Louis si sveglia qualche ora dopo nel silenzio più totale. Alza la testa e si guarda intorno con la vista ancora appannata e ci mette un po' a realizzare di essere in camera di Harry. È tutto perfettamente in ordine, come la prima volta in cui è entrato in quella stanza. Louis non capisce come faccia il riccio ad essere così ordinato, non riesce proprio a farsene una ragione. Dopo qualche secondo si alza, cercando di non svegliare Harry che sta ancora dormendo accanto a lui. Entrambi sono ancora vestiti, solo un po' scompigliati. Louis si sistema un po' i vestiti e si stiracchia.
Si affaccia alla finestra dopo aver scostato un po' la tenda: è già scuro. Controlla l'orologio da parete con la poca luce che proviene dai lampioni della strada, ormai è passata ora di cena. Louis va a sedersi sulla sedia accanto alla scrivania e si sistema un po' i capelli. Dopo un paio di minuti passati a leggere e rispondere ai vari messaggi, decide di svegliare Harry per avvertirlo che sarebbe tornato a casa.
Quando finalmente riesce ad incontrare le sue iridi lucide dal sonno, quasi gli dispiace di aver svegliato il riccio.
"Harry, io... vado. È tardi." dice il castano, un pochino in imbarazzo.
Il riccio pronuncia il nome del ragazzo e poi fa schioccare piano la lingua sul palato in modo da non avere la bocca così impastata.
"Sì?"
"Resta."
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"Dai Jal, non ti agitare così." Louis gira gli occhi e continua a giocare con il tappo della bottiglia.
"Dai Jal, non ti agitare così" gli fa la vocina lei. "Sono le tre del mattino Louis, voglio sapere dove sei stato!"
"Ma non devo mica farti il rapporto di tutto quello che faccio, non ho più cinque anni!"
"Sei il mio ragazzo, Louis!" squittisce Jal, calcando sulla parola mio.
"E allora? Non posso uscire perché sono il tuo fottutissimo ragazzo?"
"Oh, certo, vai pure nei night club a rifarti gli occhi, visto che non vieni più a letto con me da un mese!"
"Ehi, ehi, ehi. Calmati. Sei tu che hai il ciclo e poi sei nervosa e poi sei stanca e non possiamo mai scopare. E comunque non giro per night club, non sono ancora così disperato."
Louis sa che non sopporterà quella relazione ancora per molto, lui e la biondina non fanno altro che litigare da mesi e lei vorrebbe sempre tenere il ragazzo agli arresti domiciliari. Louis non la fa finita solo per non deludere la sua famiglia, sa che non la prenderebbero bene. Se poi dicesse loro che l'ha fatto per un ragazzo, beh... lo caccerebbero sicuramente di casa. Certo, l'amore è più forte di tutto, ma Louis non sa nemmeno se sia solo attrazione fisica o... amore. In ogni caso si è promesso che aspetterà, quindi sarà così.
"Beh, sei così freddo." Jal fa una pausa e si siede sfinita sulla sedia, poi continua: "Guardati Lou, torni a casa ad ore impossibili e non mi dici neanche dov'eri e guarda, non mi hai nemmeno salutata. Non mi dai un bacio da giorni."
"Un bacio? È un bacio che vuoi? Posso baciarti quanto vuoi, possiamo anche andare in camera a scopare come conigli se è questo che vuoi, e poi? Cosa succederà?" Louis sospira e resta a guardare Jal in silenzio, nemmeno lei sa più cosa dire.
Il ragazzo alza le spalle e va verso camera sua, cercando di fare silenzio, poi si cambia velocemente e si infila nelle coperte, mentre i pensieri lo travolgono. Non fa altro che chiedersi cosa succederebbe se Jal scoprisse cos'è successo tra lui e Harry. Sarebbe il disastro più totale: Jal se ne andrebbe, i suoi lo caccerebbero di casa e tutti gli altri lo prenderebbero in giro a vita. Per giunta Harry non gli darebbe nemmeno retta, sarebbe troppo occupato a letto con altra gente trovata alle feste.
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Stringimi come fai tu !Larry¡
FanfictionLouis ed Harry si risvegliano nello stesso letto dopo una festa. Nel corso del tempo si conoscono meglio e si legano molto l'uno all'altro, ma Louis è vittima di un incidente e la situazione si stravolge. !Larry Stylinson¡ [La storia è in revisione...