Capitolo 6

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"Cioccolata calda o the?"

Louis alza la testa per un attimo e rivolge lo sguardo agli occhi di Harry.

"Cioccolata, assolutamente." mugola il castano, per poi asciugarsi le lacrime e seguire il riccio in cucina.

Harry cerca il cacao nella dispensa per fare la cioccolata calda e dopo un po' lo trova. Era un pezzo che non la beveva. Louis osserva il riccio in silenzio in ogni suo movimento. Ogni cosa che Harry prende, la rimette a posto subito, Louis non capisce proprio come faccia.

"Haz, posso... posso chiederti una cosa?" chiede il castano un po' imbarazzato. Quando il ragazzo annuisce, Louis continua: "Da quanto tempo hai capito di... insomma... di essere gay?"

"Oh. Io non sono gay Louis, io sono bisessuale." gli risponde Harry tranquillamente, mettendo il latte a scaldare. "Comunque l'ho capito anni fa ormai, credo fosse il duemiladieci o giù di lì."

Il riccio finisce di preparare la bevanda calda per entrambi e si siede di fronte a Louis, porgendogli la tazza.

"Eri giovanissimo, i... tuoi come l'hanno presa?"

"Peggio dei tuoi, mi hanno preso a schiaffi, dicendomi che dovevo cambiare idea, ma alla fine l'hanno accettato. Ci hanno messo un paio di mesi per accettarlo. Non ho messo piede in casa per due settimane, il resto del tempo l'ho vissuto qui, ma nessuno mi rivolgeva la parola, se non mia sorella."

"Sorella? Hai una sorella?"

"Sì, ma ora non c'è. È andata a studiare in America per motivi a me sconosciuti, torna per le feste."

"Oh." dice il castano, sorseggiando un po' della cioccolata bollente. Gli sembra che più il tempo passa, più cose ci sono da scoprire su Harry.

Louis si sente un po' invadente con tutte queste domande, ma vorrebbe chiedere a Harry altre mille cose e poi mille ancora, per poterlo ascoltare e cullarsi della sua voce, per poter guardare quelle labbra sottili e carnose allo stesso tempo muoversi mentre parla.

"Louis io... domani pomeriggio ho delle lezioni da fare e domani sera dovrei uscire, io spero non ti dispiaccia, sul serio."

"No, io dovrei passare la mattinata al lavoro, ho già passato due giorni in malattia, finiranno per licenziarmi se continuo così. Poi parlerò con i miei per tornare a casa, promesso."

"Perché dovresti andare a casa? Louis, non infierire ora, farai solo peggio."

"Non infierisco, voglio solo andare a passare la notte a casa."

"E perché? Sei il benvenuto qui, non farti problemi. Non stai bene con zio Harry?" scherza il riccio, scompigliando i capelli di Louis.

"Oh, certo che sto bene con zio Harry." ridacchia il castano.

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Louis si sveglia la mattina seguente con Harry tra le braccia. Gli lascia qualche bacio sui capelli e poi passa svariati minuti a giocare con i suoi riccioli, sovrappensiero. Alle otto e mezzo si alza senza svegliare Harry e si lava. Si veste con le prime cose che trova nell'armadio del riccio ed esce.

La mattinata trascorre abbastanza tranquillamente, mette a posto dei libri che sono arrivati la sera prima e riordina gli scaffali che i clienti hanno messo in disordine. Nulla di straordinario, insomma.

Quando Louis torna a casa di Harry, questo è già uscito per le lezioni che deve tenere, ma il castano ne approfitta per conoscere un po' la madre del riccio, che si rivela una donna veramente gentile.

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"Nano, muoviti!"

Louis sente la voce di Harry provenire dal corridoio, appoggia la penna sul tavolo e si sporge per incontrare lo sguardo del riccio dopo troppe ore passate senza di lui.

"Ehi, nano a chi?"

"A te, a chi sennò. Dai, sbrigati ché siamo tardi."

"Devo essermi perso un pezzo, dove si va?"

"Che palle Louis, vestiti e andiamo, ti spiego per strada."

Louis sospira confuso e fa come ha detto il riccio, per poi seguirlo in macchina.

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"Allora?" chiede di nuovo ansioso, dopo aver chiuso la portiera della macchina.

"Ma sei sempre così ansioso?"

Louis gira gli occhi e sposta lo sguardo fuori dal finestrino.

"Dovevo uscire con un'amica, ma colgo l'occasione per farti prendere un po' d'aria."

Il castano sente lo stomaco annodarsi alla parola "amica", sarà veramente solo un'amica per Harry? Louis non lo conosce abbastanza bene da saperlo, ma si limita a rispondere con un "okay" disinteressato, mentre Harry accende la radio, nessuno dei due dice più nulla fino a che non arrivano.

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"Ciao Em, mi sei mancata." dice il riccio scendendo dalla macchina, dopo aver parcheggiato.

La moretta si avvicina al riccio e si lamenta quando questo le scompiglia i capelli. Louis scende timidamente dalla macchina e si schiarisce la voce, forse per farsi notare.

"Oh, ciao, - la mora cerca di rompere il ghiaccio - tu devi essere Louis." e poi sfoggia uno dei suoi sorrisi.

A Harry pare che sia più allegra del solito, ma ne è felice. Louis annuisce e rivolge lo sguardo veso di lei.

"Sì, sono io. Uhm... ci siamo già visti?" chiede poi il castano, stupendosi del fatto che la mora conosca il suo nome, e sperando che sappia solo quello.

"No, ma Harry mi ha parlato tanto di te." risponde lei tranquilla, senza smettere di sorridere, anche quando Harry le tira una gomitata in pieno stomaco, fingendo poi un sorriso. Louis ridacchia, divertito dalla scena e poi infila le mani nelle tasche dei pantaloni.

"Andiamo, altrimenti Em continua a sparare cazzate." dice Harry visibilmente imbarazzato, sperando di zittirla.

"Ehi! - squittisce la ragazza, tirando una pacca sul braccio di Harry - comunque io sono Emily, piacere." si rivolge a Louis, che stringe la sua mano.

"Piacere." le risponde sorridendo, ma non appena lei si volta, stringe i denti. Dire che Louis è geloso di quei due è poco.

La serata trascorre bene, Harry è felice di poter trascorrere un po' di tempo con Emily, lei è entusiasta di aver conosciuto Louis e il castano infondo sta bene con quei due, non si sente emarginato o cose del genere.

SPAZIO AUTRICEE

Eccomi qui con un altro capitolo, forse solo di passaggio. Forse è un po' corto, perdonatemi, ma ho il computer rotto e scrivere sul telefono non è il massimo del comfort.

Cooomunque, io ho già qualche idea per continuare, voi fatemi sapere che ne pensate della storia. Secondo voi cosa succederà?

Se lasciate una stellina al capitolo per farmi sapere che seguite la storia, sarà apprezzatissimo!

Okay la smetto, un bacione

Karen.xx

Stringimi come fai tu !Larry¡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora