Stava arrivando la fine, io lo sapevo, la stavo aspettando da tempo, ma Michael, Michael non sapeva a cosa andava incontro iniziando a parlarmi.
Sto vagando per camera sua da venti minuti, lui non c'è, credo sia alle prove da delle ore perchè la stanza sa troppo di chiuso ma ci sta visto che deve seguire quattro gruppi escluso il suo. Devo parlargli, devo dirgli tutto, non posso restare ancora per molto qui da lui ma ho dannatamente bisogno di dirgli tutto.
Appena entra nella sua camera rimango senza fiato, lui è perfetto. I capelli sudati sono appiccicati al suo capo, le guance rosse per lo sforzo appena finito, dio quanto lo amo.
"Luke" commenta con una punta di sorpresa lasciando il borsone ai piedi del letto, mi siedo sulla panca sotto alla finestra e guardo fuori per alcuni secondi.
"Michael" inizio fermandomi a prendere fiato "Io sono morto" non dovevo essere così diretto, non dovevo ma per il suo bene si. Deve sapere la verità, verità che io ho appurato meno di mezz'ora fa.
"Che? Cosa? Luke?" Lo guardo mentre cerca inutilmente dell'aria, si allontana il colletto della maglia dal collo, con due dita, e mi guarda terrorizzato.
"Circa mezz'ora fa sono venuti due strani tipi, di la, e mi hanno letteralmente teletrasportato in cielo, o almeno così credo, e li mi hanno spiegato che io quella sera sono morto nel sonno e invece che farmi morire come ogni fottuta persona mi hanno rinchiuso nel sito per farmi trovare quella cosa che mi legava ancora alla terra. Eri tu. Non so come o perchè ma tu eri quella persona che mi ha impedito di andarmene via e basta, ed ora che ti ho trovato e mi sono ricongiunto a te devo andarmene via, ho salutato i miei familiari nel sonno, ritroveranno il mio corpo nel canale vicino a casa mia tra due minuti." Mi alzo e lo raggiungo, le lacrime hanno bagnato il suo perfetto viso e lo segnano come fossero di un qualche metallo ardente, singhiozza e non posso fare altro se non avvicinarmi e regalargli per l'ultima volta le mie labbra sulle sue.
"Torneró, non mi vedrai magari, ma torneró. E quando lo faró credimi che non ti lasceró andare mai più. Michael, ti amo da morire" incrocio i suoi occhi mentre svanisco, divento il nulla mentre la luce mi inghiottisce.
Ricorderó per sempre questo pazzo dagli occhi verdi, ricorderó sempre Michael Clifford.
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Sfiorami. Muke.
Hayran KurguUn grido d'aiuto intrappolato in poche righe che agli occhi del mondo sono inesistenti. Quel grido d'aiuto che arriva alle orecchie di Michael per caso, quel grido d'aiuto che lo attirerà a se.