madre voleva con tutta se stessa una figlia, mi considerava il suo piccolo tesoro, mi ha sempre trattata bene e ha sempre cercato di farmi sorridere anche quando non c'era alcun motivo per farlo; mio padre invece era praticamente l'opposto, mi considera tutt'ora un peso e  nonostante gli sforzi fatti da mia madre per farci avvicinare lui non mi ha mai nemmeno considerato come figlia.

La morte di mia madre è stata una cosa inaspettata per me, quella sera ero andata a dormire da quella che era la mia migliore amica, Viola; mia madre spesso lavorava fino alla sera tardi e quindi io spesso ero da Viola, quella mattina quando vidi mia zia bussare alla porta della mia amica subito capii che c'era qualcosa che non andava, mia zia era pallida, aveva delle occhiaie orribili e una faccia visibilmente sconvolta.

Quel giorno quando salii in macchina Clara (ovvero mia zia) scoppiò in lacrime, nella mia testa si sovrapposero contemporaneamente migliaia di pensieri, e tutti riconducevano a mamma.

Dopo circa mezz'ora di viaggio arrivammo nel piccolo appartamento che mia madre era riuscita a comprarsi grazie ai suoi risparmi, quando arrivai feci scattare la serratura della porta ed entrai, per mia sorpresa l'intero appartamento era avvolto da un silenzio tombale, mia zia mi prese per un braccio e mi condusse in salotto chiudendo la porta dietro di lei, ci sedemmo sul divano e con freddezza mi annunciò la triste notizia.

Rimasi pietrificata, il mio volto divenne pallido, le mie gambe non riuscivano nemmeno a reggermi, la mia mente era offuscata da mille pensieri, non riuscivo a pensare lucidamente, ero sopraffatta al dolore.


Mia zia rimase qualche giorno nell'appartamento con me, non riuscivo nemmeno ad alzarmi dal letto e quando per lei giunse il momento di andarsene io decisi di trasferirmi, raccolsi tutte le mie cose, senza lasciare nulla indietro, presi qualche vestito dall'armadio di mia madre ed indossai la sua catenina d'argento, era il gioiello a cui era più legata, di solito non lo toglieva mai e per questo fui sorpresa di averlo trovato nel suo portagioie.

Durante tutto il viaggio non pensai a nient'altro oltre alla morte di mia madre, era un pensiero fisso, un qualcosa che non riuscivo a togliermi dalla testa.



La ragazza fantasmaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora