capitolo 11

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finalmente si fece mattina,mi alzai dal mio amatissimo letto,anzi il letto del mio ex,e mi guardai allo specchio,ero in pigiama,con una crocchia disordinata e una maglietta tutta sudata,mi devo lavare assolutamente.

Andai verso il bagno,aprì la porta e c'era il mio ex di fronte a me,con solo un paio di slip,e il torso nudo.

''Ei come va?Ti sei alzata così presto?''

Non ho la minima idea di che ore siano. "Perché che ore sono?'' Chiesi appoggiandomi al muro del bagno di casa del mio odioso ex.

''Sai,Anastasia mi sei sempre mancata,e mi manchi tutt'ora mi mancano le nostre passeggiate,mi mancano le nostre nottate passate insieme,mi manca tutto di te." Queste parole,non mi fecero ne caldo ne freddo. In realtà non so perché ma non lo amo più,non mi piace nessuno,almeno credo...

"Veramente- dissi avvicinandomi a lui- non ti amo più,se vuoi rimaniamo amici?" Chiesi al ragazzo che fino a due anni fa se mi avesse detto queste parole mi sarei sciolta come un ghiacciolo in piena estate.

''Va bene piccola,prima devo fare una cosa più o meno un addio...- si avvicinò sempre più a me,fino a quando mi bació,da un lato non lo respinsi,era un addio,lui era stato importante per me quindi continuai il bacio,ovviamente forzato. Si staccò dalle mie labbra finalmente- ti è piaciuto?'' Chiese il ragazzo sicuro di se stesso,e delle sue doti a baciare.

''Devo andare,fammi fare una doccia,e me ne vado.'' Dissi al mio ex ormai immobile. '' e se invece rimanessi qui?'' Chiese il mio ex. "Fammi pensare...NO categorico". Finalmente se ne andò,e io mi tolsi i miei capi di dosso e mi andai a fare la doccia.

Mentre mi stavo lavando,senti il mio cellulare squillare,mi asciugai le mani con una tovaglia accanto,e decisi di rispondere alla chiamata,senza manco guardare chi fosse.

'' Cazzo Ana,finalmente mi rispondi."
Disse il ragazzo,che con mille voci,riconoscerei la sua... " ehm...Non volevo sentirti." Sentí Dylan sospirare e poi si mise a urlare " ANASTASIA INVECE DARGLI UN LIMONE AL TUO EX TI VA BENE?" rimasi pietrificata. Lui aveva visto tutto,anche il bacio...

Riattaccó la chiamata,furioso,ma io dico a lui che gli interessa?Cosa faccio io...boh. Uscì dalla doccia,e mi misi un leggins nero con una felpa gialla,ai piedi invece indossai le mie amatissime vans. Nelle ciglia applicai il mio mascara preferito,invece sul viso,il mio amatissimo fondotinta.

Presi il mio zaino e il mio Iphone e scesi le scale,per andare a scuola. Mi deve accompagnare la mia migliore amica Violet,ora mi ucciderà visto che non l'ho calcolata manco a lei. Oggi pomeriggio inizio anche gli allenamenti di pallavolo,che bello.

Salutai il mio ex in modo freddo,e me ne andai da quella casa. Quando Violet mi vide,mi saltó letteralmente addosso,e io ricambiai l'abbraccio.

''Ei amoo,mi sei mancata!Che fine avevi fatto?Ci hai fatto spaventare.''

Ogni volta tutti chiedono "che fine avevi fatto" ma i cazzi tuoi?... risposi ovviamente in modo diverso.

''Anche a me sei mancata,volevo stare sola,perché tanto tu dai sempre ragione a quel coglione di tuo fratello''

SILENZIO DI TOMBA. Tanto pure lei sa che Dylan è un coglione,lo sa anche un bambino...

Violet mi guardò in cagnesco. Dopo tutto è sempre suo fratello. "Va bene Ana andiamo a scuola."

*

Finalmente arrivammo a scuola,la mia migliore amica non parlava,io neanche,mi sistemai i capelli,presi il mio cellulare,e entrai nell'enorme edificio,alle otto del mattino,c'erano già tante persone,anche se le lezioni iniziano alle otto e mezza. Proprio mentre stavo camminando,vidi Dylan,con una cicca sulle labbra,e indossava una felpa,ovviamente nera,con i jeans del medesimo colore.

Dovetti passare accanto a lui purtroppo. Fai che non mi ferma,fai che non mi chiama,fai che non mi insulta,ti prego,Ana se ti chiama non lo calcolare,passa oltre... mi ripetevo tra me e me. Fino a quando mi afferrò per il polso,mamma mia,sarò fredda,acida e menefreghista.

''Dove cazzo sei stata?Non ti sei degnata di chiamarmi. - mi guardò male,e stringeva sempre di più la presa,iniziava a farmi male- chiamarci." Aggiunse.

"Non sono degnata a chiamarti. - cercai di liberarmi dalla sua presa ma invano.- lasciami stare cazzo." urlai contro al ragazzo.

''Non ti permettere ad urlarmi sai.''mi disse il ragazzo,urlando anche lui.

''Perché sennò che fai?..." Presi in giro il ragazzo. Fino a quando non mi arrivò uno schiaffo in piena guancia. Era stato lui,come si permette a dare uno schiaffo a una donna. Questa è violenza. "Lasciami." Gli dissi,con le lacrime agli occhi,che asciugai subito,peccato che avevo il mascara,quindi era tutto sbavato.

Lasciò finalmente la presa,e io me ne andai correndo in bagno. Non ci posso credere,non so se denunciarlo oppure no,so solo una cosa,tireró fuori la vera me. E non è di certo gentile,ma con lui sarò quella che sono sempre stata.

Fine capitolo 11

Ragaa scusate l'assenza ma sono stata tanto impegnata.

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Baciii❤


Quel fratello insopportabile della mia migliore amica.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora