Dance With Me?

2.4K 58 33
                                    

"Cole ti prego dimmi che stai arrivando..." chiedo per l'ennesima volta al mio migliore amico "Anna tranquillizzati. 5 minuti e sono da te" mi avverte "Sbrigati!" gli intimo chiudendo la chiamata. È sempre in ritardo quel ragazzo, e sempre nei momenti in cui io ho più ansia!
Mi butto sul letto mentre guardo sconsolata il mio armadio, in cerca del vestito giusto da mettere questa sera. Ho organizzato una festa a sorpresa per il diploma di Jerry, uno dei miei migliori amici; mi sono occupata di qualsiasi cosa tranne che scegliere il mio vestito!
Sto quasi per sprofondare nell'ansia quando suonano al campanello e io mi fiondo di sotto ad aprire la porta sapendo già che si tratta del mio salvatore "Muoviti che abbiamo poco tempo" dico afferrandolo per il polso e trascinandolo con me in camera mia, senza nemmeno salutarlo "Hey hey cos'è questa fretta? Non mi saluti nemmeno?!" dice offeso dopo che siamo già entrati in camera e io mi sono chiusa la porta alle spalle "Tesoro mio, sono nel panico più assoluto, non trovo un vestito da mettere per sta sera, gli ospiti stanno per arrivare e con loro anche Jerry. Scusa se non ti ho gettato le braccia al collo per salutarti" gli spiego con un sorriso finto sulle labbra "Beh... Almeno un abbraccio me lo merito" dice guardandomi con le braccia incrociate e un sopracciglio alzato. Così cedo, mi avvicinò a lui e lo stringo in un abbraccio "Scusa. Ma non so cosa mettere e sono nel panico. Mi perdoni?" chiedo guardandolo con la faccia da cucciolo "Ringrazia che tu voglio bene rossa!" dice alzando gli occhi al cielo e io in risposta gli sorrido come una bimba che ha appena ricevuto il giocattolo che aspettava da mesi.
Si scioglie dall'abbraccio e si avvicina al mio armadio "Fortuna che avevo previsto tutto questo" dice iniziando a frugare nell'armadio "Cosa?" lo guardo confusa mentre tira fuori una busta di carta nera lucida e la stende verso di me "Metti questo" dice serio "Ma che..." apro la busta e ne tiro fuori un vestito blu notte con la scollatura a cuore e le maniche corte che lasciano scoperte le spalle, stretto fino alla vita che poi scende morbido fino al ginocchio "E questo da dove viene fuori?!" lo guardo confusa "L'ho comprato insieme a Diana, due settimane fa. Avevamo previsto questo tuo panico... Quindi abbiamo provveduto noi" dice sorridendomi e io corro ad abbracciarlo "Grazie Cole! Sei il migliore" dico stretta a lui "So di esserlo tesoro" dice ridendo "Sempre nella busta ci sono un paio di sandali neri con il tacco alto e un cinturino intorno alla caviglia. Spero ti stiano bene" aggiunge indicando la busta "Oh ragazzi... Siete fantastici" gli ripeto "Si ok, ora però muoviti. Devi ancora sistemare i capelli e fare il trucco. Veloce!" mi intima staccandosi dall'abbraccio in cui lo avevo stretto e dandomi una pacca sul sedere per farmi muovere "Cole!" lo sgrido ridendo "Dolcezza muoviti. E poi sai di non essere il mio tipo, quindi tranquilla" dice facendomi scoppiare a ridere.
Mi preparo velocemente; sciolgo i capelli, lasciandoli mossi, che cadono sulla schiena e sulle spalle, e poi metto appena un filo di mascara e un lucida labbra. Poi chiamo Cole per farmi dare il giudizio finale "Sei perfetta. Farai un figurone" dice con il sorriso sulle labbra "Grazie di tutto" gli sorrido in risposta. Mi si avvicina, mi porge il braccio e insieme scendiamo al piano di sotto per iniziare ad accogliere gli invitati.
[...]
La sorpresa è riuscita alla grande. Non se l'aspettava proprio. E per fortuna ne è rimasto molto felice. Per rilassarmi un po' mi siedo sul dondolo in giardino e guardo gli altri ballare "Perché non vieni a ballare?" mi chiede Cole che si è appena seduto vicino a me "Non ho molta voglia..." cerco di liquidarlo "Prometto che non te ne pentirai" dice con un sorriso enigmatico "Cioè?" chiedo confusa "Vieni a ballare con me e lo scoprirai" dice come se fosse ovvio. Titubante mi alzo e raggiungo l'improvvisata pista da ballo; iniziamo a ballare tranquilli, io con la testa sulla sua spalla e lui con le mani sui miei fianchi. Chiudo gli occhi mentre seguo i suoi movimenti, ma li apro di scatto quando si blocca di colpo "Che fai?" chiedo guardandolo confusa "Ti voglio bene, e ho fatto tutto questo per vederti felice, quindi non uccidermi" dice velocemente prima di allontanarsi da me e sparire tra gli invitati. Rimango ferma impalata come una cretina a chiedermi il perché sia scappato così velocemente quando sento qualcuno toccarmi la spalla "Mi concederesti un ballo?" chiede una voce fin troppo conosciuta. Mi volto lentamente e mi trovo davanti, in tutta la sua bellezza, l'unico ragazzo che io abbia mai amato. Ho una cotta per lui da anni, ma non sono mai riuscita a confessarglielo pensando di essergli indifferente "Gilbert" sussurro il suo nome, che al momento è l'unica cosa che il mio cervello sia riuscito a formulare "Carotina" dice sorridendo prima di fare un mezzo inchino in segno di saluto "Allora? Balleresti con me?" dice con il sorriso sulle labbra mentre mi porge la mano. Dopo averlo guardato qualche secondo, abbasso lo sguardo con un sorriso imbarazzato sul volto e appoggio la mano sulla sua, che stringe subito la presa intrecciando le sue dita con le mie. Poggia l'altra mano su un fianco mentre io poggio la mia mano libera sulla sua spalla "Sei stata molto brava con l'organizzazione. È una bella festa" si complimenta e io riesco solo a sorridere.
Stando così vicina a lui riesco a sentire perfettamente il suo profumo e sono sicura che ciò non sia d'aiuto alla mia sanità mentale. Già non riesco a parlargli, se continuo così mi scioglieró nel giro di poco. Cerco di mettere insieme i pensieri e tirare fuori qualche frase di senso compiuto "Sono contenta ti piaccia la festa. Mi fa piacere tu sia riuscito a venire" gli dico alzando appena lo sguardo per guardarlo negli occhi e lui mi sorride di nuovo "Mi fa piacere che tu mi abbia invitato" sussurra dopo essersi inumidito le labbra e io abbasso di nuovo lo sguardo per evitare di fare figuraccie. Continuiamo a ballare per altre due canzoni, prima che io mi allontani dicendo di essere stanca per via dei tacchi. Cammino verso il dondolo e mi siedo guardando Gilbert mentre mi segue e si siede accanto a me "Anna è tutto ok?" mi chiede e percepisco appena un po' di preoccupazione nella sua voce "Tutto ok tranquillo. Solo un po' di stanchezza" dico sorridendogli "Okay" sussurra e rimaniamo così, seduti uno accanto all'altra, in silenzio, mentre gli altri intorno a noi ballano "Se non ti spiace vado a brendere qualcosa da bere. Vuoi qualcosa?" dice alzandosi "Un bicchier d'acqua se non ti spiace" gli sorrido appena "Nessun disturbo. Torno subito" detto ciò si volta e entra in casa mentre mio riprendo fiato "Com'è andata?" alzo lo sguardo e Cole è in piedi davanti a me con un sorriso furbo "Perché quando te ne sei andato non mi hai detto che Gilbert Blythe era dietro di me?! Stavo per morire appena l'ho visto!" dico alzandomi velocemente e avvicinandomi a lui "Anna calmati! Non l'ho fatto perché altrimenti saresti scappata" mi prende per le spalle cercando di tranquillizzarmi "Ovvio che sarei scappata! Sono innamorata di lui da anni e sai che non riesco a dire frasi di senso compito quando sono davanti a lui" a questa mia risposta Cole scoppia a ridere "Beh... Devo dire è stata molto divertente la tua faccia quando lo hai visto. Ora però ti siedi, aspetti che torni e ci parli" mi spinge di nuovo sul dondolo e si siede accanto a me "Digli quello che provi, apriti e diglielo" dice sorridendo "Devo ricordarti della ragazza che ha portato l'ultima volta che siamo usciti con tutto il gruppo?!" replico con tono acido "No, non devi ricordarmelo tu. Ma fidati, prova a parlarci" e detto questo mi lascia sola ad aspettare che Gilbert torni.
