7 mesi dopo
JEIN POV
È passato del tempo da quel fatto e adesso per fortuna il mio ex è in prigione e ci resterà per un bel pó. Sono successe molte cose, i miei e i genitori di Jimin sono venuti a trovarci per congratularsi, abbiamo trovato un appartamento abbastanza grande vicina all'agenzia, abbiamo scoperto il sesso del bambino in questo caso è una bimba e Jimin è entusiasta di ciò. Jimin vorrebbe passare più tempo con me ma lui deve lavorare e lo capisco, io invece come annunciato dall'agenzia io ho smesso poco dopo iniziato il terzo mese e da quel momento sono rimasta a casa, il parto sarà tra due settimane perciò sia io che Jimin siamo abbastanza agitati e nervosi. Abbiamo scelto il nome e la chiameremo Jae-hwa che significa bellezza e rispetto, infatti vorrei che questo significato la caratterizasse una persona bella e rispettosa. Stavo mettendo via alcuni vestiti puliti nell'armadio con l'aiuto di Yun che è venuta a farmi compagnia mentre Jimin è in agenzia, appena finito di sistemare sento qualcosa di liquido colarmi sulle gambe abbasso lo sguardo e capisco la situazione, rialzo lo sguardo e guardo la mia migliore amica.
Io:"Y-yun"
Yun:"Jein cos'hai?"
Io:"Mi si sono rotte le acque"
Yun:"Omo, ok allora resta calma e vieni con me che ti porto in ospedale"
Io:"Ok"
Usciamo dall'appartamento e mi accompagna in ospedale dove mi ricoverano subito e intanto la mia amica mi dice che chiamerà subito Jimin mentre mi portano in sala operatoria.
JIMIN POV
Sono in agenzia a provare con i ragazzi ed a un certo punto il mio telefono inizia a squillare e vedo che Yun mi sta chiamando allora rispondo.
Io:"Pronto Yun"
Yun:"Jimin a Jein le si sono rotte le acque"
Io:"Cosa?" Chiedo pensando di aver capito male.
Yun:"Tua figlia sta per nascere noi siamo già in ospedale e hanno portato da poco Jein in sala operatoria"
Io:"Omo, arrivo subito"
Yun:"Ok a dopo"
Io:"A dopo"
Sono davvero agitato tra poco vedrò mia figlia sono davvero emozionato, prendo velocemente le mie cose sotto lo sguardo curioso dei miei amici
Tae:"Jimin che succede?"
Io:"Jein sta per partorire, è con Yun in ospedale devo andare"
Nam:"Va bene vai ci sentiamo"
Io:"Certo ciao ragazzi" dico uscendo dalla stanza e poi dall'agenzia, entro in auto e guido fino in ospedale.
Una volta arrivato mi reco il più in fretta possibile dove si trova Yun che mi aveva scritto un messaggio, e una volta arrivato da lei riprendo fiato.
Io:"Allora?"
Yun:"È ancora dentro ma ora respira e tranquillizzati"
Io:"Va bene" e comincio a calmarmi, dopo poco si sento un pianto e mi giro verso la stanza da cui viene quel pianto e dopo poco esce un medico che dice che posso entrare e dopodiché vedo Yun salutarmi e andarsene per lasciarmi solo con loro e io ricambio. Appena entrato i miei occhi si riempiono di lacrime di gioia nel vedere quella meravigliosa creaturina tra le braccia della mia altrettanto meravigliosa ragazza. Mi avvicino e mi siedo affianco al letto.
Jein:"Guarda c'è papà"
Io:"È bellissima"
Jein:"È vero"
Io:"Tu come stai?"
Jein:"Sto bene sono un pó stanca"
Io:"Vuoi riposarti?"
Jein:"No per adesso sto bene così, la vuoi tenere in braccio?"
Annuisco e lei mi passa delicatamente la bambina che ho creato io insieme alla meravigliosa ragazza che è qui al mio fianco.
Jein:"Ti somiglia molto, anzi è la tua copia al femminile"
Sorrido e guardo la bambina e devo confermare ciò che ha detto Jein, è la mia copia ma con gli occhi di Jein.
Io:"Si però ha i tuoi occhi, so già che avrà la fila di ragazzi che le andranno dietro."
Jein:"Che padre geloso" disse per iniziare a ridere e alla sua risata mi unisco anch'io.
Io:"Grazie per avermi reso la persona più felice al mondo" dico dandole un bacio sulla fronte
Jein:"Grazie a te Jimin" le sorrisi e il mio sguardo torno sulla bambina che avevo tra le braccia.
Io:"Benvenuta Park Jae-hwa."___________________
Nuovo capitolo spero vi piaccia
Scusate gli errori
È la fine
O forse no
JL04 💜
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You are my everything
ФанфикLei una ragazza con un passato difficile e che solo con i suoi amici e riuscita a superare o quasi. Lui un ragazzo dolce e talentuoso che cerca qualcuno da amare.