Inizio dopo la fine

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nome autore: M.R. Dell'anna (Madeline Fate)

numero prova: 3

titolo: Inizio dopo la fine 

numero parole: 2533



Giorno 169

il tempo è passato così in fretta da quel giorno fatidico. Il mondo è cambiato da allora; da quella volta in cui ci fu quell'attacco hacker, che provocò il disastro nucleare su larga scala. Tutte quelle centrali nucleari totalmente fuori controllo, e intere terre devastate, città in rovina; animali ed esseri umani quasi del tutto sterminati, a pochi passi dallo scomparire per sempre, e quei pochi sopravvissuti subirono mutazioni catastrofiche. Le terre vicino alle centrali esplose sono completamente inaridite, del tutto prive di vita. Solo un pazzo avrebbe tanto coraggio ad avvicinarsi solo al confine di quei luoghi. Le radiazioni sono così forti da raggiungere chilometri di distanza. I pochi animali  sopravvissuti hanno subito anche loro radiazioni, e i cuccioli nati in questa stagione ne sono la dimostrazione. Alcuni non sopravvivranno, questa è un unica certezza, e l o stesso vale per noi, per il nostro gruppo. Siamo un gruppo abbastanza grande è vero, ma un gruppo così grande necessita anche grandi quantità di cibo e acqua. Cibo e acqua che non abbiamo. Scarseggia sempre di più, e a breve dovremo prepararci per un altra esplorazione alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Sono stanco, la gente qui sta morendo di fame o per via delle radiazioni, e l'aria del bunker di certo non aiuta, le pareti sono piene di muffa  e di certo non aiutano a migliorarla. I pochi nascituri sono quelli più a rischio, le radiazioni hanno modificato anche il loro e alcuni di loro sono stati più sfortunati di altri. La cosa più triste è vedere i loro genitori, costantemente impauriti per la salute dei figli a chiedersi se sopravviveranno o meno. Non c'è secondo che passi in cui i miei pensieri non siano occupati da strategie per mantenere la sopravvivenza di tutti, anche di chi si è ammalato negli ultimi tempi. Essere il capo gruppo in questa situazione comporta una responsabilità colossale, la sento. quasi posso toccare la tensione che riecheggia in aria, la posso quasi sfiorare. Tutti si aspettano un leder, ma io non mi sento un capo, non mi sento un eroe, e molto probabilmente non sarò all'altezza di queste persone. Diamine ho solo 26 anni, a quest'ora avrei un lavoro, una casa e potrei salutare ancora i miei amici o i miei genitori. Potrei avere una vita normare e trovare qualcuno di speciale con cui passa la il resto della mia vita; e invece a causa di quel disastro che ha sconvolto il mondo, tutti i miei piani sono andati. Disintegrati insieme a tutto ciò che prima era l'esterno e la normalità. Andati in fumo come i sogni di chiunque altro in questo posto, in questo bunker grigio e privo di emozioni se non quelle negative. Darei oro anche solo per una coca cola o delle patatine al formaggio ora come ora, ma devo accontentarmi di una lattina di fagioli in scatola malmessa. Probabilmente anche questa, anche se in minima parte; conterrà radiazioni pericolose per il mio organismo. Mi sto avvelenando per sopravvivere e non posso fare altro che continuare così. Inizio a pensare che forse uscire fuori senza tuta anti radiazioni sia l'unica salvezza a tutto e finirla qui. Vorrei, ma lasciare questa gente in queste condizioni sarebbe ancor più orribile, per quello che ne sappiamo potremmo essere anche gli unici sopravvissuti e la nostra morte potrebbe significare l'estinzione della specie. Vorrei che tutto questo fosse solo un brutto sogno. Uno di quelli dove basta solo un secchio d'acqua fredda addosso per svegliarsi e tornare alla normalità, ma non lo è. Vorrei pestare a sangue l' Hacker che ha provocato tutto questo, e fargliela pagare per ogni morto o persona a rischio in questo mondo al baratro. L'apocalisse, ecco cos'è. Quelle che un tempo erano grandi città ora sono solo macerie e posti desolati, coperte da fiamme tossiche e spazzatura prossima, altrettanto, in fiamme e dannosa. Non smettono i terremoti, le esplosioni hanno movimentato faglie assestate da secoli. E' possibile persino un ipotetica ricongiunzione delle varie terre, chissà se torneremo ad essere persino una Pangea, sembra impossibile ma non da escludere. Sicuramente anche i vulcani nel resto del mondo, anche quelli che un tempo avevano smesso di incenerire qualsiasi cosa attorno a se, ora staranno ricoprendo tutto di magma ingoiando sotto di se i resti della civiltà che un tempo vi viveva accanto quotidianamente. Mentre le maree avranno inghiottito coste intere con i loro tsunami colossali e implacabili. Sento di impazzire, ogni rumore mi infastidisce, ma allo stesso tempo anche solo il rumore di una goccia che si frantuma come cristallo toccando il terreno, mantiene quel briciolo di sanità mentale che mi rimane. 

Inizio dopo la fineWhere stories live. Discover now