Inizio a pensare a cosa potrei dirgli, cerco di mettere in ordine i pensieri che mi frullano in testa "Eccomi, scusa se ci ho messo tanto" dice Gil sedendosi accanto a me, porgendomi il bicchiere pieno d'acqua "Tranquillo. Grazie" gli sorriso "Di nulla" mi rassicura.
Rimaniamo per l'ennesima volta in silenzio, uno accanto all'altra. Io continuo a come potrei iniziare per confessargli di essere innamorata di lui, e lui sembra assorto in pensieri che lo turbano "Che ne dici se abbandoniamo un attimo la festa per fare una passeggiata al parco qui di fronte? Dovrei parlarti" se ne esce poco dopo alzando con decisione lo sguardo verso di me, prendendomi alla sprovvista "Okay" sussurro; così ci alziamo dal dondolo "Avverto Cole che stiamo uscendo e arrivo" gli dico e lui annuisce. Cerco Cole tra la folla e quando lo a visto mi avvicinò "Sto uscendo... Vado con Gil al parco qui di fronte. Dice che deve parlarmi" lo avverto "Ricordati ciò che ti ho detto" mi ripete mentre mi sto allontanando.
Raggiungo Gilbert vicino alla porta di casa e poi usciamo. Camminiamo vicini per un bel po' prima che uno dei due si decida a dire qualcosa "Hai freddo?" mi chiede vedendo che ho le braccia incrociate "Appena" sussurro e lui si sfila la giacca di pelle, appoggiandola poi sulle mie spalle "Non hai freddo?" gli chiedo "Veramente l'avevo presa per te. L'ho messa semplicemente per non tenerla in mano" confessa ridendo appena e io lo guardo sorridendogli "Grazie" dico con un sorriso timido. Camminiamo ancora per un po', nel silenziozpoi Gil inizia a parlare "Anna..." dice il mio nome come se gli costasse uno sforzo enorme; si blocca e mi prende un braccio per far fermare anche me, io mi fermo e alzo lo sguardo per guardarlo negli occhi "Si?" lo vedo umettarsi le labbra e passarsi una mano sul collo in segno di imbarazzo "È tutto ok?" chiedo iniziando a preoccuparmi per cosa deve dirmi "Non proprio" lo guardo inclinando la testa "C'è stato un fraintendimento tra di noi e voglio risolverlo" mi spiega "Okay" dico invitandolo a continuare a parlare "Quando siamo usciti tutti insieme l'ultima volta. Con me c'era una ragazza, è una mia... Amica" parla lentamente come se stesse cercando di pensare attentamente a ciò che dice "O almeno... Era una mia amica" e a queste parole il mio cuore perde un battito "Voglio dire... Ha detto di essere innamorata di me" sento gli occhi che iniziano a pizzicare e le gambe farsi molli "Le ho detto che dovevo riflettere bene su cosa volevo davvero..." dice inumidendosi le labbra per forse la decima volta da quando siamo usciti di casa "E?" l'unica cosa che riesco a pensare in questo momento è che voglio scappare al più presto per chiudermi in camera mia "Non lo so Anna..." mi guarda negli occhi e, quando si accorge che sto per piangere, mi prende il viso tra le mani, alterna lo sguardo dai miei occhi alle mie labbra e poi di nuovo agli occhi; si morde il labbro e poi deglutisce. Lo vedo avvicinarsi a me lentamente ma prima che possa baciarmi mi allontanò "Meglio che vada" sussurro prima di sfilarmi la giacca, lasciargliela in mano e voltarmi per tornare in casa.
