Scossa Elettrica

107 12 0
                                    

Quella mattina a Los Angeles splendeva il sole. Kit Herondale si svegliò stranamente di buono umore e decise che quella mattina avrebbe fatto colazione insieme agli altri Shadowhunters che vivevano nell'Istituto. Ovvero insieme ai Blackthorn, famiglia leggermente numerosa, e a Emma Carstairs, guerriera spietata e con un bizzarro senso dell'umorismo.
Appena varcò la soglia della cucina Kit iniziò a rimpiangere la sua scelta. Sul tavolo erano disposte varie pile di pancake e tutti si stavano dando da fare per prenderne il più possibile e poi decorarli a proprio piacimento. Emma stava letteralmemte ricoprendo i suoi di zucchero sventolando la sua voluminosa chioma di boccoli biondi. Livvy si stava dando da fare con lo sciroppo d'acero mentre Dru e Tavvy si litigavano un piatto di fragole. Julian come al solito stava cercando di stabilire ordine. Di Ty nessuna traccia..
- Buongiorno - disse dato che nessuno sembrava averlo notato.
Tutti si girarono a guardarlo e dove fino a un attimo fa regnava la confusione scese il silenzio.
- 'giorno Herondale - ruppe il ghiaccio Emma.
Kit si mise a sedere accanto a Livia che gli rivolse un sorriso dolce e rassicurante. Livvy aveva 16 anni, stessa età di Kit, ed era la gemella di Ty, anche se in realtà non gli assomigliava per niente. Tutti in famiglia avevano i tipici capelli castano scuro e gli occhi di un profondo azzurro, l'azzurro dell'oceano e del cielo limpido, tutti i Blackthorn erano così, tranne Tiberius.
- Come hai dormito Kit? - fece Julian, più per fare conversazione che per vero interesse, servendogli poi dei pancakes appena fatti.
Kit guardò con gioia i pancakes fumanti e consideró che quella famiglia allargata e un po' strana non era poi tanto male.
Dopo aver detto che aveva dormito bene sparò la domanda che si era posto appena entrato in cucina, cercando di mantenere un tono di indifferenza.
- dov'è Ty? -
Ovviamente fu la gemella a rispondere.
- a volte la mattina gli piace andare sulla spiaggia, quando non fa ancora tanto caldo -
- oh, e non fa colazione? -
- probabilmente non aveva fame - disse stavolta Dru come se fosse una cosa ovvia, guardando il fratellino a cui alla fine aveva ceduto le fragole.
Kit sapeva che Ty era diverso, che percepiva il mondo come se avesse i sensi potenziati, che non sopportava i rumori forti e la confusione, che non capiva i modi di dire o le figure retoriche, sapeva anche che era un genio, probabilmente con una mente più acuta di tutti loro messi insieme. Le sue diversità però non lo screditavano, anzi lo rendevano speciale. Kit si alzò, ormai finito il pancake, e si diresse nella sala delle armi, ormai catalogata come la sua preferita. Arrivando si accorse che c'era già qualcuno; Ty munito di cuffie e felpa larga stava lanciando dei coltelli, centrando ogni obiettivo, lo faceva con tranquillità e lo faceva sembrare dannatamente facile. Kit sapeva bene che non era così e si concesse un po' di tempo per osservare il ragazzo, il quale sembrò presto rendersene conto.
- perché mi stai guardando? -
- io ehm...scusa..pensavo non ci fosse nessuno - tentò di giustificarsi il biondo, tornando sui suoi passi per cercare di allontanarsi.
- puoi restare se vuoi - disse con indifferenza
- ah..ehm, okay -
Kit afferrò una spada corta e iniziò a maneggiarla, tentando qualche affondo nel nulla.
- stai sbagliando l'impugnatura - notó Ty.
Kit leggermente seccato rispose che era la prima volta che afferava una spada ammazza demoni: cosa alquanto normale per un ragazzo quasi normale. Ovviamente non per uno Shadowhunters. Ty si avvicinó e sfioró la mano di Kit spostandogli il pollice sotto il manico.
- in questo modo hai una presa più salda - spiegò osservando Kit come se fosse chi sa quale specie aliena, attento come sempre a non creare un contatto fra i loro sguardi. Kit percepí il suo tocco come una scossa, Ty ora era davvero vicino a lui, così vicino che gli sarebbe bastato allungare una mano per poterlo afferrare e tenere fra le braccia, in modo da poterlo proteggere. Il ragazzo si affrettò a scacciare quel ricorrente pensiero di protezione nei confronti del moro.
Probabilmente era solo perché Ty sembrava simpatico e di conseguenza un possibile amico per Kit. E a Kit sarebbe piaciuto avere un amico. Un amico da dover anche pretteggere in caso di bisogno, eppure era come se Kit avesse la sensazione di avere di fronte una cosa delicata e fragile, tanto fragile e tanto preziosa, così preziosa da dover custodire con cura.
Era giusto provare questo nei confronti di un amico?

Spazio autrice:

Heilà genteeee
Ecco il secondo capitolo!!
È un po' più lungo del precedente e premetto che d'ora in avanti la storia inizierà a farsi un po' più interessante🤭

Cosa dite? Per ora vi piace?
Fatemi sapere le vostre opinioni se vi va e obv buona lettura❤️❤️

Kiss kiss, la vostra Ali ✌️

Mistery Of LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora