~Introduction

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Era una tranquilla serata d'inverno, più o meno. Scarlett odiava i temporali e, ovviamente, era in arrivo una tempesta piuttosto violenta.

Da due ore se ne stava rannicchiata contro il petto di Ashton, suo fratello, che le accarezzava dolcemente la schiena mentre, lentamente, iniziavano a prendere sonno.

Passarono circa tre quarti d'ora e la ragazza sentì bussare alla porta, Ashton stava già dormendo, così si alzò riluttante e si avviò alla porta, aprendola.

Mr. Turner.

Era un uomo sulla quarantina, aveva i capelli brizzolati e le labbra sottili. Lo sguardo era fisso sulla ragazza, sembrava arrabbiato, anzi, lo era. Tempo prima, lei e suo fratello, gli avevano chiesto un prestito, non erano esattamente benestanti.

Purtroppo, o per fortuna, era una pericolosa assassina, quindi riuscì a distrarlo e lo portò in giardino, dopodiché si guardò intorno, assicurandosi che non ci fosse nessuno.

Non poteva sapere che Harry Styles fosse lì ad osservarla. Era da un bel pezzo che aveva messo gli occhi su di lei che, dal canto suo, non aveva mai dato troppo peso alla sensazione di essere osservata.

Si avvicinò all'uomo, afferrando velocemente la sua pistola e puntadola contro di lui, sulla sua testa.

«Scarlett, sappiamo entrambi che non lo farai,» disse «Non ne saresti capace.» aggiunse poi, ridacchiando.

Scarlett non l'avrebbe mai fatto, Shadow si, però.

La sua doppia identità l'aveva sempre "salvata". Tutti cercavano Shadow, non Scarlett.

Shadow era la criminale, Scarlett una semplice ragazza non troppo femminile nei modi, con un fratello iperprotettivo.

Premette il dito sul grilletto, sogghignando mentre un po' di sangue le schizzò sul viso. Nessuna emozione traspariva dai suoi occhi, se non divertimento.

Proprio in quel momento, vide un ragazzo riccio avvicinarsi a lei e puntarle una pistola. Erano a qualche metro di distanza ma poteva vedere benissimo i due smeraldi che aveva al posto degli occhi, nonostante fossero illuminati solo dalla scarsa luce della luna. Era rimasta immobile a fissare i suoi occhi, non aveva neanche notato che si era avvicinato. Gli puntò subito contro la pistola, nonostante fosse totalmente ipnotizzata dai suoi occhi. Intanto stava giocherellando con il piercing che aveva sul labbro. Sentì la mano libera del ragazzo raggiungere la goccia di sangue che era atterrata sulla sua guancia al momento dello sparo.

«So chi sei,» mormorò lui, facendo pressione sulla macchia per pulirle la guancia. «Shadow.»

Gli occhi della ragazza si spalancarono, mentre la mano che teneva la pistola stava per cedere.

Lui sapeva che la ragazza non avrebbe sparato, lui sapeva.

Se ne andò, così come era apparso. 

Come fa a saperlo?
Cos'altro sa?
Chi è?

Queste le domande che Scarlett aveva in testa.

Tre domande, mille pensieri, nessuna risposta.

Prese il cadavere per i piedi, trascinandolo per il sentiero fangoso, spingendolo poi nel ruscello. L'acqua avrebbe eliminato le sue impronte digitali.

Tornò a casa in breve tempo, suo fratello stava ancora dormendo. Gli stampò un bacio sulle labbra, "Baci come se fossero abbracci".

Salì le scale per il piano superiore, avviandosi verso il bagno. Una doccia l'avrebbe aiutata a calmarsi e pensare lucidamente.

Neanche il tempo di aprire la porta che gli occhi del ragazzo si proiettarono nella sua mente.

SPAZIO AUTRICE•

Hola!

Come state? Allora... Questa è la mia prima storia, com'è?

Vorrei una vostra opinione, quindi... Boh, fatemi sapere, grazie!

-Remy.

Secret [H.S.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora