Sei ancora convinto che esistano buoni e cattivi?

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DISCLAIMER: L'INIZIO DI QUESTO CAPITOLO POTREBBE ESSERE FORTEMENTE DISTURBANTE PER QUALCUNO DI VOI LETTORI. MI SCUSO IN ANTICIPO PER IL FATTO, SE DOVESTE INIZIARE A LEGGERE COSE CHE VI FERISCONO VI CONSIGLIO DI PROSEGUIRE IN AVANTI FINCHE' LE SCRITTE IN CORSIVO NON FINIRANNO.



(1.1, Nicolas)

Ho tanta paura del buio. Davvero tantissima, troppa. Forse è il buio che mi ha bloccato la crescita, chi lo sa? Ricordo che da bambino mio padre mi metteva in punizione in cantina, che era davvero poco luminosa.

Ho tanta paura del buio, specialmente di quello che proviene dalla mia cantina. Non so perché sono immobile davanti alla porta spalancata, dandomi piena visione  delle scale che scendono e scendono verso il buio, verso il nulla.

Però lo sento. Voi non lo sentite?

"Aiuto, aiuto!"

"Nicolas, aiutami!"

"E' pieno di mostri qui!"

E' pieno di mostri lì, Nicolas. E la luce non funziona, Nicolas.

"Aiuto, aiuto."

Lo so che ti devo dare una mano, ti sento.

Ho paura, eppure devo farlo. Devo scendere... Per te. So che l'avresti fatto anche tu, per me.

Potresti essere in pericolo.

"Aiuto, aiuto!"

Ti sento.

Ti sento così fragile e nella mia testa so perché: dopo tutti quei brutti trascorsi siamo diventati tutti più fragili, non credi?

Ora i mostri ti hanno preso. Ti hanno catturato nel loro buio e ti tengono prigioniero.

E ora sei lì sotto.

Ti fanno paura i mostri, anche se sei grande?

"Aiuto, aiuto!"

Inizio a scendere, allungo il primo piede. Sento il cuore esplodermi nel petto e la gola che si secca. Vorrei urlare, ma non posso, sveglierei i mostri.

Ho paura.

Ma non posso tirarmi indietro, devo aiutarti, nessun mostro mi fermerà, lo so.

Ti prego, resisti, io ti salverò.

"Aiuto, aiuto!"

Scendo. Scendo. Scendo.

Non sapevo che ci fossero così tante scale.

Scendo. Scendo. Scendo.

Solo silenzio, ho i brividi. E' tutto buio.

Ma io scendo.

Scendo.

Scendo...

Ultimo gradino, lo faccio saltando.

C'è una sagoma, una sagoma alta, slanciata.

Non è un mostro, è troppo bello per essere un mostro.

E' lui.

Quasi scoppio a piangere e corro ad abbracciare la figura urlando il suo nome: Leonardo.

Anche se in ritardo [Cesolas]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora