La copertina appartiene a @LadyKenz347 . Io amo alla follia tutti i suoi lavori,la trovate su Tumblr. È fantastica!
«Solo un ballo?» ripeté, inclinando la testa.
Lui la guardò. «Si.» disse, lentamente.
Lei sospirò. «Sai ballare, vero?» inclinò la t...
La copertina appartiene a @LadyKenz347 . Mi ha dato il permesso di usarla come cover per la mia umilissima storia. Io amo alla follia tutti i suoi lavori,la trovate su Tumblr. È fantastica!
Il banner, invece, è di SLLowely, la mia anima gemella, che se mi seguite un minimo già conoscete. Guardatelo...non è stupendo?!
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Ministero della Magia, 31 dicembre 2007, 22:40.
Hermione sbuffò impercettibilmente quando Hannah Abbott finalmente la salutò, e si allontanò istantaneamente, cercando nella folla la testa di Ginny o Harry o uno qualsiasi dei suoi amici che potesse salvarla. Quando aveva accettato di passare il Capodanno alla festa organizzata dal Ministero si aspettava qualcosa di diverso da una serata in cui il maggior divertimento era parlare della promozione dell'ultimo direttore dell'Ufficio per L'Uso Improprio delle Arti Magiche.
Pensare che poteva essere a casa con Rose ed i suoi genitori! Sorrise al ricordo della promessa che aveva fatto alla piccola. La mattina dopo sarebbe andata prenderla ed avrebbero passato tutta la giornata a Diagon Alley, dove Rose si divertiva a vedere gli oggetti volare e i gufi tubare quando passava davanti al negozio di animali.
Quando intravide finalmente i capelli rossi di Ginny si diresse verso di lei velocemente, pregando che nessuno la tirasse in un'altra conversazione. Al suo fianco Harry le teneva una mano sulla vita mentre entrambi sembravano impegnati in una conversazione con qualcuno che non riusciva a scorgere mentre si avvicinava, coperto dalla gente che, mangiando tartine e sorseggiando champagne elfico si impegnava a rendere quello il Capodanno più noioso della sua intera vita. Quando raggiunse l'amica, le posò una mano sul braccio, rivolse il capo verso il suo interlocutore intenzionata a scusarsi per l'interruzione e ci rimase di sasso. Di fronte a lei, l'uomo che era fino a quel momento impegnato in una fitta conversazione con Harry, al momento le rivolgeva lo stesso sguardo confuso che era sicura di avere in volto.
Portava i capelli biondi più lunghi di come se li ricordasse, che gli toglievano un po' quell'aria impettita che aveva ad Hogwarts. Il volto si era indurito, il profilo della mascella era più scolpito, senza un accenno di barba. Gli occhi azzurro chiaro tanto da sembrare grigi che l'avevano tormentata per tutta l'adolescenza sembravano più maturi e tranquilli, e la fissavano con un'espressione di sincera curiosità.
Indossava uno smoking impeccabile monopetto, una camicia bianca candida e un papillon nero perfettamente diritto. Hermione constatò che la l'aura di ricchezza e lusso che lo contraddistingueva già dai tempi della scuola, quando lo si vedeva girare con completo di sartoria invece dei comuni jeans e magliette del resto degli studenti, trasudava non solo dal suo abbigliamento ma da tutta la sua figura. Anche dopo cinque anni, Draco Malfoy trasmetteva tutta l'eleganza di un mago ricco e Purosangue.
Di contro, sentì che i suoi occhi la studiavano al pari di come aveva appena fatto lei. Si rifiutò di sentirsi in imbarazzo quando scesero lentamente a studiare ogni piccolo dettaglio del suo vestito rosso. Il tessuto le avvolgeva la vita e i fianchi, cadendo poi morbido fino a coprirle le caviglie, e a celare quasi totalmente le decolleté abbinate, e si interrompeva sul seno in uno scollo a dir poco audace, sorretto solo da due spalline sottili, che le lasciavano scoperte anche gran parte delle spalle.
