JayTim

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Mi andava di uscire dagli schemi e non iniziare questa raccolta con la tipiche ship JayDick, TimKon o DamiJon , ma con una ship che mi piace altrettanto e che secondo me merita .
Quindi beccatevi questa JayTim .

I giorni liberi non erano frequenti a Villa Wayne, anzi, si poteva dire fossero più unici che rari .
Nell'immensa casa regnava la quiete e ogni membro della famiglia si godeva il meritato riposo, facendo attenzione a non rilassarsi troppo perché, come ripeteva sempre il capo famiglia, " il male non riposa mai" .
La calma però finì presto quando, da una delle numerose stanze, si sentirono strane urla seguite da una sedia che cadeva a terra e da qualcosa rompersi. 
Fu Dick il temerario che decise di andare a controllare ciò che stava accadendo nel luogo dal quale provenivano quegli strani rumori.
Aprì velocemente la porta ritrovandosi davanti un campo di battaglia : le due sedie erano a terra insieme al cestino e alle cartacce , i cuscini del divanetto erano finiti rispettivamente sulla piccola scrivania e su un tavolino dove fino al giorno prima si trovava un grande vaso ormai in frantumi sul pavimento .
Ma non era quello che lo lasciò sconvolto, infondo spesso le camere si riducevano in quello stato, visto e considerando quanto frequentemente i quattro "fratelli" si cimentavano in piccole lotte tra di loro.
Ciò che lo sconvolgeva era vedere l'imponente corpo di Jason su quello più gracile di Tim , in una posizione ambigua che lasciava poco spazio all'immaginazione.
Il ginocchio del più grande premeva contro la zona sensibile del minore mentre lo teneva fermo con le sue gradi mani.
Penserete che durante una "lotta" sia normale finire in certe posizioni e anche Dick l'avrebbe pensato se le persone in questione non fossero stati loro .
Era frequente che capitassero cose del genere con Damian, visto il suo animo bellicoso, ma non era mai successo tra il secondo e il terzo Robin, cosa che fece pensare male al maggiore tra i batbrothers .
I due ragazzi non fecero neanche in tempo ad accorgersi del nuovo arrivato , sentirono solo un "NOOOO" per poi ritrovarsi Jason a terra, con il sedere dolorante, e Tim appiccicato al petto di Dick che lo stringeva a lui morbosamente.
<< Arrg , si può sapere che cazzo ti è preso Grayson? Hai idea di quanto il mio culo sia dolorante in questo momento a causa tua?! >> disse sprezzante il ragazzo mentre si massaggiava il didietro .
<< NON TI PERMETTERÒ DI CONTAMINARE ANCHE TIMMY BRUTTO DEPRAVATO! HAI GIÀ FATTO ABBASTANZA CONTAMINANDO LA POVERA MENTE INNOCENTE DI DAMI ! >> Urlacchiò come una mamma apprensiva .
<< Cos- PERCHÉ PARTI DAL PRESUPPOSTO CHE LA COLPA SIA MIA? HA INIZIATO LUI!>> rispose offeso indicando il più piccolo, facendo sì che Dick spostasse lo sguardo sul ragazzo che stava ancora abbracciando, il quale aveva lo stesso sguardo di un povero cucciolo indifeso, per poi riportarlo su Jason lanciandogli un occhiataccia.
<<Timmy ti sembra il tipo di persona che farebbe certe cose così spudoratamente? Se è così io sono una donna mancata>> disse .
Bhe in realtà lo sei
Pensò tra se e se il ragazzo dal ciuffo bianco ribelle.
<<Evito di commentare la tua ultima affermazione. Comunque, non incolparmi di cose che non ho fatto, quel gremlin era già così quando è arrivato quindi io non ho colpe>> sospirò con tono stranamente calmo mentre incrociava le braccia e gli si imbronciava il viso .
Ci fu un attimo di silenzio nel quale si capì benissimo che Jason, per una volta, aveva ragione.
<<Comunque sappi che ti tengo d'occhio Jay>> riprese a parlare Dick, indicando prima i suoi occhi e poi quelli di Jason con fare ""minaccioso"" per poi andarsene trascinandosi dietro il più piccolo.
<< Ho vinto io Todd ~~ >> sussurrò Tim con fare provocatorio in modo da farsi sentire solo dal diretto interessato non appena gli fu abbastanza vicino, mostrando un ghigno furbetto e perverso tanto bello ed eccitante quanto irritante, per poi uscire dalla stanza.
Non appena fu solo il giovane uomo tirò un calcio ad una sedia, ancora a terra, ringhiando per la frustrazione.
Ripensava a ciò che era accaduto prima dell'arrivo del maggiore e questo gli provocava uno strano senso di rabbia.
Si ricordò di come lui stesse cercando di riposarsi stravaccato su di una sedia, mentre il "rimpiazzo", come lo chiamava lui, si accingeva a smanettare con il suo portatile.
Ripensò poi a come, di punto in bianco, sentì una strana pressione sulle sue gambe notando solo dopo aver aperto gli occhi le mani del più piccolo appoggiate sulle sue cosce muscolose divaricate, posizionandosi tra esse.
Da lì partì lo strano gioco del nuovo Red Robin, diventato improvvisamente audace.
Non sapeva quali fossero effettivamente le sue intenzioni.
Inizialmente pensava che gli stesse solamente giocando uno scherzo, ma si ricredette subito quando Tim iniziò a strusciarsi contro di lui con sguardo provocante e malizioso.
Solo a ripensarci il suo cuore iniziò a battere più forte e le sue gote presero a tingersi di un vivido colore rosso .
Era da tempo ormai che si era reso conto di provare una strana attrazione nei confronti del ragazzo dai grandi occhi azzurri e anche quest'ultimo se n'era reso conto, ma vedendo con quanta determinazione il maggiore rifiutasse d'ammetterlo decise di tirarglielo fuori lui provocandolo sfacciatamente .
In fondo il sentimento non era certo sgradito, anzi si poteva per certo dire che fosse pienamente ricambiato .
Passò così il pomeriggio e arrivò l'ora di cena . Erano tutti riuniti intorno al enorme tavolo in legno di noce, gustando le ottime pietanze cucinate da Alfred.
Una volta terminata la cena Bruce , Damian e Dick andarono nelle rispettive stanze a cambiarsi , in quanto erano stati invitati ad una delle tante feste a cui erano soliti partecipare .
<< Uffa, non posso rimanerci io a casa con Jason ? Sono pallose queste feste .>> disse sbuffando annoiato il piccolo di famiglia .
<< No Damian, tu verrai con noi. Non oso immaginare cosa potreste combinare tu e Jason a casa da soli. Come minimo la fareste saltare in aria >> disse Bruce con il suo solito tono tranquillo ma categorico << Tim , mi raccomando, cerca di impedire a Jason di fare disastri >> continuò poi rivolgendosi al neo-diciottenne, spostando tutti lo sguardo sul maggiore intento ad accendersi una sigaretta, girandosi verso i familiari non appena si sentì osservato .
<< Yaa non guardatemi così, sono adulto e vaccinato e->> si fermò quando vide le loro facce impallidire e la loro espressine preoccupata diventarlo sempre di più <<AHHHRG E VA BENE, SAPETE CHE C'È? ME NE VADO IN CAMERA A DORMIRE.>> disse irritato per poi andarsene sbattendo pesantemente i piedi a terra.
Tutti sospirarono e i tre invitati si accingevano ad andarsene, non dopo le ultime raccomandazioni fatte da Bruce e Dick, lasciando così Tim solo al ingresso .
Una volta solo il ragazzo si diresse in salone lasciandosi cadere pesantemente sul divano.
Non aveva idea di cosa fare, se non fosse stato che ad Alfred era stata data la serata libera avrebbe potuto parlare con lui come suo solito.
Che Jason uscisse dalla sua camera era impossibile, quando faceva così solitamente non usciva fino al pomeriggio del giorno dopo .
Doveva trovare qualcosa da fare per ammazzare il tempo , ma la domanda era : cosa ?
Alla fine optò per una delle sue solite maratone di serie tv , così prese delle patatine, accese la televisione e spense la luce, dando il via alla sua serata .
Passarono varie ore e gli unici rumori che si sentivano erano le voci degli attori in televisione.
Tutto era tranquillo, quasi troppo tranquillo.
Tim era talmente preso dalla televisione che inizialmente non si accorse che qualcosa nell'aria stava cambiando, solo dopo qualche istante sentì degli strani scricchiolii provenire da quella stessa camera .
Il ragazzo così iniziò a perlustrare la stanza con iil suo sguardo indagatore, accorgendosi di una particolare ombra che non apparteneva a nessuno del mobilio situatosi in quell'area del salone.
Tentò quindi di alzarsi furtivamente per andare a controllare chi o cosa ci fosse li, ma non fece neanche in tempo a fare un movimento che si ritrovò steso sul grande divano, costretto a serrare le palpebre a causa del improvviso impatto.
Non appena aprì gli occhi la prima cosa che si trovò davanti furono le meravigliose iridi verdi di Jason che lo scrutavano attentamente.
Solo poco dopo si rese conto di essere nella stessa posizione di quella mattina .
<< Ora sono io ad avere le redini uccellino >> disse con un ghigno soddisfatto il maggiore.
Pronunciò quella frase con voce roca e sensuale, facendo venire al minore la pelle d'oca e rendendo le sue gote scarlatte che furono perfettamente visibili grazie alla luce emessa dal grande schermo tel televisore ancora acceso .
Quando Jason notò il ragazzo arrossire non poté fare a meno di sorridere con fare vittorioso e soddisfatto.
Si inclinò in avanti, arrivando a pochi millimetri dalla pelle diafana del suo collo e iniziandola a percorrere con le sue morbide labbra, facendo sussultare il minore.
La grande gamba del giovane uomo, situata tra quelle minute di Tim, andò a premere e a sfregare ancora più insistentemente contro l'intimità del giovane che cercava di divincolarsi e annullare ogni contatto tra i loro corpi.
I suoi tentativi, però, non ebbero successo , infatti i suoi polsi vennero prontamente afferrati dalla grande mano di Jason, posizionandoli sopra la testa del più giovane.
Portò poi la mano libera sotto la grande maglia oversize di Tim, accarezzando ogni centimetro della sua pelle dal ventre fino al petto, soffermandosi sul capezzolo ormai turgido del ragazzo che cercava miseramente di trattenere i gemiti.
Jason sentiva il fragile corpo del ragazzo fremere , come sentiva il membro di Tim diventare sempre più duro, come il suo d'altronde.
Avrebbe potuto terminare li, consapevole di aver ottenuto la sua vendetta e andare a soddisfare i suoi bisogni in bagno, ma non voleva fermarsi .
Allontanò il viso dal collo del giovane per guardarlo negli occhi.
Il viso di Tim era completamente paonazzo e la sua espressione lasciava trasparire il grande desiderio di essere toccato ancora .
Questa espressione è fortuitamente eccitante
Si ritrovò a pensare il più grande .
<< Che ne dici di terminare ciò che la mammina isterica ha interrotto stamattina?>> domandò Jason ottenendo in risposta un cenno consenziente.
Si spostò così da sopra il ragazzo per poi prenderlo in braccio e portarlo nella sua stanza.
Chiuse la porta dietro di se e fece stendere il giovane Tim sul suo grande letto matrimoniale.
Si mise nuovamente sopra di lui e lo iniziò a baciare con foga mentre iniziava a svestire entrambi, ritrovandosi ben presto con indosso solo i boxer .
Jason riprese a baciare il collo di Tim passando poi alla clavicola, che iniziò a mordicchiare e a succhiare, lasciandovici un succhiotto abbastanza evidente.
Sapeva che se Dick l'avesse visto avrebbe passato un bruttissimo quarto d'ora, ma non gli importava.
Con le labbra scese poi fino al basso ventre, sentendo Tim fare un gemito leggermente più forte dei precedenti .
Prese l'elastico delle mutande con i denti facendo per togliergliele, ma fu fermato da Tim.
Il ragazzino sapeva cosa stava per fare e nonostante l'idea lo allettasse non poteva fare a meno di sentirsi terribilmente in imbarazzo.
<< Andiamo uccellino, stamattina non facevi così il timido >> disse Jason beffardo.
Il minore, senza neanche rendersene conto, si ritrovò completamente nudo e con il membro eccitato tra le mani abili del più grande.
Tirò un gemito strozzato quando Jason iniziò a baciare e leccare la punta, massaggiando con la mano il resto della lunghezza.
Poco dopo inglobò completamente il sesso di Tim nella sua calda e umida bocca, iniziando a succhiare e a muovere lentamente la testa su e giù.
Il giovane uomo alzò lo sguardo osservando il viso del minore che gemeva sonoramente mentre teneva le mani tra i capelli tinti del più grande.
<< J..Jason ... per ah~ per favore... ti voglio dentro ngh >> disse il più piccolo non sopportando più l'attesa.
Dopo aver sentito quelle parole Jason non poteva resistere un minuto di più.
Si allontanò quindi dal membro di Tim e osservò il suo meraviglioso corpo nudo scosso dal piacere .
Iniziò quindi a leccarsi le dita , inserendone poi una alla volta nell'orifizio del ragazzo per prepararlo.
Jason si tolse anche lui i boxer, rivelando il suo grande pene eretto e pulsante, avvicinandolo poi all'entrata del più piccolo che penetro in un colpo solo.
Tim, già al culmine, non poté far altro che venire con un sonoro orgasmo .
Jason iniziò a muoversi piano per poi spingere sempre più forte e velocemente finché non raggiunse l'apice riversandosi dentro Tim, che venne per la seconda volta .
Il più grande si sdraiò vicino al minore , mentre cercavano entrambi di recuperare fiato.
<< Se lo scoprisse Dick mi castrerebbe >> disse Jason ansimante .
<< Decisamente >> rispose ridacchiando Tim, contagiando anche Jason mentre lo tirava a se, lasciandogli un tenero bacio sulle labbra.
Si addormentarono così, consapevoli dei guai che avrebbero dovuto affrontare il mattino seguente .

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