Hogarth esclamò:" Ehi, Gigante! Se non hai un posto dove stare, puoi vivere nel capannone della volta scorsa, te lo ricordi?". Ed egli rispose:" Si...fumetto... Superman e...". Gli divennero gli occhi piccoli e rossi, pieni di rabbia e disse:" ...A-to-mo". Fortunatamente scosse la testa e ritornò normale, prima che si trasformasse in un'arma di distruzione di massa. Si incamminarono verso casa del piccolo e esso incominciò a parlare al Gigante di cosa ha fatto in tutto questo tempo senza di lui:" Hai presente le stelle, le vedi solo di notte e tu eri come quelle. Ogni volta, quando andavo a dormire, mi sdraiavo e prima di addormentarmi guardavo per qualche minuto la finestra, nella speranza che ti affacciassi ciecandomi con i tuoi fantastici occhi a forma di faro. Per me eri come una stella, perché gli occhi di giorno non le vedono, ma ci sono comunque e il mio cuore non ti percepiva di giorno, ma tu c'eri lo stesso. Ti chiederai perché non ti pensavo di giorno, semplicemente cercavo di essere più felice possibile e non pensavo a nulla. Ora sei qui e posso dormire senza pensieri. Io però mi chiedo come tu possa avere delle emozioni. Mmh... sarà stato un miracolo, chi lo sa". Arrivati a destinazione il Gigante alzò il capannone e ci si mise all'interno e ad un tratto entrò Hogarth con dei fumetti di vari super eroi, tra cui Superman il buono e Atomo il malvagio:" Non vedevi l'ora vero?". Iniziò a leggere Superman e il Gigante avvistò un giocattolo di soldatino in mezzo alla paglia. Lo estrasse da essa e il piccolo amico lo ringraziò:" Si! Evvai! L'ho trovato...anzi, l'hai trovato. Grazie mille Gigante. Ti ripagerò con qualcosa di molto più grande e costoso. Aspettami qui, torno subito." Andò dalla madre e gli disse:" Mamma...Ehm...posso spendere tutti i soldi della paghetta mensile per un regalo al Gigante per il suo ritorno?" E la mamma rispose:" Sei sicuro che non te ne pentirai e lo riporterai indietro?". Hogarth annuì agitando la testa su e giù. Tornati a casa il piccolo corse dalla creatura di ferro. Apri il portone, entrò, lo richiuse e si sedette davanti al Gigante per mostrargli la sorpresa. Era un' edizione limitata del set FAN di Superman. Lo aprì e trovò:" La collezione completa dei fumetti, un poster gigante, una foto di Superman con la firma del proprio autore della storia e come ciliegina sulla torta una statua dell'idolo della creatura di ferro di ben due metri da montare. Chiese l'aiuto a Dean e rispose:" Certo! Vengo subito! Fammi finire di fare questa cosa e arrivo!". Il Gigante fece una faccia triste di commozione e disse con un po'di fatica:" Gra-zie". A sua volta Hogarth rispose con una lacrima su la guancia dicendo prego.
Cosa succederà nella prossima parte?
Lo scopriremo tra poco...
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Gigante di Ferro - Alla Ricerca di Nuove Avventure
FantasyIl sequel di una storia fantastica di un fan sfegatato prende vita! Il gigante, dopo essersi sacrificato per l'umanità a causa di una bomba nucleare, mette in atto una delle sue tante abilità straordinarie, cioè ripararsi da solo per andare a cercar...