Corro per il parco, con i tacchi che fanno male, l'aria fredda che mi colpisce il viso e le lacrime che minacciano di uscire. Appena entro in casa, vado a sbattere contro Cole che con i riflessi pronti mi prende al volo prima che possa cadere "Anna, ma che..." si blocca appena vede che sto per piangere e quando allenta la presa sulle mie spalle, mi libero e corro in camera chiudendomi la porta alle spalle. Appena chiudo la porta inizio a piangere e mi siedo ai piedi della porta stringendomi le ginocchia al petto; qualche secondo dopo sento qualcuno bussare alla borta "Anna ti prego apri la porta" Cole cerca di convincermi ad aprire la porta "Cole ti prego lasciami stare" lo supplico "Non me ne vado finché non mi apri" dice e poi lo sento sedersi alla base della porta "Siamo schiena contro schiena sai?" dico ridendo appena. Cole ha questo potere; riesce a farmi ridere in ogni momento "Beh... Se tu mi aprissi, invece di essere schiena contro schiena, saresti completamente avvolta tra le mie braccia" dice abbassando la voce. Appena un millisecondo dopo aver udito quelle parole scatto in piedi e apro la porta; sentendosi venire a mancare la porta dietro la schiena Cole scatta in piedi e poco dopo sono stretta a lui "Ti va di dirmi cosa è successo?" chiede tenendomi stretta "Ora voglio stare cosi" sussurro e mi stringo di più a lui. Rimango abbracciata a lui fino a quando qualcuno dietro di noi si schiarisce la voce e noi ci allontaniamo "Anna ti prego devo parlarti. Fammi spiegare" mi chiede Gilbert guardandomi con la faccia da cucciolo bastonato, sto per dirgli che non mi interessa quando aggiunge un "Per favore" come se la sua vita dipendesse da quello. Sospiro guardando Cole e chiedendogli silenziosamente di lasciarci un momento da soli. Cole mi sorride e poi si gira verso Gilbert "Prova a farla piangere ancora e te la vedrai con me e la furia di Diana" dice a bassa voce, forse pensando che io non lo abbia sentito, poi lo supera e scende nuovamente al piano di sotto "Mi dispiace. Sono stato un cretino" mi guarda umettandosi le labbra "Non avrei dovuto dirti di Winnie... O almeno non così" batte ripetutamente il piede a terra in segno di nervosismo "Okay" dico piano "Anna...." alza lo sguardo e incrocia il mio, mi guarda per qualche secondo "Ho capito solo nel momento in cui sei corsa via che non mi interessa di Winifred. Ne di altre" si avvicina a me e mi prende una mano "Ho capito solo quando ti ho vista allontanarti da me, che l'unica che voglio al mio fianco sei tu, Anna. Sei sempre stata tu, e lo sarai per sempre!" avvicina una mano al mio viso e spazza via una lacrima che sta scendendo sulla guancia "Gil..." cerco di dirgli qualcosa ma non riesco a trovare una risposta a tutto questo "Carotina non devi darmi una risposta immediata. Ti sto solo dicendo che dopo tanto tempo, troppo, ho capito di essere innamorato di te. Non importa che tu mi risponda subito perché so che ti aspetterò per sempre. Quindi se devi prenderti del tempo, non importa io..." mentre continua a parlare, faccio l'unica cosa che mi passa per la testa in questo momento. Lo bacio.
Gilbert è preso un attimo alla sprovvista, ma si riprende subito baciandomi a sua volta e stringendomi le braccia attorno ai fianchi. Quando si allontana da me lo guardo negli occhi "Di solito dicono di me che parlo troppo... Ma anche tu non scherzi eh" lo prendo in giro "Beh, se è questo quello che succede quando parlo troppo, sappi che lo farò sempre" mi sorride dolcemente prima di baciarmi di nuovo "Scusa se ti ho fatto piangere... Non volevo. Sono stato un completo cretino" si scusa ancora quando ci allontaniamo "Scuse accettate" dico prima di abbracciarlo "Bene, vedo che alla fine il nostro piano è andato a buon fine... Aveva preso una brutta piega, ma l'importante è il fine" ci voltiamo entrambi verso le scale, dove ci sono Cole e Diana che smci guardano sorridenti "Scusate?" chiede Gilbert confuso "Beh, io ti ho obbligato a ballare con lei" dice Cole ovvio "Sotto mio consiglio" replica Diana e io scoppio a ridere correndo verso i miei due migliori amici "Grazie ragazzi" sussurro stretta nell'abbraccio "Okay io direi di tornare di sotto... Sono ancora solo le 9. La notte è giovane gente" esclama Diana trascinando Cole giù per le scale.
Gilbert mi si avvicina, intrecciando la mano con la mia "Andiamo a ballare?" chiede sorridente "Con piacere".

Spazio Autrice:

Holaaa! Dopo moltissimo tempo sono tornata su wattpad e ho ricominciato a scrivere, mi mancava moltissimo devo dire.
Sta volta sto scrivendo una raccolta di storie su "Chiamatemi Anna". I nostri cari Anna e Gilbert ci hanno e ci stanno facendo sognare... Da questo il titolo della raccolta.
Se vi piace lasciate una stellina e se volete suggerire qualcosa, commentate✌
Sofily❤️

Dream with Shirbert❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora