Un ragazzo a bordo di una Dodge Charger rossa del 1969, oltrepassò il confine di entrata della cupa cittadina di Salem, ben nota anche come la citta della caccia alle streghe.
L'automobile si trovava su Broad Street precorrendo il tragitto che portava ad Hathorne street dove infine si fermò difronte ad una vecchia casa di età vittoriana. Le Strade erano completamente ricoperte da foglie secce gialle, arancioni e marroni; cadute da alberi ormai completamente spogli, e anche se quella mattina era piuttosto soleggiato e in cielo si scorgeva qualche nuvola grigia, a Salem si respirava già un clima freddo, umido, nebbioso come se l' inverno fosse già quasi alle porte. Le case del quartiere e di quasi tutta la città erano addobbate con le classiche decorazioni per halloween, ragni e ragnatele sui portici, mummie e bare nei giardini, (che si presuppone facciano paura ma in realtà sono solo noiose) e poi quella casa... la casa dove l'auto si era fermata che pur non essendo addobbata era inquietante di suo, sembrava potesse essere l'abitazione di un sadico.
Il ragazzo... un ragazzo di origine asiatiche (probabilmente), lunghi capelli neri raccolti in uno chignon maschile, occhi a mandorla scuri, alto ma non troppo robusto, scese dall'auto dirigendosi verso il bagagliaio, dove all'interno giaceva il corpo di un altro ragazzo probabilmente svenuto (anche se era molto più probabile che fosse ubriaco) il quale indossava abiti bagnati fradici, ed era rannicchiato nella posizione più scomoda possibile. Il ragazzo asiatico il cui nome è Adam, raccolse una bottiglia che l'altro ragazzo stringeva a se, ed iniziò a rovesciargli addosso il contenuto, finché l'altro ragazzo non fu sveglio.
-Ei ubriacone, allora sei sveglio!
Il ragazzo si mise a sedere aprendo piano gli occhi in quanto obbligato dal bagliore del sole. All'apparenza sembrava più robusto rispetto ad Adam, e più alto di qualche centimetro; occhi di un verde brillante, capelli corti biondi e una mascella pronunciata.
-Adam smettila di urlare. Dove... dove siamo?
- Ma come Blake, non riconosci la nostra vecchia "casa dolce casa"?
Blake scese dall' auto barcollando, in quanto era ancora un tantino brillo e iniziò a guardarsi intorno.
-Oh cazzo. Adam ma che cavolo ti passa per il cervello, perché siamo tornati in questo schifo di topaia? E perché mi sono risvegliato nel bagagliaio della mia auto?
-Primo, ormai dovresti conoscere i nostri piani, perciò dovresti sapere perché siamo qui. Secondo, eri completamente ubriaco, puzzavi (cosa che non è cambiata) e dovevo affrontare un viaggio di quarantadue ore, e poi mi serviva spazio per gli scatoloni. Ho risposto a tutto? Adesso aiutami, e non è una domanda.
Insieme scesero gli scatoloni, e si diressero al portico, il quale si apriva con due pilastri ad arco con degli strani simboli incisi sopra, le ringhiere delle scale che accompagnavano fino ad un patio a due metri dalla porta di ingresso, erano decorate con due gargoyle posti ai lati della fine del corrimano; a Blake ricordavano tanto due pipistrelli, mentre ad Adam due demoni. La porta di ingresso era completamente in vetro, ma era impossibile riuscire a vedere al suo interno a causa dei giornali che vi erano stati attaccati alla perfezione e con precisione al vetro. Aprirono la porta e quando entrarono vennero travolti dall'odore di polvere muffa e morte (probabilmente qualche animale morto) emanato dalla casa, era buio, nella stanza si intravedevano solo piccoli spiragli di luce che cadevano su precisi punti del parquet, da punte di giornale che si erano staccate dalle finestre. I mobili erano interamente coperti da lenzuoli bianchi ormai grigi a causa della polvere.
-Casa dolce casa, giusto Adam? Spero che a questo punto ti sia ben chiaro che tocca a te pulire questo schifo- disse lanciando gli scatoloni per terra.
-Andiamo Blake, non posso fare tutto da solo.
-Peggio per te, questa volta prendo io l'attico- raccolse i suoi scatoloni e si diresse su per due rampe di scale, finché non si ritrovò davanti alla porta dell'attico, ne girò il pomello e si ritrovò sotto gli occhi tutto ciò che aveva lasciato quindici anni prima.
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RESURRECTION -ALI DI FUOCO
Fantasy"Vivrò comunque una vita dannata" Blake Avaron è un giovane angelo condannato a morte fuggito dall'Etere, insieme ad Adam il suo druido guida si ritrova comunque ad essere tormentato dai fantasmi del suo passato, dai fantasmi dei suoi errori, ma n...