Lo baciato!

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CAPITOLO 3


Kat, se n'è stava seduta in una tavola fuori dal negozio di Renzo.
Prima, il negozio era di suo padre, e ancora prima di suo nonno, Milo. Il bar, ha preso il nome dal nonno di Renzo, il suo fondatore.

Maneggiava con il suo cellulare, girando da un social all'altro, sbuffando sonoramente, annoiata e ansiosa di sapere l'accaduto.

Passo piú di tre ore seduta su quella tavola, dopo aver salutato i fratelli e gli amici.

Susan, le aveva chiesto se aveva bisogno di un pò di compagnia durante l'attesa, e se cosí sarebbe stato sarebbe rimasta con lei volontariamente.

Susan era una ragazza dal fisico slanciato. Aveva degli occhi azzurri, dei capelli biondi e lisci.

Kat aveva conosciuto Susan l'estate del suo quattordicesimo compleanno, nel peggiore dei modi.

Kat se ne stava seduta tranquillamente sul altalena del parco al centro città, quello al suo fianco era occupato da un bambino poco piú grande di lei. Sentí qualcuno gridare contro cose poco piacevoli.
Quella bambina fastidiosa l'aveva minacciata di farla cadere se non l'avrebbe ceduta. Kat non si lasciò intimidire. La giornata la conclusero nel peggiore dei modi. Si erano tirate i capelli e si erano entrambe sbucciate il ginocchio.
Il giorno dopo si erano dinuovo incontrate, chiedendosi scusa, entrambe obbligate dai genitori.

Sentí dei rumori provenire al suo fianco, appena si voltò, vide Renzo, abbassare le (tapparelle) a terra.

-Non c'è la facevo piú ad aspettare-. Disse, alzandosi dalla sedia e stirachiandosi.
Renzo si volto verso di lei e le sorrise.
-Ah si?-.  Kat anuí sorridendo.

-Andiamo con la tua macchina!-.

-E la tua?-.

-Domani apro alle otto, vengo a piedi-.

-Oppure, passo a prenderti?-.

-No dai, devi essere a scuola alle otto e non voglio farti andare tardi-.

-OK, vengo a prenderti alle sette e mezza, voglio passare del tempo con te!-.

___

La macchina di Kat si fermò sul ciglio della strada, vicino al marciapiede di un palazzo.
Scese dall'auto insieme al suo amico, per poi raggiungere la porta del palazzo, aprendola, e salendo le scale, fino all'appartamento.

Appena entrati nell'appartamento si vedeva il corridoio, con divese porte hai lati e una infondo.
Enzo entrò nella prima porta alla sua sinistra, nella stanza c'era la cucina.

-Allora patatine o popcorn?-.  Le chiese guardandola in attesa di una risposta.

-Tutte due-. Rispose, togliendosi il gubbuotto di pelle, rimanendo in cannotiera.

___

-Dai, però stò film fa morire dalle risate!-. Disse Kat, per poi portarsi una  pattina in bocca, sorridendo.

-Per te forse!-. Ribatté Renzo, fingendo di asscugarsi una lacrima.

-Dai mi racconti che cosa é successo?-.
Lo supplicò.

-D'accordo, metto in pausa?-.

-Fa quello che ti pare, però adesso racconta!-.

-Prima tu!-.. Kat alzò le sopracciglia, per poi scrollarsi le spalle.

-Era verde, e io sono partita, poi però all'improvviso una moto mia tagliato la strada facendomi frenare bruscamente, quando mi sono offerta di aiutare il ragazzo portandolo in ospedale mi ha risposto 'non ho bisogno del aiuto di una ragazza, perlopiú stupida e cieca' ho qualcosa del genere, che maschilista del cazzo! Ora tocca a te!-. Disse frettolosamente, ansiosa di sapere l'accaduto.

-Allora...-. Incominciò incerto, voltandosi verso di lei. -... Io e Breed stavamo parlando con delle ragazze, eravamo ubriachi fradici, e poi all'improvviso mi sono ritrovato in bagnio, aveva praticamente vomitato l'anima, per tornare abbiamo preso un taxi ci stavamo dirigendo a casa tua, ma lui mi ha detto di voler venire a casa con me, cosí lo accontentato, però anche in camera mi ha chiesto di dormire con lui, avevamo parlato per un pò e poi non so perché ho incominciato a stuzicarlo e sono salito a cavalcioni su di lui, e lo baciato, e lui ha ricambiato...!-. Concluse abbassando lo sguardo.

-E allora... Cosa è successo..?-. Chiese lei per incoraggiarlo a continuare.

-Il giorno dopo mi ha detto che non si ricordava niente, ed era diventato molto strano, evitava di guardarmi, era scappato subito da casa mia... E poi non mi ha piú risposto hai messaggi e quando ci incontriamo per caso mi ignora, come se non esistessi.. Non c'è la faccio piú.. Sto impazzendo... Poi non avevo nessuno con qui parlare, perché tu eri chi sa dove...-.

-Ma lui ti piace?-. Chiese lei incrociando il suoi occhi.

-Io...forse... Credo di sì-.

-Prova a parlargli!-.

-No,non é un ottima idea!-.

Kat rimase in silenzio, rimugimando il tutto in cerca di una soluzione.
Tenne lo sguardo puntato verso alla tv.
Non appena vide una scena del film le venne in mente un idea.

-Trovato... Lo travato!-. Esclamò euforica, balzano in piedi.
Si voltò verso l'amico e incominciò ha raccontare il suo piano.

-Verrai a stare a casa mia per un settimana, e dovrai fingere di divertirti un mondo con me, se vuoi mettiamo su anche qualche scenetta fingendo di fare sesso... Hai presente quel film in cui c'era la ragazza che faceva finta di scompare con dei ragazzi cos il cosí diventavano piú popolari?-.

-No...-. Rispose Renzo corrugando la fronte. -Non so di che cosa parli-.

-Lasciamo perdere!-. Esclamò KAT agitando le mani -In poche parole il piano é farlo ingelosire!-.

____

Ket alla fine decise di restare a dormire nel appartamento del ragazzo. Si svegliò la mattina presto, svogliatamente. Si cambiò i vestiti del giorno prima, mettendosi un paltalone della sua tuta, che usava per correre la mattina presto, insieme a una felpa nera.
Accompagiò il ragazzo al negozio, per poi dirigersi frettolosamente a scuola, trovandola ancora chiusa.
Si sedette sul muretto guardandosi intorno.
Il grande edificio a cui si trovava davanti le dava, come sempre una sensazione bellissima.

Tra i suoi amici era l'unica a trovare la scuola un posto interessante, nonostante i richiami, amava la scuola.

-Ragazzina, hai da accendere?-. Disse una voce, facendola sussultare.

Kat si voltò.

Spalancò gli occhi.

Quella era l'ultima persona che voleva vedere quel giorno.


KAT JOHNSON Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora