Capitolo cinque

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Cominciamo a vedere un film a caso, quando poi da un momento i miei occhi diventano sempre più pesanti, le immagini diventano sempre meno nitide.
il ragazzo romano afferra delicatamente la mia testa e la poggia sulle sue gambe, decido di chiudere gli occhi e abbandonarmi ad un lungo sonno.

27 NOVEMBRE 2019 ORE 07.00 CARO DIARIO...
Qualcosa mi solletica dolcemente la gola, scuoto delicatamente la testa, cercando di liberarmi da quella piacevole ma strana sensazione, ma poi qualcosa di pesante mi si poggia sul seno.

Una luce forte, proveniente da alcune finestre, disturba il mio sonno, eppure in camera mia non mi sembra di avere tutte queste finestre.

Apro lentamente gli occhi e vedo un televisore che credo di non aver mai visto dentro la mia camera, sposto il mio sguardo verso sinistra e trovo dei enormi grattacieli, questa non è camera mia.

 Prendo coraggio e abbasso lo sguardo cercando di capire cosa fosse quella strana sensazione sul mio seno, è la testa dello sconosciuto romano, fantastico neanche so il suo nome ed è già sul mio seno, sta saltando troppe tappe questo ragazzo.

E' strano svegliarsi accanto a qualcuno, io sono sempre stata abituata a svegliarmi nella mia camera completamente da sola, ogni mattina guardavo per almeno dieci minuti il soffitto cercando di capire come stessi, cosa sentissi , ma non sentivo mai nulla, non stavo ne male ne bene, non sentivo semplicemente nulla.

Oggi però non è così, mi sento stranamente felice, è possibile? 
E' possibile essere felice per qualcuno che non conosci?
E' possibile cambiare così tanto dall'oggi all'indomani?
Sembro una persona totalmente diversa oggi. 

Questa cosa un po' mi spaventa, cerco di muovermi per alzarmi ,devo andare via da questa casa, via da lui, ma il suo braccio mi stringe  verso il suo petto, muscoloso e caldo.

Apro di nuovo velocemente i miei occhi, ho dormito con lui, come cazzo è stato possibile?

Sposto delicatamente il suo braccio e mi alzo, infilo velocemente le mie scarpe, afferro la mia borsa nera di pelle e esco silenziosamente da quella meravigliosa casa e da lui.
Mi avvio a passo svelto verso l'ascensore, schiaccio velocemente il pulsante, come se avessi paura che lui da un momento all'altro potesse raggiungermi.

E' stato carino sta notte devo ammetterlo, ma non posso fidarmi di uno sconosciuto, non posso stare ancora con lui quando le mie amiche sono da sole in un ospedale senza di me, magari anche preoccupate visto che è da ieri che non mi faccio sentire.
Non posso rischiare così tanto per uno che nemmeno conosco.

Il beep dell'ascensore mi riporta alla realtà, entro velocemente nell'ascensore e quando finalmente le porte si chiudono tiro fuori un forte sospiro, lo rivedrò?
Potrò rivedere ancora una volta, anche da lontano quei bellissimi occhi?

"Ha ragione, sono proprio eccessiva" dico fra me e me sorridendo pensando al ragazzo che sicuramente non avrei mai più rivisto e forse era meglio così.

Da uno così cosa ci si può aspettare, chissà quante ragazze avrà portato nel suo letto, penso uscendo finalmente dall'ascensore.

"Buongiorno Signorina" mi dice una voce famigliare, alzo lo sguardo e noto il portiere di ieri che parlava e scherzava con il ragazzo misterioso
"Buongiorno" dico sorridendo, aumentando il passo, sarò sicuramente sembrata maleducata, ma voglio uscire da questo palazzo, ho paura che da un momento all'altro il ragazzo misterioso possa comparire.

Una volta uscita da quel palazzo comincio a girovagare per le vie di Milano senza una vera e propria meta, non so cosa fare, non so dove andare e non so come chiamare le mie amiche, mi sento persa.

MyMistake ValerioMazzeiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora